Per il 26° anno consecutivo i ciclisti cuneesi degli anni Settanta, capeggiati da Alberto Minetti, Remo Rocchia, Claudio Comino e Gigi Garelli, hanno organizzato l’ormai tradizionale ritrovo-amarcord per rivivere, a distanza di tanti anni e con un pizzico di nostalgia, le emozioni provate in gioventù.
Il copione è sempre lo stesso: prima una pedalata “tutti in gruppo” per riassaporare sensazioni mai del tutto sopite, poi l’atteso momento conviviale nei locali del “Cannon d’Oro” di Chiusa Pesio, cui hanno partecipato una sessantina di commensali. Tra essi, anche l’Assessore Regionale allo Sport Paolo Bongioanni, il quale, senza sbilanciarsi troppo, ha assicurato che anche nei prossimi anni, dopo aver ospitato le Grandi Partenze del Giro, del Tour e della Vuelta, il Piemonte sarà teatro di eventi ciclistici di grande spessore. Tra gli ospiti anche il giornalista de “La Stampa” Franco Bocca, recentemente festeggiato per i suoi 60 anni di ininterrotta attività giornalistica a favore del ciclismo, che ha dato un’ulteriore prova della sua profonda conoscenza dell’ambiente del pedale presentando, uno ad uno, tutti gli ex-corridori presenti, raccontandone alcuni gustosi aneddoti.
Nel corso del pranzo, come di consueto, si è proceduto prima alla votazione e poi all’assegnazione del Pinocchietto d’Oro, pregevole e ambitissima scultura lignea offerta da Tullio Chiavazza, un tempo predatore di traguardi volanti ed oggi affermato scultore, nonché titolare della Boita del Ghet di Moretta (Cuneo). Questa volta il riconoscimento è andato a Mariano Allocco, classe 1950, nato a Fossano ed ora residente a Prazzo in Valle Maira, che a cavallo degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso ottenne numerose vittorie nelle categorie giovanili con i colori della CSI di Torino e della blasonata Ciclistica Rostese. Tra le più importanti, il campionato piemontese a squadre Allievi, la famosa Coppa Adriana, in un quartetto che comprendeva anche Franco Peruzzo, Claudio Segatto e Giancarlo Gay. Memorabili anche alcuni suoi successi in Lombardia, in qualche occasione battendo in volata il campioncino Luciano Borgognoni.
Dopo aver attaccato la bicicletta al chiodo Mariani è poi stato assunto in Fiat, dove ha svolto una brillante carriera professionale, mantenendo tuttavia sempre vivi i contatti con la sua terra d’origine. E’ stato amministratore pubblico e ha ricoperto la carica di Presidente della Comunità Montana Valle Maira dal 1995 al 2000. Sul piano culturale ha cercato di promuovere l’identità occitana come strumento e motivo di permanenza nel territorio e dal ’96 lavora per creare una rete di collegamento tra le varie realtà delle regioni di cultura occitano-catalana. E’ stato promotore dell’Euro Congress 2000, di cui ha rivestito il ruolo di direttore esecutivo fino al 2003.
F.P.

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