E alla fine Firenze non restò paralizzata

MONDIALI | 29/09/2013 | 09:34
E alla fine l'incubo 'Firenze città 'paralizzata’ non si è verificato. Gli scenari apocalittici di viali completamente bloccati dalle auto in fila che hanno turbato le notti dei fiorentini nelle settimane e nei giorni precedenti all'inizio dei Mondiali di ciclismo non sono divenuti realtà. Forse intimiditi da questa prospettiva, i cittadini hanno raccolto l'invito ad usare mezzi alternativi all'auto per spostarsi durante la settimana di gare. E anche grazie anche al potenziamento di bus e treni ad hoc in occasione dell'evento, le strade di Firenze sono forse state più sgombre del normale, salvo alcuni momenti nei giorni più impegnativi, dal punto di vista delle deviazioni a tutela dei tracciati delle corse, come ieri e mercoledi.
"Doveva essere un disastro, invece è stata una festa", ha detto tirando un primo, provvisorio bilancio in Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Matteo Renzi. "La giornata peggiore doveva essere venerdì, e su questo mi sento di dare un giudizio molto positivo", ha aggiunto, spiegando che, "da lunedì a giovedì, inoltre, abbiamo registrato una diminuzione del flusso di traffico in città del 16% e una riduzione del 40% della sosta nei parcheggi pubblici". L'area più critica, Campo di Marte, il quartiere di 60mila persone che accoglie l'arrivo e il quartier generale dei Mondiali, si divide tra residenti felici di sacrificare un pò della propria comodità per assistere quotidianamente alle gare di un evento così importante e chi, invece, ha magari addirittura preso ferie per evitare 'la granà. La parte più delicata della città, il centro storico, che in concomitanza delle gare è stato letteralmente diviso in due da tracciati e transenne, sembra aver assorbito bene l'impatto: niente auto neanche nelle aree in cui è permesso il traffico, molti ciclisti 'emulì degli atleti, ma anche molti studi professionali che per questa settimana hanno preferito dare forfait. In non pochi casi, tuttavia, anche sui social network e sorta la domanda se è così oppure no che i fiorentini preferiscono la loro città. E gli affari? I commercianti sperano nella fase conclusiva della manifestazione per giudicare l'impatto sugli affari che l'accoglienza della manifestazione sportiva in città  ha comportato. "Finora possiamo parlare di una valutazione in chiaroscuro", commenta il presidente di Confcommercio Firenze, Jacopo De Ria, "ci sono zone, chiaramente quelle toccate dalle deviazioni del traffico, dove gli incassi sono andati giù del 40%. Ma - ha aggiunto - settori come turismo e ristorazione hanno ovviamente beneficiato dell'evento: ora speriamo che tra oggi e domani, con il picco massimo di visitatori in città, tutti possano trarre qualche beneficio".
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