Sciotti fa un passo indietro: non me la sento di restare

DOPING | 05/06/2013 | 11:45
 Il ciclista Mauro Santambrogio della Vini Fantini Selle Italia, squadra tosco-abruzzese, è risultato positivo all’Epo in seguito a un controllo antidoping effettuato a Napoli il 4 maggio al termine della prima tappa del Giro d’Italia. Non trova quindi pace il team del patron Valentino Sciotti, già sconvolto durante la corsa rosa per la positività dell’abruzzese Danilo Di Luca. Il “killer” fu subito licenziato dal ds Luca Scinto dopo le analisi che sancivano il terzo caso di doping in carriera del corridore.
Il mondo del ciclismo, nel giro di due settimane, è nuovamente scosso da un caso di doping, l’ennesimo. Danilo Di Luca, compagno di squadra di Mauro Santambrogio, non ha voluto commentare l’accaduto. Il patron della Vini Fantini Valentino Sciotti, negli Usa per lavoro, ha appreso la notizia dal Centro. L’imprenditore abruzzese non era a conoscenza della vicenda e ha commentato così: «La mamma degli imbecilli è sempre incinta», ha tuonato il patron che poi ha aggiunto: «C’è una perdita di valori morali, e questo è preoccupante».
Inconsapevole di tutto, Sciotti non ha trattenuto la rabbia, proponendo anche una soluzione al doping: «Come per Di Luca, agiremo per vie legali contro Santambrogio. Ha combinato dei danni. Ci vuole una regola precisa, che preveda il risarcimento danni e la radiazione alla prima positività, fungendo da deterrente».
Il numero 1 della Farnese Vini non ha nascosto la delusione per il secondo caso di doping in poco tempo: «In questo momento non me la sento di restare. Con quali garanzie? Nel mondo del ciclismo non mi fido più di nessuno». E ha chiuso: «Spero che Di Luca e Santambrogio abbiano il coraggio e la dignità per raccontare tutto».
Intanto i ciclisti professionisti italiani hanno condannato l’accaduto, con un comunicato sul sito ufficiale dell'associazione. Questa la parte più importante del testo: «Se le controanalisi dovessero confermare il ricorso all'Epo, l'Accpi, per mandato dei suoi associati, come già fatto per Di Luca, ricorrerà alle vie legali nei confronti dell'atleta della Fantini Vini per il gravissimo danno d'immagine provocato dal suddetto atleta all'intera categoria. Il ciclismo si sta impegnando con tutte le sue forze per ritrovare credibilità e affetto agli occhi del pubblico, il gruppo non può più accettare che il comportamento criminale di alcuni danneggi l'immagine dell'intero movimento».
Sui social network moltissimi corridori hanno fatto sentire la propria voce. Stefano Garzelli, compagno di stanza di Santambrogio al Giro, sul suo profilo Twitter ha scritto: «Una delle delusioni più grosse della mia vita sportiva!!! Non ho parole!».

da Il Centro, a firma di Pasquale Rescigno
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COMMENTI
perdita per il ciclismo
5 giugno 2013 12:13 mailman
Mi dispiace che Valentino Sciotti lasci la sponsorizzazione del ciclismo, L'Italia del ciclismo è già in forte difficoltà, la perdita della Vini Farnese fà da immagine negativa per il ciclismo. Le aziende saranno restie ad investire soprattutto se appartenenti ai settori Food&Beverage.
Gli altleti e i preparatori ne hanno la colpa principale, l'alone di caccia al ciclista dopato dei giornali, anche.
Lo sport professionistico non è immune dal doping basta vedere l'elenco dei positivi dal sito del CONI.
Da appassionato praticante mi sento offeso e deluso.
purtroppo non posso fare altro che prendere atto e ringraziare Sciotti per tutto quello che ha dato al ciclismo italiano in tutte le categorie.
Massimo Nardò amatore della D'angelo&Antenucci Vini Fantini

prevedibile
5 giugno 2013 13:04 Giors
Purtroppo era prevedibile una decisione del genere e credo di poter dire anche comprensibile.
Sinceramente mi fanno piacere le decisioni di tutti(team, ACCPI e sponsor) di agire per vie legali contro gli atleti positivi, sono segnali importanti che possono solo fare bene.
Fa male la mentalità di alcuni che sperano sempre di farla franca, purtroppo i furbetti ci sono ovunque non solo nel ciclismo (dipendenti che timbrano e poi escono dal luogo di lavoro e si fanno i fatti loro, gente che falsifica i cv, ecc)e altrove quasi sempre riescono a farla franca; almeno il nostro amatissimo sport che colpisce i furbetti...

Giorgio Mana - Verzuolo (CN)

Non condivido
5 giugno 2013 13:15 achille
Egregio Sciotti, non condivido molto la sua decisione.
Il primo luogo la vicenda Diluca è rilegata fortemente alla sua persona, ed il danno che ha provocato non è solo per la sua azienda, ma anche nei confronti degli altri cosponsor, della RCS, e di tutto il movimento ciclistico, senza parlare del grave danno subito dalla società gestita da Citracca. Il caso Santambrogio sicuramente ha altre sfaccettature seppur gravi. Non vorrei che questo secondo caso sia solo il pretesto, ma già premeditato per uscire di scena. Personalmente ed umanamente invece fossi in lei vorrei cercare con tutte le forze di sostenere e supportare le persone che le hanno regalato gioie emozioni e tanta notorietà. Dimostrando invece che il suo marchio è un marchio forte e pulito e queste mine vaganti sono solo buchi neri da combattere Non abbandonare la barca lasciando che tutto l'equipaggio affondi rendendosi vittime di colpe che non hanno. Mi piacerebbe che prima diprendere decisioni così forti riflettesse su quanto accaduto dall'inizio alla fine.
La ringrazio sperando nella sua buona volontà e fede.

Giusto causa per danni e radiazione, ma ci riprovi.
5 giugno 2013 14:53 enzo61
Condivido il suo suggerimento di far causa per danni e la radiazione degli ‘imbecilli’, però le chiedo di ripensarci a lasciare l’ambiente perché visto che lei non è solo uno sponsor ma è anche un grande appassionato sarebbe come alzare bandiera bianca contro i disonesti.
Continui invece dimostrando con i fatti che si può fare grande ciclismo con trasparenza e onestà adottando criteri severi al suo interno senza subire gli eventi ma facendo capire con i fatti che la fiducia ‘in bianco’ non la si da più a nessuno, nel senso che il Sig. Scinto (bravo come persona e meno bravo come DS) alle prime illazioni che circolavano in gruppo sui due atleti prendeva un medico sociale gli faceva fare un prelievo e lo inviava al centro di Roma (quanto può costare un solo test per la ricerca di EPO, 1.000€? 2.000€?) è vero che avrebbe speso una cifra considerevole per un solo test ma quanti guai in meno avreste passato.
Danni economici enormi, perdita di sponsor, perdita di inviti alle grandi corse, probabile chiusura del gruppo sportivo con atleti (quelli onesti) e personale disoccupati, immagine distrutta, ecc. tutto questo per 4/5.000 euro del prezzo di due soli test.
Questa è la strada da seguire, stanare i disonesti e non subire poi le conseguenze. Se si partecipa al Giro d’Italia alle classiche del Nord, ecc. significa essere nella serie A del grande ciclismo e allora dimostriamolo di essere squadre di serie A.
Forza Sig. Sciotti continui raccogliendo la sfida e faccia da esempio verso gli sponsor che in questo momento sono comprensibilmente sciettici nell’investire nel nostro sport.
Cordiali saluti.
Enzo Carcano

il valentino che conosco io
5 giugno 2013 15:44 paciacca
..il Valentino che conosco io non questo ....dai vale..è solo un momento di scoramento! Capisco che il doppio colpo ti abbia fatto male...anzi di piu' ....ma non devi dargliela vinta......testa alta e barra dritta....

Io vado contro-corrente,
5 giugno 2013 17:07 Fra74
come quasi mio solito, è vero che con tale decisione molti ciclisti, presumibilmente, rimarranno appiedati, ma è pur vero che OCCORRE dare un SEGNALE FORTE, se non ci pensa la FCI, allora è giusto che gli SPONSOR traggano le loro conseguenze da tali fatti...altro rimedio non lo vedo, personalmente, almeno, forse, ma dubito, i ciclisti SE LA SMETTERANNO con certi comportamenti...vedremo...
Francesco Conti-Jesi (AN).

x Fra74
5 giugno 2013 17:47 foxmulder
Concorderei se non avessi il dubbio che sponsor e soprattutto DS facciano le anime belle pur essendo in realtà perfettamente coscienti di quanto fanno i loro corridori...

Foxmulder
5 giugno 2013 18:38 Fra74
..uhm, la tua affermazione è PESANTE,a livello generale,però in passato è accaduto quello che Tu sostieni, vedi FESTINA...e non solo...insomma...è dura...molto dura...
Francesco Conti-Jesi (AN).

5 giugno 2013 19:11 geom54
è riportato dalla storia che tra il 1182 e il 1226 è vissuta una Persona si dice parlasse anche agli animali (ciò non vuole essere sarcasmo);
il sarcasmo invece è constatare che anche qui si riscontrano spesso analogie con la differenza che sono solo botta e risposta tra più che modesti trinariciuti.

Geom54
5 giugno 2013 19:29 Fra74
Se il suo messaggio "DIFFAMATORIO" si riferisce al SOTTOSCRITTO, ebbene si, lo confermo, sono un UOMO-ANIMALE amante di questo Sport...
Scusi, il Suo nome è GEOM ed il cognome 54?!? (il mio è sarcasmo)!!!
P.S: Se, invece, il Suo messaggio non fosse stato riferito a me, Le chiedo, fin d'ora, di non tener conto di quanto da me ora scritto!
Francesco Conti-Jesi (AN).

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