| 16/08/2004 | 00:00 Assente dalle gare italiane dal giorno del ritiro al Giro d'Italia a Mercogliano, il leader di Coppa del Mondo Davide Rebellin e' atteso domani come protagonista dell'84/a Tre Valli Varesine, gara d'apertura del Trittico Regione Lombardia che mercoledi' proseguira' con la Coppa Agostoni a Lissone e giovedi' con la Coppa Bernocchi a Legnano. ''La Tre Valli non sara' soltanto una rifinitura in vista del Gran Prix de Suisse di Coppa di domenica prossima - spiega Rebellin -. Al risultato pieno ci penso eccome, anche perche' ho vinto questa classica sei anni fa, anche se su un percorso piu' selettivo, e nelle stagioni seguenti ho ottenuto due secondi posti consecutivi. Trovero' avversari di spessore come Di Luca, Garzelli e Nardello (unico reduce di Atene in gara, ndr.) e spero di fare la differenza sullo strappo finale''. Sul tema Olimpiadi, dalle quali e' stato escluso per scelta del tecnico azzurro Franco Ballerini, il capitano della Gerolsteiner e' tornato con toni pacati: ''Nelle ultime settimane mi sono ripromesso di mettere una pietra sopra alla mancata convocazione. La tattica della punta unica ha pagato ad Atene, ma al mondiale di Verona soltanto il Bettini in forma stellare di adesso o un altro leader, come potrei essere io, in condizione eccezionale, potra' chiedere di essere unico leader: altrimenti ci dovra' essere spazio per piu' capitani''. Sintonizzato sulla conquista della Coppa del Mondo, l'ultima della storia del ciclismo in vista della riforma dei calendari del prossimo anno, Rebellin ha ribadito l'impegno massimo a correre la prova iridata nella sua citta': ''Cunego ha avuto riscontri positivi alla sua candidatura vincendo alla Due Giorni Marchigiana. Aspetto di parlare con Ballerini dopo Zurigo per verificare le mie aspettative per il mondiale del 3 ottobre. I primi 15 giorni di settembre daranno riscontri sugli uomini piu' in condizione: tanti atleti si spremono per conquistare una maglia arrivando senza energie al giorno dell'appuntamento. E' un problema che si e' verificato in passato e andra' evitato con attenzione''. La Tre Valli sara' un test anche per le ambizioni di altri azzurrabili: da Danilo Di Luca, vincitore dell'edizione scorsa, a Casagrande, Cioni, Sella, Celestino e Garzelli, impegnato quest'ultimo nella messa a punto in vista della Vuelta. Nel parterre straniero spiccano i nomi di Wesemann, vincitore del Giro delle Fiandre 2004, di Konychev, rabbioso per l'esclusione in extremis dalla nazionale russa per Atene, di Evans e di Zulle. Il tracciato, dopo la partenza dall'enclave di Campione d'Italia e il circuito iniziale lungo la dogana italo-svizzera, conferma il suo punto di maggiore difficolta' nello strappo finale dei Ronchi, da ripetere cinque volte prima della conclusione in centro a Varese, dopo 197,9 km.
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