Non ci sono figure né figurine: in un giorno così, c’è solo la figuraccia. Di Danilo Di Luca e di chi l’ha rimesso in Giro: alla gogna finisce Valentino Sciotti, il signor Fantini. Amico, conterraneo e compagno di pedalate del ciclista abruzzese: è bastato questo per tirare una riga sul passato e imporre Di Luca prima alla squadra poi alla corsa più bella d’Italia. Colpa di Sciotti: lo scrive in un comunicato ufficiale il team manager della squadra, Citracca, lo ribadisce il diesse Scinto, istrione e pirotecnico finché si vuole ma contrario a Di Luca fin dal primo giorno. Più di tutti, lo sottolinea lo stesso Sciotti: ‘E’ giusto che sia io a prendermi tutte le colpe perché ho sbagliato’, afferma davanti a tutte queste dita puntate contro di lui come se fossero un plotone d’esecuzione.
E’ un altro bruttissimo giorno per il ciclismo, è un giorno che Sciotti per primo vorrebbe cancellare dopo aver fatto tutto per scriverlo. E pensare che il mondo della bici gli sorrideva: aveva una buona squadra, da sempre protagonista al Giro, giovani interessanti, un prestigioso veterano come Garzelli, un tecnico che bene o male gli garantiva visibilità. Volendo, aveva anche un fresco e prestigioso amico come Alessandro Benetton, entrato in affari con lui e subito proiettato nel Giro alla partenza di Napoli. Magari, visto il celebre casato del nuovo socio, lo aveva convinto prospettandogli che nel ciclismo ne avrebbe viste di tutti i colori: purtroppo, gli ha mostrato subito il nero.
Scusandosi con tutti, dai ciclisti del Giro ai tifosi tornati sulle strade credendo che la stagione dei tradimenti fosse alle spalle, Sciotti elenca la lunga serie di errori commessi per convincersi che il suo amico Di Luca potesse di nuovo avere cittadinanza nel ciclismo. Commettendone un altro: scrive ‘forse ho sbagliato’, quando questa vicenda è andata al di là di ogni ragionevole dubbio. Sciotti non è il primo patron a dover chinare il capo in segno di pentimento, speriamo sia l’ultimo: il ciclismo non ha più bisogno di ciclisti che lo infangano, ma neppure di sponsor o dirigenti pronti a scusare, giustificare e soprattutto perdonare. Sciotti è l’ennesima dimostrazione di questa indulgenza a buon mercato, oltre che la conferma di un vecchio concetto: non basta essere Fantini per scegliere il cavallo giusto.
La frase del giorno. «Ho sbagliato, ho pagato, adesso la gente è pronta a riaccogliermi». (Danilo Di Luca, due giorni fa alla Gazzetta, raccontando la sua resurrezione).
esprimo massima solidarietà a Valentino Sciotti chiedendogli di proseguire a finanziare il ciclismo.
in merito all'errore Di Luca, che riconosco c'è tutto, sono in disaccordo con Lei Sig. Costa in quanto penso Lei non comprenda appieno cosa rappresenta Di Luca nell'ambiente ciclistico del centro italia, e qual'è la sua capacità di coinvolgere sponsor importanti.
Per me l'errore resta solo di Di Luca, nella sua egoistica voglia di primeggiare a quasi 40 anni, senza pensare a godersi l'ennesima partecipazione al Giro.
Ci sono corridori pronti a tutto pur di partecipare solo, Di Luca aveva la velleità di primeggiare.
Massimo Nardò amatori Montenero Bike D'Angelo&Antenucci Farnese Vini
X il sig Farnese (sciotti) BIS!!!
24 maggio 2013 18:25ottosei
Bè x Di Luca che dire purtroppo il suo gesto nn è giustificabile o degno di essere discusso se nn in maniera negativa e distruttiva. Invece il suo main sponsor con i suoi comunicati osceni e ricchi di FARABUTTISMO, si attacca alla religione ed hai sani proncipi!!! MA SMETTILA,QUALI SONO I SANI PRINCIPI CHE PARLI TANTO DA DA FRATE,quelli di aver trattato a pesce in faccia persone che ti consideravano un dritto??uno di quelli che la parola nn la spara a caso ma se parla lo fa per onorare quella parola?? Smettila e mettiti un po in secondo piano xche cosi sei solo ridicoli, E RICORDATI CHE LA VITA È UNA RUOTA CHE GIRA CARO FILOSOFO.( si a parole peró!!)
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
E' stato un finale al cardiopalmo per la sesta tappa del Tour de Suisse, una vera e propria sfida tra gruppo e fuga iniziata addirittura sin dai primi chilometri. Niente da fare però per i fuggitivi di giornata, nella corsa...
Nicholas Prodhomme mette a segno il colpo del ko nella terza tappa della Route d'Occitanie, la "tappa regina" che ha portato il gruppo da Pujaudran a Luz Ardiden dopo 173, 8 km con il Tourmalet e la salita finale nel...
Dopo due anni di digiuno, l'Italia torna a far festa al Giro Next Gen. È Filippo Agostinacchio (Biesse-Carrera-Premac) a spezzare la maledizione, dopo un frazione tutta all'attacco che lo ha visto arrivare in solitaria grazie a un assolo di circa...
A seguito di un'indagine preliminare sulle dichiarazioni rese al termine della ventesima tappa del Giro d'Italia (quella del Colle delle Finestre, dispitata il 31 maggio scoso) dal belga Dries De Bondt, corridore dell'UCI WorldTeam Decathlon-AG2R La Mondiale, l'Union Cycliste Internationale...
Il tema della sicurezza è sempre in primo piano e ieri in Belgio, sul traguardo della seconda tappa, c’è stato un debutto importante. Per la prima volta, infatti, è stata adottata la "Safe Cycling Finish Barrier": si tratta in pratica...
Questa è la settimana dedicata a Eddy Merckx e al suo ottantesimo compleanno e il Cannibale, tra un festeggiamento e un’intervista, ha voluto lanciare una sfida a Remco Evenepoel e Tadej Pogacar: al fiammingo piacerebbe che i due campioni si...
Darfo Boario Terme è pronta nuovamente ad accogliere una manifestazione tricolore anche nel 2025, come svelato ieri nella presentazione al “Belvedere Silvio Berlusconi” al piano 39 di Palazzo Lombardia. Questa volta la città termale della Valle Camonica ospiterà, sabato 28...
Dal 1988 la maglia iridata di campione del Mondo, dal 1993 al 2017 la maglia rosa del Giro, dal 2017 la maglia roja della Vuelta, dal 2022 la maglia gialla del Tour, dal 2018 la Trek (prima Segafredo poi Lidl)...
Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei...
Dopo la rivoluzione di ieri, con Luke Tuckwell che ha conquistato la maglia rosa, il Giro Next Gen propone oggi la sesta tappa: la Ovada - Acqui Terme di 155 km propone un finale tutto da interpretare. per seguire...