PROFESSIONISTI | 17/10/2013 | 08:22 Bentornato! «Grazie. È bello riattaccare il numero perchè correre in bici è quello che amo fare da quando a 7 anni ho iniziato a gareggiare e reputo di saperlo fare bene. È il mio lavoro. Il rientro alla Vuelta Burgos è stato duro perché, anche se mi sono sempre allenato, mi mancava il ritmo gara, però ho dimostrato di non essere troppo lontano dai primi». Perchè hai scelto la Fantini? «È l’unica squadra che si è fatta avanti concretamente: ero in contatto con Scinto da marzo ma c’era in ballo l’ingaggio di Di Luca...». A proposito, dopo la sua positività e il caso Santambrogio avevi twittato: “Per fortuna esistono anche ciclisti puliti, purtroppo qualcuno di questi rimane senza squadra ed è costretto a guardare le corse da casa”. «Non mi riferivo esplicitamente a loro, la mia era una riflessione più generale. Io sono rimasto a piedi, nonostante le mie qualità e i miei valori, mentre tanti ex positivi continuano ad avere spazio. Io credo in questo sport, da tifoso mi sento tradito e da corridore penso che ci sia qualcosa che non va». E della vicenda Armstrong, tu che hai dovuto lottare come lui con il cancro, cosa pensi? «Mi ispiravo molto a lui e alla sua storia, umanamente per me resterà un esempio però, come ho sempre detto, le vittorie che ti dà la vita non valgono sette Tour de France. Continuo ad ammirarlo nonostante tutto per quello che ha fatto per la gente malata, ha aiutato tanto la ricerca con la sua fondazione. Per quanto riguarda quello che ha combinato nello sport, l’ha fatta grossa, purtroppo come tanti altri». Chi ti è stato vicino in questo duro periodo? «Non è stato semplice trascorrere diversi mesi ad allenarmi da solo senza obiettivi e guardando le corse in tv, ma il fatto di essere ritornato due anni fa dopo aver sconfitto il tumore al ginocchio sinistro, di aver anche vinto, mi ha impedito di mollare. Ora che sto bene voglio vedere cosa sono in grado di raccogliere correndo con maggiore continuità. A supportarmi come sempre mamma Paola, papà Elido, mia sorella Alessia, la mia fidanzata Stefania e gli amici più cari». A proposito, un pensiero per Bruno Arena? «Per me è come un fratello. Due anni fa era a fare il tifo per me alla Bernocchi, ora è costretto a letto in una clinica riabilitativa dopo l’ictus che l’ha colpito a gennaio. A lui ho regalato la prima maglietta della Fantini, è stato tra i primi a sapere dell’ingaggio. Ogni volta che posso vado a trovarlo, sta combattendo come un matto per ritornare l’uomo che era e non è solo». Non hai mai pensato di intraprendere un altro mestiere? «Mi sono divertito a commentare qualche gara per Eurosport, ma si tratta di un lavoro occasionale per il quale ci sono persone più preparate di me. Ogni esperienza però è preziosa, anche perché il ciclismo è solo una parentesi della vita. Inoltre ho portato avanti un progetto sempre legato alla bici, un’invenzione tecnica di cui al momento non posso rivelare di più, ma di cui presto spero sentirete parlare». Il tuo motto? «La mia fidanzata si è tatuata da poco carpe diem e mi ha suggerito di fare lo stesso, le ho risposto “qui c’è poco da cogliere...” (ride, ndr). Forse per me andrebbe bene la canzone di Jovanotti che recita “sono un ragazzo fortunato”, mesi fa ho perso uno zio per la stessa malattia che ho sconfitto. Rimanere senza squadra non è piacevole, ma nella vita c’è di peggio». Qual è il tuo più grande pregio? «Penso di essere buono». E il tuo peggior difetto? «Sono ariete, a volte sono troppo testardo e molto impulsivo». Passioni extraciclistiche? «I motori. Seguo in particolare due amici alla Ferrari, Federico Leo e Gimmi Bruni. Mi piacciono così tanto le macchine che in casa mi sono fatto una postazione di guida con il simulatore per divertirmi». Stai scrivendo un libro sulla tua storia? «Ero a buon punto ma mi hanno rubato il computer su cui avevo salvato tutto, l’unica volta che l’ho lasciato in macchina... Ora sto rimettendo insieme i pezzi». Nel prossimo capitolo cosa vorresti scrivere? «Di un ragazzo prima di tutto in salute, felice e con una bella famiglia. Da poco mi sono trasferito a Monza con Stefania, i presupposti per un futuro radioso ci sono tutti».
Bravo Daniele, penso tu sia davvero un ragazzo fortunato, oltre che bravo, poiché hai capito, da quanto ho letto, che il ciclismo non è tutto e la felicità puoi trovarla anche altrove. Ottimo come "spalla" ad Eurosport...mi sei piaciuto.
Maurizio
17 ottobre 2013 20:10lele
Quando il nostro Pietro era malato ti abbiam chiamato e non hai esitato un secondo per venirlo a trovare. Per noi rimarrai sempre una persona unica!
Finche' nel ciclismo esisteranno persone come te non vedo quale altro motivo non si debba amarlo!
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Ha tirato per buona parte della salita finale, ma ciò non gli ha impedito di sprintare per la vittoria sul traguardo di Levico Terme. Aurélien Paret-Peintre ha vinto la tappa finale del Tour of the Alps 2024, centrando la sua...
La tappa delle Strade Bianche, da Cinigiano a Siena di 110 chilometri dell'Eroica Juniores laurea il norvegese Felix Kristoff Orn. Il giovane fratello del professionista Alexander, allo sprint ha regolato al traguardo di Piazza del Campo lo spagnolo Hector Alvarez...
Vittoria per Davide Toneatti in Serbia. Il friulano, della Astana Qazaqstan Development, ha conquistato la seconda tappa della Belgrade Banjaluka (Zvornik - Vlasenica) in svolgimento in Serbia. A tagliare per primo il traguardo è stato l'olandese Jerome Meijers, della Victoria Sport, poi squalificato...
Vittoria straniera anche nella quinta e ultima tappa del Tour of the Alps 2024, la Levico Terme - Levico Terme di 118 km: a regolare nettamente in volata il gruppetto dei migliori è stato Aurelien Paret-Peintre della Decathlon AG2r la...
Una volata regale, in salita. Una dimostrazione di forza per vincere la prima tappa del Giro Mediterraneo in Rosa e conquistare la maglia amaranto, simbolo della leadership in classifica. Festa grande per Giada Borghesi, 22enne della Btc City Ljubljana Zhiraf,...
Giulio Ciccone finalmente vede la luce in fondo al tunnel. Due mesi fa è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere una ciste perineale e, fortunatamente, il suo recupero procede senza intoppi e senza intoppi. Il Re delle Montagne...
Stilato il nuovo calendario della Coppa del Mondo di Ciclocross 2024-2025. La novità è rappresentata dalla prova in Italia che si svolgerà a Oristano, in Sardegna, in data 8 dicembre 2024 e andrà quindi a sostiture Val di Sole. Dodici...
Il messaggio che arriva dal Tour of the Alps, una volta di più, è diretto a chi la bici la pratica per diletto, per sport, per passione. Indossate il casco perché il casco può salvare la vita: come accaduto alla...
È una storia che viene scritta dal 1997 sulle strade della Francia e del mondo. Una storia di coesione, sudore, superamento di se stessi, aiuto reciproco ed emozioni forti. Da 27 anni, Cofidis è protagonista chiave nel ciclismo mondiale. Cofidis,...
Promosso in prima squadra e subito con una maglia da titolare per una delle corse più importanti del mondo. È la favola di Gerben Kuypers che entra con effetto immediato nel roster della Intermarché Wanty e domenica sarà schierato al...