La rabbia di Finale Emilia

GIRO D'ITALIA | 13/09/2013 | 08:59
"Siamo molto rammaricati e sinceramente non capiamo il perché di questa esclusione, anche in considerazione del fatto che purtroppo la data del 20 maggio per noi è alquanto significativa: la prima scossa, il 20 maggio appunto, quella mattina all’alba ha distrutto la nostra Finale". L’assessore alle Attività Produttive, Lavori Pubblici e Scuole, Angelo D’Aiello, quando ha saputo che il Giro d’Italia, in programma nel 2014, toccherà alcuni centri del cratere, ma non Finale è rimasto sorpreso e amareggiato.
"Sorpreso, perché subito ho pensato a un errore di stampa, ma poi, quando ho verificato che di errori non c’era traccia e che gli organizzatori del Giro avevano così deciso ci sono rimasto davvero male, e con me naturalmente la giunta, i consiglieri e la mia gente. Senza contare il sindaco Fernando Ferioli al quale ho inviato un sms perché dopo un anno di lavoro ininterrotto si è concesso qualche giorno di riposo". Tuttavia, visto che per l’ufficialità al percorso completo mancano ancora un paio di settimane, la giunta finalese confida in un ripensamento degli organizzatori.
"Noi — dice D’Aiello — siamo più che disponibili al dialogo con gli organizzatori, e confidiamo di poter essere ricevuti al più presto. Il Giro D’Italia — continua — è una manifestazione nazionale di grande importanza, sportiva e culturale, e costituisce l’occasione per riaccendere i riflettori sulle nostre terre, proprio a due anni dal sisma di maggio 2012, quando le scosse del 20 e del 29 hanno piegato città e paesi, chiesi e monumenti, provocando vittime e dolore".
Il Giro passerà a Modena, in Appennino e farà tappa nella Bassa modenese. Non a caso è stata scelta la data del 20 per il passaggio della carovana nei centri del cratere. Nel giorno del secondo anniversario del terremoto i campioni dei pedali toccheranno i paesi di San Felice, Concordia e Mirandola. E a Finale Emilia, i mugugni della gente non sono mancati. In paese era la notizia del giorno. Ma la giunta finalese nutre ancora qualche speranza sul passaggio del Giro. "Visto che gli artefici della trattativa che ha portato risultati importanti sull’asse Milano-Modena sono stati l’assessore allo Sport Antonino Marino, il presidente della Provincia Emilio Sabattini e il sindaco di Sestola, Marco Bonucchi a loro — sottolinea D’Aiello — chiediamo di farsi portavoce della nostra causa e del nostro desiderio di poter parlare con gli organizzatori, se non altro per capire perché Finale è stata esclusa".

di Viviana Bruschi, da il Resto del Carlino ed. Modena
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