McQuaid va subito all'attacco di Cookson

UCI | 05/06/2013 | 16:06
Siamo ai colpi di bazooka in una battaglia che peraltro è appena cominciata. Il britannico Cookson non ha fatto in tempo a ufficializzare la sua candidatura alla presidenza dell’Uci ed ecco che il numero uno della federazione mondiale reagisce con veemenza. McQuaid ha scritto infatti una lettera ad ogni presidente federale, pubblicata oggi da L’Equipe, della quale vi proponiamo i passaggi più significativi.

«Egregio Presidente,
le scrivo a voi riguardo alle prossime elezioni per il presidente dell'UCI e su una serie di questioni di governance che mi preoccupano per il nostro sport... In primo luogo, è chiaro che un piccolo gruppo di attivisti si è riunito per provare, con qualsiasi mezzo, a dirottare e far deragliare la mia candidatura nelle prossime elezioni. Non hanno nulla di positivo o costruttivo da offrire nelle discussioni sul futuro del ciclismo. Sono grato al ciclismo svizzero per la nomina che mi ha garantito, nonché al Consiglio del ciclismo Irlandese per l’approvazione della mia candidatura che è stata ritirata solo per un cavillo procedurale.
... Nel corso delle ultime settimane ho ricevuto una serie di minacce velate il cui chiaro intento è stato quello di spingermi a ritirare la mia candidatura. Ma io non mi farò intimidire da persone che non hanno alcun interesse per la democrazia trasparente, né ora né in futuro.
... Mi hanno informato che il Presidente della British Cycling, Brian Cookson, ha annunciato che scenderà in campo contro di me alle elezioni per la Presidenza, una decisione che sarà senza dubbio accolta con entusiasmo dagli attivisti e da quelli che mi attaccano. Mentre mi rallegro per ogni nuovo candidato - l'UCI sarà sempre una democrazia - devo ammettere che trovo strana la decisione di Cookson per una serie di ragioni diverse. Nel mese di gennaio, il signor Cookson mi scrisse una lettera, e ha rilasciato poi interviste pubbliche, in cui dichiarava che non si sarebbe candidato contro di me per la presidenza dell'UCI. In un'intervista con il Cycling News di gennaio, Cookson ha detto: "Sono al 100% in favore di Pat McQuaid ... Quando si pensa a tutto ciò che l'UCI ha fatto negli ultimi anni, al lavoro fatto sull’anti-doping, dico che di Pat si può essere orgogliosi. So che non è una linea popolare, ma è la verità. "
E nella sua lettera indirizzata a me, Cookson scrive: "... molte persone mi hanno chiesto se ero interessato a diventare presidente UCI ... La mia risposta è sempre stata che io sono favorevole a lei, che io non credo che lei si debba dimettere, e che questa decisione non è nella mia agenda personale... L'ultima cosa che voglio è entrare in competizione con lei. Penso che sia importante che restiamo uniti. Mi impegno a rendere chiaro ciò che ho detto, non la sfiderò per la carica di Presidente UCI ".
... Sono stato recentemente informato da un certo numero di persone diverse che Wojciech Walkiewicz, ex membro del Comitato di gestione UCI e presidente onorario della UEC, ha investito molto tempo nelle ultime settimane per organizzare incontri in tutta Europa per cercare di trovare un candidato da schierare contro di me.
Ma Walkiewicz è noto come manipolatore di elezioni. Nel 2006, la Commissione Etica UCI ha giudicato Walkiewicz colpevole di violazione del Codice Etico dell'UCI per aver spinto alcune federazioni ad accordarsi in segreto per pre-determinare il risultato delle elezioni UEC 2005. I risultati delle elezioni UEC nel 2009 e nel 2013 hanno mostrato simili modelli di voto e ora il signor Walkiewicz sembra essere impegnato a fare altrettanto per l'UCI.
... Mr Walkiewicz lavora al fianco di Igor Makarov: un certo numero di membri del Comitato di gestione mi hanno detto di essere stati invitati a Mosca, ma di aver respinto l’invito. Ma Cookson mi ha informato di recente che stava per incontrare il signor Makarov e il signor Walkiewicz. Ho poi avuto la conferma che almeno una riunione ha avuto luogo, anche se forse non a Mosca.
... Devo anche esprimere la mia profonda preoccupazione per una donazione di circa 1 milione da parte dell'azienda del sig Makarov, la Itera, alla UEC poche settimane dopo le elezioni UEC. È importante sapere quale sia la vera naturadi questa donazione - ne ho anche parlato direttamente al signor Cookson - ma sono fiducioso nell’operato del Presidente della Uec Lappartient.
... Temo che il signor Cookson possa essere una pedina in un gioco più grande. Mr Makarov, proprietario di Katusha, ha espresso la sua rabbia dopo che la Commissione delel Licenze UCI ha negato alla sua squadra un posto nel 2013 WorldTour per "ragioni etiche".
Premesso tutto questo, penso che il signor Cookson debba spiegare le ragioni del suo incontro con Makarov e Walkiewicz e deve dare molte altre risposte.
A giudicare dalle molte lettere che ho ricevuto, è chiaro che ho il sostegno da parte della grande maggioranza delle federazioni nazionali e dei funzionari di tutto il mondo e ricevo da loro la spinta a continuare il mio lavoro. Nelle prossime settimane, illustrerò le mie priorità se avrò l'onore di essere eletto presidente dell'UCI ancora una volta.
Non vedo l'ora di essere giudicato da voi per quello che ho fatto nel corso degli ultimi otto anni».

Copyright © TBW
COMMENTI
Quest'uomo è buffo!
5 giugno 2013 16:27 magico47
Se una persona lavora onestamente, con trasparenza in ogni settore, non dovrebbe temere della concorrenza altrui.
Questo succede anche nelle sedi minori e anche nelle piccole Soc.Ciclistiche,molte volte c'è da pensare che la poltrona serve a qualcosa,...si, a fare il proprio interesse.

Loriano Gragnoli DCI
--------------------

x Loriano
5 giugno 2013 16:44 foxmulder
...in questo caso anche l'interesse dei figli...

Il boss ha una paura fottuta
5 giugno 2013 22:02 ruotone
Strana e scomposta reazione del grande capo, che assomiglia molto ad un animale ferito e per questo incattivito.
Ha accusato il colpo e, nonostante le goffe rassicurazioni, barcolla fortemente.
Il tono della lettera mette poi in difficoltà il presidente francese, Lappartient (anche presidente Uec) costringendolo ad uscire allo scoperto e ad esprimersi prima del Tour de France, utilizzando un presunto complotto ai danni di questi alle ultime elezioni Uec da parte del polacco Walkiewicz.
Se di uno ti fidi non c'è necessità di affermarlo pubblicamente.
La lettera è di rozzezza e goffaggine assoluta. Sembra la missiva di una moglie tradita, o peggio della suocera, madre della moglie tradita :)
C'è una cosa che McQuaid afferma che va invece assolutamente apprezzato, ovvero quando scrive:
"Non vedo l'ora di essere giudicato da voi per quello che ho fatto nel corso degli ultimi otto anni".
Giudicatelo, se lo merita!
Pat torna in Irlanda a scolarti tutte le Guinness che vuoi.
Il re è nudo ... ed è proprio brutto. :)

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Lidl-Trek aveva cerchiato la prima tappa del Giro d’Italia e Mads Pedersen non ha deluso nel finale, vincendo tappa e indossando la maglia di leader della corsa. Il campione danese in questa stagione aveva fatto vedere la sua ottima...


Il volto nuovo sul podio del Giro d'Italia a Tirana è quello di Francesco Busatto, quarto al traguardo e maglia bianca di miglior giovane. Il ventuduenne vicentino della Intermarché Wanty è il ritratto della felicità e spiega: «Sapevo di essermi...


Il Giro di Mikel Landa è finito a 5 km dalla conclusione della prima tappa: lo spagnolo, infatti, è rimasto coinvolto in una caduta avvenuta in discesa, una curva verso sinistra, una scivolata sulla destra, tre corridori che finiscono fuori...


Che noia il Giro con Pogacar, che noia il Tour con Pogacar, che noia le classiche con Pogacar: meno male, stavolta Pogacar si è levato dalle scatole e possiamo finalmente divertirci. Torna il Giro da sogno, equilibrato e combattuto, aperto...


Stupore per i programmi di contorno Rai trasmessi da Lecce mentre il Giro è in Albania: l’azienda smentisce che, dopo gli anni del covid, sia ancora in vigore il distanziamento. «E’ un Giro da seguire dalla prima all’ultima tappa» (Stefano...


Mads Pedersen conquista la prima tappa del Giro d'Italia, la Durazzo-Tirana di 160 km, e la prima maglia rosa. Una frazione che ha mantenuto le attese della vigilia, con la Lidl Trek che ha fatto un grandissimo lavoro sulle salite...


Nasce una stellina nel movimento ciclistico francese: il diciannovenne Aubin Sparfel ha conquistato il suo primo successo tra i professionisti imponendosi nel Tour du Finistere. Il portacolori della Decathlon AG2r La Mondiale Development, che fino allo scorso anno correva tra...


Eline Jansen, olandese classe 2002 in forza alla VolkerWessels, ha festeggiato la sua seconda affermazione in carriera tagliando per prima il traguardo dell'unidicesima edizione della Classique Morbihan. Alle spalle della ragazza originaria di Deventer si è classificata l'esperta  Amber Kraak, fresca di rinnovo con...


Successo azzurro nella seconda semitappa della seconda tappa della Corsa della Pace juniores svoltasi sulla breve e assurda distanza di soli 58 chilometri. A sfrecciare al traguardo di Terezin è stato il trentino Alessio Magagnotti (Autozai Contri) che nel convulso...


L’Associazione dei Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Enrico Paolini, ex corridore professionista e stimato direttore sportivo, figura centrale del ciclismo italiano degli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro nel 1945, Paolini si è...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024