Poveri ciclisti: sono obbligati ad avere il passaporto biologico e non ottengono il visto per andare a correre. Per colpa della burocrazia, è un Giro nato sbilenco: c’è chi ha preparato per sei mesi una corsa e, per mancanza di un bollo o di una firma, è condannato a guardaselo in tv, magari con il commento di Lelli. E’ proprio vero quel che si dice: non tutti i corridori sono uguali, ognuno ha il suo timbro.
Resta comunque un Giro che non si fa mancare nulla: non avrà Froome,Contador e Nibali, ma tutto il resto è al suo posto. C’è il ciclista attrezzato per la montagna (Scarponi), quello che ama esibirsi solo sull’asfalto (Carretero), quello che modifica l’altimetria (Colli) e quello adatto ai terreni fangosi (Pantano). C’è chi non si separa mai dalla bici (Sella) e chi appena può vola via (Pichon). C’è il patriota (Bandiera) e chi protegge il gruppo (Santaromita), chi è educato e saluta sempre (Bongiorno e Monsalve) e chi spesso fa le ore piccole (Vicioso).
E’ un Giro che non guarda alle differenze sociali: accoglie le altre razze e le tutela (Neri Sottoli), accetta chi sbarca da altri pianeti (Uran) e pure chi è stato fregato dal macellaio (Malacarne). Ha posto per chi non è stato baciato dal destino (Basso), e per chi fatica a ritrovare la strada di casa (Ulissi). E’ così familiare da accettare chi si iscrive col codice fiscale (Kruijswijk) e chi si fa chiamare semplicemente col soprannome (Beppu). Ha un ambiente così domestico da riuscire a far convivere nella stessa squadra chi per natura non va d’accordo (Gatto e Ratto). Avendo parecchi cani fra gli iscritti, ha un occhio di riguardo anche per loro (Oss).
E’ un Giro dove non manca chi corteggia (Amador), chi è corteggiato (Bono) e pure chi è attrezzato per il matrimonio (Fedi), dove c’è chi si deodora (Bak) e chi cura il look (Barbin). E’ così vario da proporre ogni tipo di musica, dall’opera (Caruso) alle canzonette (Polanc). E’ pronto a dare spazio a chi vuol combattere (Battaglin) e a chi preferisce le giostre medioevali (Quintana), a chi ama le auto di lusso (Ferrari) e a chi invece sceglie le due ruote (Hondo). Con la sua offerta meteo accontenta tutti: chi ama stare al sole (Mori e Moreno), chi si trova bene all’aria (Ventoso) e persino chi si espone alla grandine (Chicchi).
E’ un Giro dove c’è chi fatica come un mulo (Tiralongo) e chi mette gli altri in guardia dagli sforzi (Malori). E pure chi ha cognome che, prima o poi, vorrebbero indossare tutti (Rosa).
La frase del giorno.«Sarà una crono difficile perchè c’è il vento e con la pioggia si può scivolare» (L’irlandese Nicholas Roche informa i colleghi sulle difficoltà tipiche del suo Paese).
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