LE PAGELLE DI STAGI. Terpstra di pietra, l'Italia in polvere

PROFESSIONISTI | 13/04/2014 | 17:25
Alla sua settima partecipazione il 30 enne olandese Niki Terpstra si aggiudica la prima grande classica della sua carriera. Terpstra  riporta il Olanda la Roubaix, tredici anni dopo Servais Knaven, primo nel 2001. Quando ormai si pregustava una volata a 11 (era dai tempi di Frédéric Guesdon, 1997, che non si arrivava a giocarsi una Roubaix con così tanti corridori), ecco il colpo risolutivo da parte di questo ragazzo della Omega Pharma Quick Step. Per gli italiani solo polvere.

Niki TERPSTRA. 10. A poco più di 6 chilometri dal traguardo l’olandese attacca deciso. C’è da mettere in scacco i dieci compagni di fuga. Lui all’attacco, con Stybar e Boonen passivi a vedere l’effetto che fa. Degenkolb, Cancellara, Sagan, VanMarcke, Geraint Thomas, Langeveld e Wiggins nicchiano, si guardano attorno e Terpstra li lascia tutti di sasso e fila via verso il traguardo. Vince dopo una primavera ricca di piazzamenti in tutte le classiche, ma soprattutto corona il sogno dopo il 5° posto alla Roubaix nel 2012 e il terzo di un anno fa.

La TV francese 3. Per tutta la gara fa fatica a cogliere i momenti clou della gara, il vero capolavoro lo compie in occasione della volata che vale il secondo posto: sbagliano gruppetto e lo sprint tra Degenkolb e Cancellara non la vede nessuno. Chiamate Nazareno Balani...

William BONNET  0. Il 32 enne corridore francese viene fermato dalla sbarra di un passaggio a livello e in diretta manda il suo personalissimo voto all’organizzazione: zero. Bonnet perde il treno ma anche una buona occasione per tacere. Il regolamento parla chiaro e lui non lo conosce. Rimandato.

Fabian CANCELLARA. 9. Per la 12° volta in carriera sale sul podio di una classica monumento. È sempre lì, anche quando come oggi non è brillantissimo. Anche nella volata finale sono in tanti che sulla carta sono più veloci di lui, ma Fabian è di un'altra categoria. È un gladiatore, e strappa con i denti l’ennesimo podio. Monumentale.

John DEGENKOLB. 8. Fa una grandissima gara, alla faccia di chi lo vuole solo velocista. Sfortunato alla Sanremo – fora, altrimenti sarebbero stati dolori per tutti – poco reattivo nel finale quando gli parte davanti al naso Terpstra. Forse perde la grande occasione, ma ha tutto il tempo per rifarsi.

Sep VANMARCKE. 7. Lavora tanto, come è logico in una corsa nella quale non si può mai davvero tirare il fiato. Ma c’è sempre. Si fa vedere e si fa sentire: soprattutto quando va a riprendere Sagan.

Zdenek STYBAR. 8. Fa un grandissimo lavoro in favore della sua squadra. Alla fine si porta a casa anche un buonissimo 5° posto. Fedele alla causa.

Peter SAGAN. 6.5. Non è in grandissima giornata. Prima troppo indietro, poi forse anche un po’ troppo avanti quando va all’attacco tutto solo. Fa una gara di grande volontà e sacrificio ma nel finale, con quella volata, ci si aspettava qualcosa di più.

Taylor PHINNEY. 5. Ha fisico, forza, carattere e talento. Ama questa corsa e la corsa gli si addice parecchio. Per gran parte della gara è lì pronto a spiccare il volo come una rondine a primavera, poi non riesce più a rialzarsi come un rondone. Arriverà 30°.

Tom BOONEN. 5,5. Era il grande favorito della vigilia assieme a Fabian Cancellara e da protagonista corre la sua Roubaix. Inseguiva il quinto sigillo, quello che l'avrebbe insignito di un record assoluto: nessuno come lui. Attacca ad oltre 80 chilometri dal traguardo, dimostrando di avere forza, coraggio e temperamento, ma sul più bello gli sforzi compiuti prima si fanno sentire dopo. È l'uomo che blocca la corsa quando parte Terpstra: tutti guardano Tom e Niki se la fila via. Tom perde, ma fa vincere. Generoso, in tutti i sensi.

Filippo POZZATO. 4. Il vicentino è il primo degli italiani: 50° a 6’44”. Il secondo è Paolo Longo Borghini, 72°, poi  Luca Paolini 74° entrambi ad oltre 7 minuti. Paolo fa quello che deve, e soprattutto fa quello che può. Lo stesso vale per Luca che ha la sua età e deve anche inseguire in seguito ad una brutta caduta che gli complica notevolmente le cose in una giornata gia complicata. Filippo dopo un Fiandre non propriamente felice, ripete una gara anonima a dir poco sotto le più rosee aspettative. Tutti i grandi favoriti della vigilia ci sono, lui non si fa mai vedere. Non c'è. È il volto bello e sfiduciato del nostro movimento. Siamo questo e dobbiamo farcene una ragione.

Pier Augusto Stagi – direttore di tuttoBICI, tuttobiciweb.it e tuttobicitech.it
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COMMENTI
il bello di questo sport.....
13 aprile 2014 19:18 canepari
è che se anche il primo italiano è arrivato 50° nessuno si è sognato di spegnere la TV e siamo rimasti 4 ore incollati alle pietre. L'appassionato di cilismo fa il "tifo" non tanto per il suo campione ma per il suo sport (come disse Cristiano Gatti in tempi non sospetti...).

Bravi
13 aprile 2014 19:26 Ruggero
Nota di merito per quei fenomeni di tecnici che ci hanno fatto sprofondare in questo inferno, il vincitore non più tardi di 3 mesi fa circa vinceva la sei giorni di Rotterdam (in coppia con Keisse, il quinto classificato a febbario vinceva i mondiali di ciclocross.......eggià due discipline che fanno veramente male alla strada.
Sviando un pò il discorso ma non troppo, aggiungiamo che uno dei principali antagonisti di Nibali al Tour, perde una crono di 25 km per 7 secondi da Martin e tutti gli altri pretendenti alla corsa francese hanno vinto e stravinto, il nostro a oggi 13 aprile non è ancora stato protagonista in nessuna corsa.
Sono tifosissimo di Nibali, deve andare fuori dalle scatole, squadra straniera ma gestita da tecnici stranieri moderni, motivati e competenti.
Io di anni ne ho parecchi, ma sono il primo a capire che oramai con i "c'era una volta e una volta si faceva" non si va da nessuna parte, o perlomeno si va dove siamo arrivati noi ora !!!

Concordo con i voti del direttore Stagi ma..
13 aprile 2014 21:03 teos
Per me Sagan merita un voto molto molto più alto, perlomeno pari a quello di Degenkolb. Quella dello slovacco non è ingenuità ma consapevolezza di non avere il passo dei migliori sul pavè, e qualora fosse sfuggito non bisogna tralasciare i numerosi problemi meccanici che ha avuto sino alla Foresta di Aremberg, che in una gara come la Roubaix ti costano non poche energie fisiche e mentali. Personalmente gli ho visto correre la gara più bella sinora in carriera sul pavè in una gara che gli si addice ma a mio modesto parere meno rispetto al Fiandre. Il futuro nelle classiche monumento è senz'altro suo.

Chiudo il mio intervento esprimendo il mio voto per un ciclista che il direttore non ha incluso nelle sue pagelle ma che secondo me va necessariamente lodato:

Sir Bradley WIGGINS. 10. Alla sua prima vera apparizione convinta sulle pietre di Roubaix, l'ex vincitore del Tour arriva a giocarsi se non la vittoria quantomeno un posto sul podio del Monumento francese chiudendo 9° allo sprint davanti a Boonen. E scusate se è poco. Uno che è nato campione da pista, si è trasformato con caparbietà in uomo da grandi giri e ora con altrettanta "capoccia" si misura non con successo di risultati (se comunque un 9° posto a Roubaix può essere in tal caso considerato un non-successo) ma senz'altro con un successo per qualità della sua prova su una classica pura per specialisti, secondo me è una delle figure più positive del ciclismo moderno, checché ne dicano tanti segugi del doping auto-sguinzagliatisi qui sul blog. Che secondo me dovrebbero porgere al Sir inglese le loro scuse.

Errata corrige
13 aprile 2014 22:41 SantGiac
Non era il francese Bonnet, ma il belga Boucher il corridore fermo al passaggio a livello.
Giacomo

Non concordo su Bonen Cancellara e la trek.. Sagan
13 aprile 2014 23:57 mailman
Bonen da 10 il più forte di oggi ha avuto solo la sfortuna di non trovare VanMarcke o Cancellara nella fuga giusta altrimenti parleremmo di un'altra Roubaix
Cancellara 6 con una condizione così la roubaix l'ha persa Lui con una tattica attendista fino al carrefour de l'arbre anche perchè aveva una una trek (la squadra) da 4
Sagan 7 intelligentissimo ad anticipare il carrefour e generosissimo può se corre meglio e si prepara sul pavè sono dolori
Terpstra per me solo 8 perchè lo scatto lo ha dovuto fare per tattica di squadra (non poteva mica partire Bonen che doveva fare la volata)e lo ha potuto fare perchè si è risparmiato prima .gli è andata bene.. Ma se fosse partito con Bonen? Avremmo visto un altra Roubaix

riflessione
14 aprile 2014 00:01 jack64
Come domenica scorsa alla bella giornata di ciclismo in TV. Onestamente mi piacerebbe non tanto ma un pochino di entusiasmo dalla redazione RAI di Milano. Un Beppe Conti, per tanto che lo posso ammirare, vada per cortesia in pensione. Può scrivere un libro sulle memorie del ciclismo e chiudere la sua brillante carriera. Per il resto mi sono divertito con le immagini, stupito del buco della regia francese che si perde la diretta per il secondo posto. A casa anche quel regista. Basta. Voglio essere drastico e giudicare chi guadagna più della media in un periodo di enormi difficoltà economiche. Delle squadre deluso della LAMPRE-MERIDA. Ok puntare sui giovani, ma nemmeno mandarli a fare i kamikaze. Poi il mio pensiero vale quello di altri esseri umani. Pozzato dice amare il suo lavoro, ma forse non ha il carattere di tanti veri campioni. Mi smentisca con fatti da farmi ricredere. Ben felice...

non avermene Ruggero
14 aprile 2014 01:07 fedaia66
ma Nibali cosa c'entra nella vignetta?
e poi, si giudichera' la stagione di Nibali ad ottobre, ora e' prematuro..

Pagelle completamente sbagliate
14 aprile 2014 09:32 Rock91
Mi dispiace quasi dirlo, ma le pagelle proposte in questo articolo a mio modo di vedere sono completamente sbagliate. Non è stato indovinato un voto che sia uno.

Terpstra 9: bravo a scattare al momento giusto, non fra i primi 5 sul pavé (è solo un caso che abbia vinto lui e non Stybar ad esempio)

Cancellara: 6: sarà come volete (podi nelle monumento) ma la mattina partiva con una quota di 2,75, la sera si trova con un terzo posto senza aver manco mai provato seriamente a vincere. Stiamo parlando di Cancellara

Sagan 8,5: corre nel modo più intelligente che si può. Seriamente chi lo aspettava ad una simile prestazione?

Boonen 9: la Roubaix l'ha fatta lui. Se è stata una grande corsa lo si deve solo esclusivamente a Tom, che ha dimostrato forza e coraggio (oggi molto più forte e incisivo di Cancellara)

Bonnet 6: provate voi dopo 200 km di fuga alla Parigi-Roubaix a non andare in bestia per un treno che vi taglia la strada. Pretendere pure che un corridore stanco, nella corsa più dura al mondo, in fuga, non abbia neanche un minimo gesto di stizza è davvero troppo, suvvia

Grande Pozzato !!!
14 aprile 2014 09:48 garbuso54
Per cortesia , chi riesce a spiegare alla De Stefano che non si intervistano gli spettatori spacciandoli per corridori anche se si chiamano POZZATO ( è così carino ) ? Alla RAI son abituati a valutare le persone in modo anti meritocratico ....d'altronde loro non sarebbero lì se se valesse il merito , ma si sforzino di valutare gli atleti per quello che sanno fare !!!!

Grazie

P.S. Spiegate a Saronni che un buon addetto stampa gli costerebbe meno di Filippo .

X Fedaia66
14 aprile 2014 09:50 Ruggero
Hai ragione, infatti ho premesso che cambiavo strada, analizzavo semplicemente il ciclismo italiano, su Nibali è ovvio che si giudicherà a Novembre, però permettimi di avere dei dubbi molto molto forti che possa competer con Froome e Contador senza tralasciare Valverde.
Poi........sarei strafelice di aver scritto un sacco di stupidate.
Ciao

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