PROFESSIONISTI | 03/11/2013 | 11:59 La notizia-bomba arriva quando i corridori sono in vacanza e la stagione 2014 è lontana, ma l'impatto sul grande ciclismo è devastante. Bjarne Riss vende la sua società, che gestisce la danese Saxo Bank, cioè la formazione di Alberto Contador, per una cifra intorno ai 7 milioni di euro. Ora la Saxo è di Oleg Tonkov, il magnate russo del credito bancario che quest'anno era il secondo nome del tean, e Riis, forse uno dei personaggi più controversi degli ultimi vent'anni di ciclismo, esce di scena.
Tinkov, che sogna di essere l'Abramovich del ciclismo, un mese fa era stato ad un passo dall'accordo con la Cannondale di Basso e Sagan: adesso ha la squadra che voleva (un team di Wolrd Tour dopo l'esperienza con la Tonkoff nel 2007) e, soprattutto, sarà il padrone: proprio l'aspetto che aveva fatto fallire l'intesa con la formazione americana.
L'accordo con Riis ha avuto un'accelerazione nell'ultima settimana ed è legato alle nuove accuse di doping a carico di Riis. Il danese, vincitore del Tour 1996, poi reo-confesso (nel 2007, fuori dalla prescrizione) di aver preso l'Epo, è stato pesantemente accusato dal connazionale Michael Rasmussen (suo ex corridore nel 2002 alla Csc) nel libro “Yallow Fever” (Febbre Gialla). Rasmussen rivela che Riis ha praticato doping di squadra alla Csc: una testimonianza che si unisce a quella, giurata davanti al tribunale di Madrid, di Tyler Hamilton, altro ex di Riis: durante il processo Operacion Puerto, lo statunitense riferì che fu proprio Riis a metterli in contatto con il medico spagnolo Fuentes.
La vendita della Saxo Bank, però, rischia di provocare la veemente reazione di Contador. Ricordate? Dopo il deludente Tour dello spagnolo (4°), Tinkov attaccò pesantemente Contador su twitter: «È troppo ricco e troppo poco affamato», «Deve cambiare molto nella preparazione ed essere più PRO», «La sua perfeomrance non è stata all'altezza di quanto giadagna». Contador non sopporta il russo: è rimasto nella squadra di Riis solo per il rapporto di amicizia che c'è tra i due e perché Tinkov si era allontanato, ritirando la sponsorizzazione. Ora la beffa di Riis.
da «La Gazzetta dello Sport» del 3 novembre 2013 a firma Claudio Ghisalberti e Luca Gialanella
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