| 23/08/2004 | 00:00 Tre giorni fa (era il 20 agosto) è iniziato il secondo dei tre «segmenti» che compongono il programma olimpico di ciclismo, quello riguardante le prove su pista.
Fino ad oggi sul velocissimo OAKA Velodrome (zona dell'Olympic Sport Complex Athens) si stanno susseguendo gare davvero emozionanti che offrono risultati tecnici di particolare rilievo. Tra tutti, citiamo quelli ottenuti dalla neozelandese Sara Ulmer, nuova campionessa olimpica dell'inseguimento individuale femminile, che in meno di 24 ore ha battuto per ben due volte il record del mondo sui 3000 mt (adesso la nuova misura "top" su tale distanza è 3'24" e 537/1000), nonchè la stratosferica prestazione del quartetto australiano dell'inseguimento, che nel turno di qualificazione (svoltosi ieri, domenica 22) per determinare le quattro squadre finaliste ha segnato il nuovo record mondiale della specialità, con 3'56" 610/1000.
Domani finalmente vedremo di nuovo un azzurro in gara, Angelo Ciccone, impegnato nella corsa a punti maschile; mercoledì 25 sarà poi la volta di Vera Carrara, nella corsa a punti femminile.
Infine venerdì 27 e sabato 28 in scena le gare di mountainbike. Il 27 agosto è una delle date più attese da tutti gli sportivi italiani, non solo di ciclismo: Paola Pezzo tenterà di vincere la sua terza consecutiva medaglia d'oro nel crosscountry femminile. Sabato infine gareggeranno gli ultimi due ciclisti della spedizione azzurra ad Atene, Marco Bui e Jader Zoli, impegnati anch'essi nella prova off road maschile.
ANGELO CICCONE
A meno di trentasei ore dalla sua gara (inizierà precisamente alle 17.30 di domani, ora greca, quindi alle 18.30 ora italiana) Angelo Ciccone è abbastanza tranquillo «Sabato ha terminato gli allenamenti specifici su pista - ci ha detto il tecnico del settore maschile pista, Marco Maccario - e da ieri fa solo sedute di mantenimento. Oggi è prevista dapprima una sgambata defatigante su strada e poi una seduta in agilità, per circa un'ora, su pista. Mi sembra che tutto vada per il meglio: il ragazzo sta bene ed è molto motivato e concentrato. Sul piano della condizione atletica sta molto bene, e soprattutto ha, ma è meglio dire abbiamo la coscienza a posto di aver fatto tutto il possibile perchè Angelo possa dare il meglio in quello che è l'appuntamento agonistico più importante della sua carriera di corridore.»
Chiediamo previsioni sulla gara, e Maccario risponde: «Ho ragione di ritenere che sarà una gara molto veloce. Ciccone, che non è dato dai pronostici degli esperti come protagonista di prima fila, dovrà essere autore di una prova molto intelligente. Almeno fino a metà percorso dovrà evitare di prendere iniziative vistose, dovrà invece cercare di correre al coperto, ma anche in modo molto attento, tentando però, nei vari traguardi intermedi, di acquisire più punti possibile. Poi nella seconda fase di gara dovrà essere più presente ed essere abile nell'inserirsi nei tentativi giusti che molti concorrenti proveranno per conquistare il giro, e quindi accaparrarsi punti davvero preziosi. Previsioni di risultato non mi azzardo a farle. Mi auguro che proprio per la sua posizione di outsider, l‚azzurro possa essere invece autore di un bel colpaccio da podio.»
VERA CARRARA
«La ragazza sta molto bene - ci dice il tecnico del settore femminile Dino Salvoldi - ed in questi ultimi giorni ha raggiunto la condizione ottimale per dare il meglio di se stessa. La pista che permette alte velocità, si addice alle sue qualità tecniche. E' molto concentrata e molto carica. Suo punto di forza è la personalità, dote che le consente di affrontare le gare da protagonista, da attaccante. Se si aggiunge a tutto ciò la consapevolezza di aver lavorato come meglio non si poteva fare, non posso che esprimere un certo ottimismo su un buon risultato della nostra azzurra.»
Avversarie che la preoccupano particolarmente?
«In una Olimpiade bisogna temere tutte le concorrenti, perché con i criteri di selezione ed ammissione imposti dall'UCI, ai Giochi non possono che scendere in pista le migliori in assoluto. Ho invece perplessità sul caldo e sul clima umido che incombe sulla pista, che ha poca areazione e nessun condizionamento. Bisogna vedere quale effetto questa situazione ambientale potrà produrre sulle concorrenti, soprattutto in considerazione che sarà una prova con durata superiore ai 30 minuti. Ma è pur vero che semmai ciò sarà un un problema, riguarderà tutte le cicliste e non solo Vera. Non ci resta che incrociare le dita ed attendere fiduciosi!».
GLI AZZURRI DELLA MTB
Gli azzurri del mtb, Paola Pezzo, Marco Bui e Jader Zoli, sono arrivati ad Atene solo venerdì scorso, nel tardo pomeriggio dopo aver compiuto l'ultima settimana di lavoro in Puglia, a Cisternino e Fasano, luoghi molto simili per situazione climatica ed ambientale a quelli della Grecia.
«Abbiamo svolto in questi sette giorni pugliesi un lavoro di carico, su terreno misto, su strada e fuoristrada - ci ha detto il responsabile tecnico del settore, prof. Alfonso Morelli - attraverso il quale i ragazzi hanno raggiunto il massimo della loro condizione. Ora qui in Grecia dobbiamo portare avanti un'attività di mantenimento e di affinamento della tecnica in relazione alle caratteristiche del percorso ed alle situazioni ambientali. Solo da oggi potremo prendere possesso del percorso di gara, che tra l'altro, per un principio d'incendio scoppiato sabato sera nel tratto boschivo del tracciato, è stato accorciato dagli organizzatori di circa 100 metri rispetto al profilo approvato dalla Commissione Tecnica dell'UCI. Dunque ora ogni giro sarà di 6 km, anziché 6 km e 100 mt. In pratica non cambierà nulla per i concorrenti. Qui in Grecia ieri e l'altro ieri, tutti e tre i nostri atleti hanno svolto un lavoro di agilizzazione su strada. Hanno sempre lavorato di mattina, nelle stesse ore in cui ci saranno le gare. Solo Bui, ieri nel tardo pomeriggio, è voluto uscire per un‚altra sgambata. Un modo per allentare la propria tensione, che ovviamente aumenta man mano che si avvicina l'evento agonistico».
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