| 31/05/2006 | 00:00 «È innegabile che il Giro abbia rappresentato una grossa delusione per me. Per questo voglio riscattarmi al Tour come uomo di classifica»: Danilo Di Luca ha deciso di puntare alla maglia gialla per riscattare il fallimento del primo grande obiettivo stagionale.
La corsa rosa, chiusa in 23/a posizione in graduatoria a poco meno di un'ora da Ivan Basso, si è rivelata pesante per il capitano della Liquigas-Bianchi penalizzato dalle troppe salite disseminate lungo il tracciato: «Al Tour - ha spiegato - le difficoltà altimetriche saranno inferiori e la mia voglia di lasciare un segno importante è tanta. Basso ha vinto con ampio merito una corsa durissima ma io sono ancora convinto del mio potenziale in una gara di tre settimane».
Le nuove ambizioni del vincitore del Pro Tour 2005 si affiancheranno a quelle di Stefano Garzelli sul quale la Liquigas ha programmato dall'inverno scorso le proprie aspettative per la massima corsa a tappe del calendario internazionale: «Con Stefano c'è un valido rapporto di amicizia - ha detto ancora Di Luca - Lo abbiamo cementato durante il lungo ritiro messicano di febbraio. Al Tour essere in due a puntare al grosso risultato sarà vantaggioso contro le tattiche delle squadre che mirano alla maglia gialla». Ha citato l'esempio fornito al Giro dalla CSC di Basso: «Carlos Sastre e Bobby Julich sono uomini di classifica di provata esperienza ma a seconda degli sviluppi di corsa sono stati duttili mettendosi al servizio di Ivan. ma avrebbero potuto anche ricoprire il ruolo di leader in altre circostanze».
Il capitano della Liquigas non ha intenzione di fermarsi a un grande Tour per riscattare un avvio di 2006 che lo vede ancora a secco di vittorie mentre il suo team presenta uno score di appena quattro successi: «Il mondiale austriaco di Salisburgo, con i suoi saliscendi, è adatto ai miei mezzi: dal Tour partirà anche il mio progetto di vestire la maglia azzurra a fine settembre».
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