LE PAGELLE DI STAGI. Gerrans da applausi, ma l'Italia c'è

PROFESSIONISTI | 27/04/2014 | 17:45
Perdono ancora gli italiani, ma sono quelli che perdono meno di tutti. La Liegi-Bastogne-Liegi numero 100 finisce ad un australiano (per la prima volta), un passista veloce. Un corridore tosto che nel suo palmares aveva già una Milano-Sanremo e pochi l’avrebbero pronosticato in una corsa come questa. Gara strana la Liegi di oggi. Palpitante solo sullo strappo finale che porta ad Ans. Una Liegi che pare una Sanremo: non è un caso che a vincere sia stato Gerrans. Gara molto controllata, molto attendista, molto poco selettiva:  non bastano i quasi 5 mila metri di dislivello per fare selezione, arrivano quasi tutti in volata. Le forze sono quelle che sono. Tutti sono uguali a tutti. Perdono gli italiani, ma oggi sono quelli che forse escono con il morale più alto. Grande Matteo Bono, il più bravo dei fuggitivi di giornata. Poi Domenico Pozzovivo e Gianpaolo Caruso, protagonisti sulle ultime due cote e ultimi a cedere sull’interminabile arrivo di Ans. Bravi tutti, da Nibali a Cunego, arrivando a Gasparotto. Perdono Gilbert (8°), Valverde (2°), Kwiatkowski (3°), che erano i grandi favoriti della vigilia. Subiscono costantemente la corsa. Sono sempre all’inseguimento. Alla fine qualcuno scappa.


Simon GERRANS. 9. Una Milano-Sanremo nel suo palmares e adesso anche una Liegi, a 34 anni suonati. In una Liegi molto poco selettiva, dove si presenta un gruppetto niente male, lo strappo di Ans è il Poggio per Simon Gerrans. Tiene bene, poi trafigge tutti con il suo spunto da grande scattista.

Alejandro VALVERDE. 6. Stiamo volutamente bassi perché nonostante dia dimostrazione di stare molto bene, sembra sempre in ritardo: entra sempre con un attimo di esitazione. Aspetta sempre qualcosa o qualcuno. Getta alle ortiche una grande occasione.

Michal KWIATKOWSKI. 8. È giovane, ma sta dimostrando in questa primavera delle classiche di avere a tutti gli effetti una grande statura internazionale. Arriva terzo, ma ha tempo per arrivare davanti a tutti.

Gianpaolo CARUSO. 8. Il ragusano della Katusha si danna come pochi. Lotta come un leone e arriva ad un passo dal colpaccio. Via sul Saint Niclas con Domenico Pozzovivo e poi via a tutta. Il suo sogno svanisce a cento metri dal traguardo. Ma merita il nostro applauso.

Domenico POZZOVIVO. 9. Alla sua prima partecipazione ad una classica del nord si esalta e ci esalta. Arriva quinto, ma è quello che accende la miccia quando il gioco si fa duro. Prima scatta sulla Roche aux Faucons, assieme ad Arredondo, Poi si ripete e va via sul Saint Nicolas con Caruso. Grande gara la sua. È tra i pochi che davvero cerca di far selezione e non attende la volata finale.

Philippe GILBERT. 5. È la corsa che più ama. È la corsa dei suoi sogni. È la corsa delle sue strade e dei suoi aficionados. Ma non la fa sua.

Enrico GASPAROTTO. 6. Gara più che onorevole. È sempre lì, che cerca di restare attaccato ai vagoni di prima classe, ma alla fine stacca il biglietto di seconda: 12°.

Damiano CUNEGO. 6. Conferma di essere sulla buona strada per tornare a recitare un ruolo di prima grandezza. Il suo 13° posto non è così da buttare via.

Vincenzo NIBALI. 5.5. Arriva come tutti i grandi a giocarsi la Liegi sulle cotes più probanti. Si mette anche in luce. Fa alcune buone accelerazioni, ma è più la testa e il cuore a fare la differenza. Le gambe sono buone, ma non ancora buonissime.

Daniel MARTIN. 5. Sarebbe da 8, perché fa un grande numero, poi però il nipotino d’arte, l’ultimo vincitore della Liegi, si fa prendere dalla foga e all’ultima curva, quando è armai solo in testa, rovina clamorosamente a terra. Perde la Liegi, ma lo rivedremo al Giro. Occhio, questo ragazzo lotta per la maglia rosa.

Matteo BONO. 8. Si toglie la soddisfazione di passare per primo sulla salita simbolo della Liegi-Bastogne-Liegi: la Redoute. In fuga fin dal mattino (km 12) in compagnia di Lang, Koch, Venter, Jacobs e Minnard, Matteo Bono, 31 anni a novembre, corre una Liegi maiuscola. Poi una volta scollinato, viene ripreso dal sudafricano Jacobus Venter. Resiste tutto solo fino a 20 chilometri dal traguardo.
Da applausi.

Andy SCHLECK. 3. Dovremmo capirlo, ma anche lui dovrebbe capire cosa fare da grande. Porta in giro la bicicletta, anche lungo le cotes della più importante corsa in linea del mondo. Non ha rispetto della Storia, ma soprattutto di se stesso.

Joaquin RODRIGUEZ. 7. Il voto solo per il fatto di esser partito da Liegi anche se non in condizioni ideali. Caduto all’Amstel Gold Race è costretto al ritiro per problemi respiratori. Le costole non gli hanno dato pace. Ora dovrà solo pensare a recuperare in vista del Giro.

Tony MARTIN. 7. Ad ogni cotes il tedesco re del cronometro, si mette in testa a tirare come pochi sanno fare. Esemplare.


Pier Augusto Stagi direttore di tuttoBICI, tuttobiciweb.it e tuttobicitech.it
Copyright © TBW
COMMENTI
martin
27 aprile 2014 19:18 ale66
forse non c'e la faceva comunque, pero e caduto perche si e spezzata la catena.

IVAN SANTAROMITA
27 aprile 2014 20:12 pantan20
Forse tra gli Italiani(con i migliori) c'era anche Ivan Santaromita(campione Italiano)ma non lo nominate mai(come la rai) GRAZIE!!!! FORZA IVAN!!!!

PAGELLE
27 aprile 2014 20:22 colt
IO DAREI UN 10LODE A POZZOVIVO POI 10 A BONO E CARUSO PER QUANTO RIGUARDA CUNEGO UN 6 MI SEMBRA TROPPO GENEROSO PER UN 13ESIMO POSTO.

Cunego
27 aprile 2014 20:22 effepi
il 13° posto non è da buttare via ? E' sulla buona strada ? mah ?!?!?!

W gli sponsor
28 aprile 2014 09:06 The rider
Va bene che una squadra worldtour sponsorizza il sito, ma scrivere "fantasie" sulle prestazioni dei corridori di questa suddetta squadra mi sembra ridicolo....
Mi sta benissimo il voto dato a Matteo Bono, ma Cunego come ha fatto a meritare la sufficienza? Mentre a Gilbert (il quale quest'anno ha già vinto una grande classica oltre ad altre corse)gli è stato dato solo un 5?
E' vero che Cunego era nel gruppo dei migliori, ma ogni volta che questi accelleravano o scattavano lui SI STACCAVA INESORABILMENTE, per poi rientrare quando davanti si fermavano!!!
Ma dai.......
Comunque vi do il permesso di bannare anche questo mio comemnto, tanto si sa che quando si scrive qualcosa contro lo sponsor alla fine succede questo.

W la libertà di opinione.
Pontimau.

CUNEGO CHI?
28 aprile 2014 11:41 tonifrigo
Damiano è ormai "vorrei ma non posso", dopo anni di credito ("Potrei ma non voglio")? Questa è la domanda da fare, al di là degli sponsor, che sono in fondo l'unico modo per finanziare un giornale. Non mi pare che Stagi sia un tenerone...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Promosso in prima squadra e subito con una maglia da titolare per una delle corse più importanti del mondo. È la favola di Gerben Kuypers che entra con effetto immediato nel roster della Intermarché Wanty e domenica sarà schierato al...


Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due nuovi prodotti per VISION, ovvero per le ruote SC45 e SC60. Il marchio non ne fa mistero e si propone con queste due...


Nei giorni scorsi Geraint Thomas ha deciso di prendere la parola per esprimere il suo sconcerto perché a suo avviso, nonostante i numerosi incidenti in corsa, nessuno realmente sta lavorando per diminuire i rischi. La sicurezza nel ciclismo è un tema...


L’ultima tappa del Tour of the Alps, interamente trentina, in Valsugana, con partenza e arrivo a Levico Terme, presenta un chilometraggio ridotto, 118, 6 Km, ma numerose asperità che possono rimescolare i valori in campo. E la classifica...


La figura di Andrew August non passa inosservata. Minuto, agile e dai lineamenti che non mascherano affatto la sua giovane età, quello della classe 2005 di Rochester è un profilo che non può non spiccare fra la silhouette imponente di...


Colnago annuncia la collaborazione con Pitti Immagine per un evento ciclistico a Firenze nei giorni precedenti il ​​111° Tour de France. Ospitato alla Stazione Leopolda, dal 26 al 28 giugno, l'evento si chiamerà Be Cycle e Colnago esibirà le proprie...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante, si è parlato di classiche, di Giro d'Abruzzo professionisti e juniores e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini e il presidente della Regione Abriuzzo Marco...


Ciclismo e arte convivono nei ritratti di Karl Kopinski, pittore inglese appassionatissimo di bici che a suo modo parteciperà al Giro d’Italia: in occasione dell’arrivo della quinta tappa, Lucca ospiterà una mostra dell’artista dedicata ai campioni del pedale. La rassegna,...


In Italia crediamo di poterlo affermare non c’è un’altra società che organizza in una stagione cinque competizioni per i dilettanti. Il primato è della Polisportiva Tripetetolo, società fiorentina di Lastra a Signa presieduta da Valter Biancolini con la general manager...


Gianfranco Battaglia ha 82 anni e qualcuno crederebbe che, dopo il tanto tempo trascorso nel mondo del ciclismo, ora potrebbe godersi la meritata pensione e i bellissimi nipoti. Invece no, il richiamo della foresta, anzi... dello sport ciclistico è tuttora...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi