San Sebastian, Perdiguero sorprende Bettini

| 07/08/2004 | 00:00
Anche i più forti, a volte, possono sbagliare. È successo a Paolo Bettini che sul viale d'arrivo della Clasica di San Sebastian, credeva di avere alla sua sinistra tanto Rebellin quanto Martin Perdiguero e non si è accorto che lo psagnolo della Saunier Duval gli scattava sulla destra. Li ha recuperati, il toscano, i cinque metri che Perdiguero gli aveva rubato sullo scatto, ma gli sono mancati quindici centimetri per acciuffarlo e ancora una volta il Grillo è stato costretto a picchiare il pugno sul manubrio per la rabbia, proprio come era successo una settimana fa ad Amburgo. Anche oggi a San Sebastian Bettini ha dimostrato di essere il più in forma ed il più generoso: è stato lui, infatti, ad accendere la corsa sulle primissime rampe dello Jaizkibel, la montagna simbolo della regione basca, e a dare il là alla fuga che ha deciso la corsa. Sotto la spinta del toscano, infatti, al comando sono rimasti in sette: con Bettini, c'erano gli spagnoli Serrano, Martinez e Perdiguero, gli italiani Basso e Rebellin ed il gregario di quest'ultimo, l'austriaco Totschnig. Ci ha provato ancora, Bettini, sull'ultimo strappeto, dove un anno fa se ne'era anddato con Basso, ma stavolta non h afaatto la differenza, anche perché Rebellin aveva deciso di marcarlo a uomo per questioni di Coppa. Tra scatti e scattini, ecco la volata con Perdigeuro (all'ottavo successo stagionale) che fulmina Bettini, Rebellin terzo e Basso sesto a ribadire quanto piacca agli italiani questa corsa. Una citazione meritano Nardello, in fuga per centosessanta chilometri con un bel gruppetto di teemerari, Moreni, sempre in prima fila, e Damiano Cunego, che ha cominciato a tastare il polso ad una classica che in futuro potrebbe essere sua. In Coppa del Mondo, si riduce il divaario tra Bettini e Rebellin: il veneto resta al comando della classifica generale maa ora ha solo 44 punti di vantaggio sul rivale, che oggi gliene ha sottratti venti. Prossimo appuntamento fra due settimane a Zurigo, maa prima si vola ad Atene per inseguire il grande sogno olimpico.
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