Europei Under 23, azzurrine all'asciutto. Disastro tra i maschi

| 08/08/2004 | 00:00
Nella gara femminile in linea, valevole per l’assegnazione del titolo europeo, per un soffio la squadra azzurra non ha ripetuto l’exploit di venerdì nella cronometro individuale, dove le nostre ragazze hanno occupato ben due posti sul podio, quello più prestigioso con la Guderzo ed il terzo gradino con la Zugno. Eppure, fino a 600 dalla linea del traguardo tutto lasciava presupporre il bis: un gruppetto di cinque, sei ragazze con una cinquantina di metri di vantaggio, con Tatiana Guderzo ha tirare il treno per Giorgia Bronzini. Ma proprio in quel punto, apice di una salitella, il gruppo inseguitore si ricongiungeva alle prime, per cui tutto da rifare: non rimaneva che sperare nel volatone finale, che, come si sa, è strategicamente aperto ad ogni possibile soluzione. Ed infatti ha tagliato per prima il traguardo la ventenne svedese Monica Holler, che ha preceduto nell’ordine l’olandese Bertine Spijkerman e la francese Nathalie Tirard Collet. Prima delle azzurre Monica Baccaille, decima. Un vero peccato, visto che per tutta la gara la squadra azzurra (ed in parte anche quella tedesca) avevano fatto, come suol dirsi, “il bello ed il cattivo tempo”. “Mi spiace per il mancato risultato – ha detto Rosario Fina, tecnico responsabile delle azzurre – comunque ho avuto innanzitutto la conferma della bontà della squadra, le cui componenti hanno dimostrato di essere integrate nel gruppo, di saper leggere la corsa nel modo dovuto, e soprattutto di essere tutte pronte a dare il meglio di se stesse perché a tagliare per prima il traguardo possa essere un’atleta italiana. La cosa mi fa ben sperare per i mondiali di fine settembre in terra di Verona. Poi ho avuto modo di accertarmi dello stato di forma crescente delle due delle tre azzurre che fra otto giorni correranno nella prestigiosa e fondamentale gara olimpica di Atene, presenti qui in Estonia. Mi riferisco a Tatiana Guderzo ed a Giorgia Bronzini(ndr: la terza azzurra, Naomi Cantele non è stata iscritta al torneo continentale), che nel finale hanno dimostrato un affiatamento all’unisono davvero importante. Posso dire quindi, al di là del risultato mancato per un soffio, di essere soddisfatto di come sono andate le cose.” (da Federciclismo.it) In campo maschile, per l'Italia si è registrato il peggior risultato di sempre: il miglior azzurro è stato infatti Vincenzo Nibali che si è classificato sessantesimo. Il titolo è andato al lettone Karlis Eisaks che si è imposto davanti all'olandese Veelers e all'altro lettone Ansons.
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