Un Giro nel segno di Pantani, si torna a Montecampione

GIRO D'ITALIA | 14/09/2013 | 10:23
Ieri abbiamo anticipato la sede di arrivo della tappa di sabato 24  maggio al Giro d’Italia 2014: si tratta di Oropa, salita del Biellese  che ricorderà l’impresa nella Corsa Rosa 1999 di Marco Pantani, poi  escluso dalla stessa competizione cinque giorni dopo a Madonna di  Campiglio per ematocrito alto. Sempre ieri avevano accennato di una  possibile partenza per il giorno successivo da Valdengo, nella  
pianura sottostante, piccolo centro non lontano da Cossato. Ebbene,  la firma tra le amministrazioni comunali e la Rcs si è avuta proprio  nella serata di venerdì. A quel punto per noi diventava doveroso  trovare un traguardo “nobile” per la tappa del dì di festa, perché  sicuramente un patron preparato e intelligente come Mauro Vegni si  
sarebbe battuto per avere un epilogo di tappa importante alla  penultima domenica di corsa.

PIRATA Impossibile arrivare sino allo Stelvio o al Gavia, eccessiva  la distanza. E allora? Bisognava trovare un traguardo “storico” in  Lombardia o nel Trentino occidentale. Madonna di Campiglio? No, quel  centro non suscita gaiezza, ma drammi, perché là iniziò la... fine   del Pirata. E allora? Ecco l’idea: Montecampione! Sì, la montagna   bresciana della Val Camonica dove Marco staccò Pavel Tonkov,  
involandosi verso il trionfo nel Giro ‘98, poi bissato dal trionfo al  Tour. Due telefonate e la quasi certezza: domenica 25 maggio il Giro  2014 proporrà la Valdengo-Montecampione, con finale lungo i 20 km di  ascesa al 7.5% di media con punte dell’11%. Bravissimo Vegni, che sta  allestendo una corsa piena di ricordi e senza eccessivi  trasferimenti, tranne quello iniziale dall’Irlanda. Da qui al 7  
ottobre sveleremo le tappe restanti.

ZONCOLAN Frattanto, ieri è stato confermato il “mostro” Zoncolan nel   penultimo giorno. Sabato 31 maggio, infatti, si disputerà la 20ª  frazione da Maniago al monte friulano per 167 km. Dopo Tolmezzo si  affronteranno prima il Passo del Pura, 9 km all’8% con punte oltre il   10%; quindi il Sella Razzo (oltre 15 km di ascesa al 5.5%). Da lì  lunghissima discesa verso Ovaro, da dove inizierà lo Zoncolan, 10.1   km alla media del 11.9% con punte massime oltre il 20%. Il giorno  successivo, domenica 1 giugno, il Giro si concluderà con la Gemona  del Friuli-Trieste, 169 km attraverso Cividale, Redipuglia con il suo  Ossario delle dodici battaglie dell’Isonzo, Miramare e il Castello di  Massimiliano d’Asburgo. A Trieste si affronteranno 8 giri di circuito  di km 7.3.

da «Tuttosport» del 14 settembre 2013 a firma Paolo Viberti
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