Cavallo sbagliato

FIGURE E FIGURINE | 24/05/2013 | 15:19
di Angelo Costa      .


Non ci sono figure né figurine: in un giorno così, c’è solo la figuraccia. Di Danilo Di Luca e di chi l’ha rimesso in Giro: alla gogna finisce Valentino Sciotti, il signor Fantini. Amico, conterraneo e compagno di pedalate del ciclista abruzzese: è bastato questo per tirare una riga sul passato e imporre Di Luca prima alla squadra poi alla corsa più bella d’Italia. Colpa di Sciotti: lo scrive in un comunicato ufficiale il team manager della squadra, Citracca, lo ribadisce il diesse Scinto, istrione e pirotecnico finché si vuole ma contrario a Di Luca fin dal primo giorno. Più di tutti, lo sottolinea lo stesso Sciotti: ‘E’ giusto che sia io a prendermi tutte le colpe perché ho sbagliato’, afferma davanti a tutte queste dita puntate contro di lui come se fossero un plotone d’esecuzione.

E’ un altro bruttissimo giorno per il ciclismo, è un giorno che Sciotti per primo vorrebbe cancellare dopo aver fatto tutto per scriverlo. E pensare che il mondo della bici gli sorrideva: aveva una buona squadra, da sempre protagonista al Giro, giovani interessanti, un prestigioso veterano come Garzelli, un tecnico che bene o male gli garantiva visibilità. Volendo, aveva anche un fresco e prestigioso amico come Alessandro Benetton, entrato in affari con lui e subito proiettato nel Giro alla partenza di Napoli. Magari, visto il celebre casato del nuovo socio, lo aveva convinto prospettandogli che nel ciclismo ne avrebbe viste di tutti i colori: purtroppo, gli ha mostrato subito il nero.

Scusandosi con tutti, dai ciclisti del Giro ai tifosi tornati sulle strade credendo che la stagione dei tradimenti fosse alle spalle, Sciotti elenca la lunga serie di errori commessi per convincersi che il suo amico Di Luca potesse di nuovo avere cittadinanza nel ciclismo. Commettendone un altro: scrive ‘forse ho sbagliato’, quando questa vicenda è andata al di là di ogni ragionevole dubbio. Sciotti non è il primo patron a dover chinare il capo in segno di pentimento, speriamo sia l’ultimo: il ciclismo non ha più bisogno di ciclisti che lo infangano, ma neppure di sponsor o dirigenti pronti a scusare, giustificare e soprattutto perdonare. Sciotti è l’ennesima dimostrazione di questa indulgenza a buon mercato, oltre che la conferma di un vecchio concetto: non basta essere Fantini per scegliere il cavallo giusto.
 
La frase del giorno. «Ho sbagliato, ho pagato, adesso la gente è pronta a riaccogliermi». (Danilo Di Luca, due giorni fa alla Gazzetta, raccontando la sua resurrezione).
 
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COMMENTI
valentino Sciotti
24 maggio 2013 15:35 mailman
esprimo massima solidarietà a Valentino Sciotti chiedendogli di proseguire a finanziare il ciclismo.
in merito all'errore Di Luca, che riconosco c'è tutto, sono in disaccordo con Lei Sig. Costa in quanto penso Lei non comprenda appieno cosa rappresenta Di Luca nell'ambiente ciclistico del centro italia, e qual'è la sua capacità di coinvolgere sponsor importanti.
Per me l'errore resta solo di Di Luca, nella sua egoistica voglia di primeggiare a quasi 40 anni, senza pensare a godersi l'ennesima partecipazione al Giro.
Ci sono corridori pronti a tutto pur di partecipare solo, Di Luca aveva la velleità di primeggiare.
Massimo Nardò amatori Montenero Bike D'Angelo&Antenucci Farnese Vini

X il sig Farnese (sciotti) BIS!!!
24 maggio 2013 18:25 ottosei
Bè x Di Luca che dire purtroppo il suo gesto nn è giustificabile o degno di essere discusso se nn in maniera negativa e distruttiva. Invece il suo main sponsor con i suoi comunicati osceni e ricchi di FARABUTTISMO, si attacca alla religione ed hai sani proncipi!!! MA SMETTILA,QUALI SONO I SANI PRINCIPI CHE PARLI TANTO DA DA FRATE,quelli di aver trattato a pesce in faccia persone che ti consideravano un dritto??uno di quelli che la parola nn la spara a caso ma se parla lo fa per onorare quella parola?? Smettila e mettiti un po in secondo piano xche cosi sei solo ridicoli, E RICORDATI CHE LA VITA È UNA RUOTA CHE GIRA CARO FILOSOFO.( si a parole peró!!)

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