
Bisogna credere, credere e
ancora credere nelle proprie possibilità e avere coraggio di tentare anche
quando la lotta sembra impari. Conquistare qui nel veronese, nella mia terra,
la mia prima vittoria da dilettante è veramente meraviglioso, Isola della Scala
è una città tutta pane e ciclismo e una vittoria qui è per me doppio motivo di
orgoglio.
Compirò 21 anni il
prossimo 21 ottobre, sono veronese di Lugagnano di Sona, praticamente sono
stato…profeta in patria afferma un euforico Nicola Toffoli mentre riceve il
bacio e l’abbraccio di mamma Rosanna alla quale dedica la vittoria unitamente a
papà Marco e a tutto lo staff della sua squadra,
Starter della gara il
Presidente della Provincia di Verona, Giovanni Mozzi con la direzione di corsa
formata da Contin, Pezzini e l’Olimpionico della Pista Sergio Bianchetto, la
corsa, ricca anche della partecipazioni delle Nazionali del Marocco e del
Qatar, inannella il primo dei 13 giri del circuito di km. 10,400 tracciato
attraversi i centri di Isola Della Scala, Tarmassia e Casalbergo, senza un
metro di salita, percorso adatto alle alte medie tanto che le prime due ore di
corsa scorrono alla spettacolare media di 48 kmh.
Sono molti i tentativi di
fuga ma senza alcun esito e che vede protagonista anche un atleta della
Nazionale del Marocco, Lahcen Saber di 23 anni, tentativi che si esauriscono in
poche centinaia di metri fino al km. 55 quando nasce la fuga di giornata
composta da 32 corridori che scaveranno un gap di
Chilometro dopo chilometro
i 32 uomini di testa credono nel loro tentativo e insistono nel portare a buon
fine la fuga.
Ma il gruppo non dorme
sugli allori, organizza l’inseguimento, sono gli uomini della Colpack e della
Zalf che tirano gli inseguitori che riescono a raggiungere la coda dei
fuggitivi che, con ben 23 corridori, si lascia fagocitare dal gruppo,
Ma Toffoli, Chinello, Cavasin,
Ippolito, Busato, Damiano, Gabbro, Alban e Ferraresso non demordono, inarcano
la schiena e sebbene vantino solo una decina di secondi di vantaggio non alzano
bandiera bianca anzi, si incattiscono molto agonisticamente, vogliono vendere
cara la pelle ma, in effetti, non venderanno proprio nulla perché il traguardo
attende solo loro, anzi, Toffoli e gli altri 8, tutti meritevoli dell’applauso
che va dedicato a chi prima di cedere, combatte, poi combatte ancora ma non si
arrende mai.
E alla fine viene premiato,
in questo caso, un premio che spetta a tutti i 9 coraggiosi che, per la prima
volta, hanno evitato che il Gran Premio del Riso si risolvesse in una volata a
ranghi compatti.
Vito Bernardi
Ordine d’arrivo, 1.Nicola Toffoli (General Store-Medlago-Zardini)
km.
Segue il resto del gruppo.
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