In Toscana le società pagano per correre, ma Cassani ha un'idea

GRAN FONDO | 15/03/2014 | 09:43
Domani si corre la Gran Fondo che porta da vent'anni il suo nome e da altrettanti anni porta risorse al ciclismo giovanile. Davide Cassani lo dice chiaro è forte dalle colonne de «La Gazzetta dello Sport» in edicola questa mattina: «I cicloamatori devono dare una mano a giovani». Lo dice a Claudio Ghisalberti, che raccoglie l'invito e lo rilancia. Noi di tuttobiciweb.it facciamo lo stesso e affondiamo il colpo, allargando gli orizzonti e inviando questa intelligente proposta al nostro presidente Federale Renato Di Rocco e all'avvocato Gianluca Santilli, che per il movimento amatoriale sta facendo molto e bene.

È di questi giorni la notizia che in Toscana si sono in pratica consorziate e autotassate delle squadre per andare in contro alle esiegenze degli organizzatori. Macano i fondi, quindi mancano le gare. Senza gare addio attività. Per ogni gara 200 € a testa. Non mi scandalizzo e non ho voglia nemmeno di puntare l'indice su nessuno, però prendo atto di una situazione semplicemente drammatica e la denuncio pubblicamente. A questo punto, però, mi ricollego alla proposta Cassani: perché non tassare tutte le Gran Fondo per fare cassa e promuovere l'attività di base del nostro movimento? Mancano i fondi per le trasferte azzurre, per organizzare o dare la mano a chi potrebbe riportare in vita il Giro Baby (vorrei chiamarlo così, vi prego...)? Il grande esercito dei cicloamatori potrebbe contribuire con la loro passione e il loro buon cuore a questa nobile missione. Mi sembra una proposta di buonsenso, che spero possa essere raccolta dal responsabile federale del comparto amatoriale Santilli, che è persona attenta e lungimirante, capace di organizzare Gran Fondo e reperire fondi.

D'altra parte l'idea «è semplice ed efficace — per dirla con  Cassani —. Da vent’anni do il nome a una Granfondo (si correrà domani a Faenza, ndr). Da sempre, quello che riusciamo a mettere da parte, perché non organizziamo a fini di lucro, lo devolviamo a due società ciclistiche della zona, così una sessantina di bambini ne possono beneficiare. In più, abbiamo costruito un anello di 1.200 metri dove si possono allenare in sicurezza. Credo che ogni Granfondo possa diventare un punto di riferimento per dare una mano alle società della zona».

Belle parole, ma molti organizzatori hanno il guadagno come obiettivo, sollecita Ghisalberti. Ma Cassani non si lascia intimidire: «Lo so che è così — prosegue il c.t. — però basterebbe un euro a partecipante». Pagato da chi? «Dagli organizzatori o dai partecipanti. La mia è un’idea».

Ghisalberti snocciola qualche numero: 25mila ciclisti partecipano almeno a una Granfondo all’anno, 200-250 le manifestazioni. Una stima approssimativa dice che il totale dei partecipanti dovrebbe essere lo stesso delle manifestazioni, moltiplicato mille. La Nove Colli fa 12mila partenti, la Maratona delle Dolomiti 9mila. Ma sono a numero chiuso. L’iscrizione: 60 euro la prima, 97 la seconda.
Il problema potrebbe sembrare paradossale, ma è reale: ciclismo e granfondismo sono mondi molto distanti, che a volte non si sfiorano neppure. Un esempio: vedere un partecipante con la maglia di una squadra pro’ è cosa rarissima. «Eh, lo so — conclude Cassani —. Però è sbagliato. Dobbiamo aiutarci a vicenda e sono convinto che i cicloamatori, che vivono di passione e che sono il cuore del movimento, possano fare tantissimo per i giovani». Parole sante, che noi sottoscriviamo.

Pier Augusto Stagi, direttore di tuttoBICI, tuttobiciweb e tuttobicitech
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COMMENTI
secondo me
15 marzo 2014 10:34 effepi
sono d'accordo sul fatto che bisogna aiutare gli organizzatori delle gare giovanili visto la mancanza di sponsor , ma chiedo chi si fida a donare anche un euro a questa federazione ?

Cassani ha ragione
15 marzo 2014 13:49 az46
E' da anni che dico ai federali che gli organizzatori di granfondo che fanno pagare minimo 35 Eur. a corridore devono versare una quota alla Federazione per lo sviluppo del settore giovanile. Purtroppo questi organizzatori di gran fondo spuntano in ogni angolo d'Italia e addirittura (nonostante il business sottostante)ottengono contributi anche dalla Regione.
Adriano

Solo se.....
15 marzo 2014 14:31 lele
.....lui dona 1 euro ogni 10 presi come stipendio!

Sig. Cassani,
15 marzo 2014 18:15 Fra74
pur sembrando, ma lo sono, RIPETITIVO, a quanto ammonta il compenso, se tale è ed esiste, dato dalla FCI al Sig. ALFREDO MARTINI, quale Presidente Onorario?!? Ed il compenso del Sig. Di Rocco? E Lei, Sig. Cassani, quando riceve dalla FCI?!? Perchè, fornendo un picco esempio, NON siete proprio Voi ad aiutare i giovani?!? Concretamente, realisticamente...
Grazie per le Sue non risposte...eventualmente...
Francesco Conti-Jesi(AN).

Per fra74
16 marzo 2014 09:41 Berto65
Scusi ma non ho capito, lei vorrebbe dire che Cassani dovrebbe fare il C.T. Gratis?

Risposta a francesco conti
17 marzo 2014 13:05 dcassani
Caro sig Conti

Lei parla di aiutare concretamente realisticamente i giovani. Complimenti. Forse lei non sa che da 20 anni organizzo una gran fondo dove nessuno guadagna un euro e tutto quel che resta tolte le spese se lo dividono due squadre giovanili. La ceretolese di casalecchio e la zannoni di faenza. Forse lei non Sa che queste due città hanno anelli ciclabili dove i ragazzini possono correre e allenarsi in assoluta sicurezza. Forse lei non Sa che in 20 anni siamo riusciti a dare a queste squadre circa 100.000 euro. Questo non è' aiutare concretamente e realisticamente il mondo giovanile? In merito al mio stipendio lei può chiedere in federazione quanto mi danno. Se avessi pensato ai soldi sarei rimasto dov' ero caro sig. conti

Bravo Davide
18 marzo 2014 00:08 Berto65
Gli do' un consiglio Cassani : non si confondi con certa gente, é tempo perso, tanto quello li sta tutto il giorno sul pc ha scriver male di tutti coloro che cercano di fare del bene al ciclismo

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