Citracca: Di Luca licenziato in tronco

VINI FANTINI | 24/05/2013 | 11:59
A seguito della notizia di positività di Danilo Di Luca ad un controllo antidoping fuori competizione eseguito in data 29 Aprile, il team Vini Fantini Selle Italia tramite il proprio team Manager Angelo Citracca specifica quanto segue: "Danilo Di Luca è un atleta che non faceva parte del nostro gruppo, non voluto dal team e che è stato inserito in organico per volontà del nostro Main Sponsor Valentino Sciotti, che per amicizia e vicinanza territoriale al corridore, ha insistito e creato le condizioni per l'inserimento dello stesso in organico. Danilo Di Luca, più volte coinvolto in vicende legate al Doping e già squalificato per violazioni simili, ha ricambiato la fiducia di un amico e grande imprenditore con l'ennesimo sbaglio, sbaglio le cui conseguenze colpiscono, incolpevolmente, la Vini Fantini Selle Italia. L'atleta, già rientrato a seguito di una squalifica con altri team, non rientrava nella filosofia e nei programmi della nostra squadra, impegnata da anni nella scoperta e formazione di giovani atleti. A seguito della notizia, appresa con dispiacere in mattinata, il team ha provveduto al licenziamento in tronco dell'atleta, intimando allo stesso di allontanarsi con mezzi propri. A questo punto, la Vini Fantini Selle Italia procederà anche in sede civile per la richiesta di risarcimento danni verso l'atleta, in ossequio al regolamento interno sottoscritto da tutti i componenti del team". Appresa la notizia, il direttore sportivo Luca Scinto, amareggiato, sottolinea: "Sono distrutto, io non ho mai voluto Di Luca in squadra e non ne ho mai fatto mistero con nessuno, ricevendo anche diverse critiche. Costruiamo il nostro gruppo sui sacri valori del ciclismo e abbiamo fatto l'errore di assecondare la richiesta, più volte espressa, del nostro main sp onsor, che da imprenditore di successo appassionato di questo sport ci ha chiesto di provare a dare fiducia ad un atleta a lui caro per amicizia. Purtroppo questa fiducia è stata ripagata con un errore incredibile, di cui non riesco ancora a capacitarmi". Fa eco alla delusione di Scinto, l'amarezza profonda del Main Sponsor, Valentino Sciotti, che dichiara: "Cosa dire, io ho voluto e creduto nell'uomo e nell'atleta ed è giusto che sia io a prendermi tutte le colpe perchè ho sbagliato. Forse ho sbagliato a credere che dopo un errore ci si possa redimere ed imparare a non ripetere gli errori, forse ho sbagliato a voler aiutare una persona che ho visto in difficoltà, forse ho sbagliato a seguire i valori di quell'educazione religiosa che la mia famiglia mi ha dato, forse ho sbagliato nel credere che che quando parli con una persona guardandolo negli occhi, puoi leggere anche il suo cuore. Sta di fatto che ho sbagli ato e di questo debbo farne ammenda e chiedere scusa ai tifosi, al Team, agli altri sponsor, ai miei soci, a tutti gli altri ciclisti che stanno correndo il Giro in modo corretto e leale ed a tutti quei giovani atleti che verranno scossi da una simile notizia".

comunicato stampa Vini Fantini
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COMMENTI
Incredibile, incoscienza
24 maggio 2013 12:14 venetacyclismo
Non è possibile, incredibile.......

errori di valutazione
24 maggio 2013 12:21 mailman
Caro Citracca solo per ricordarLe oltre Di Luca, l'errore dell'ammissione di Patrick Sinkewitz , e l'esclusione di Donato Cannone solo per effetto notizia rivelatasi infondata tanto che non esistono pene penali e sportive.
Quasi che il ciclismo per Lei è solo un fatto di Sponsor e non di valutazione di Corridori?

vini fantini
24 maggio 2013 12:32 MARcNETT
questo per chi ha criticato Scinto e dirigenza per non aver voluto in squadra il dopato di Spoltore

per scinto
24 maggio 2013 12:45 Gio81
CARO LUCA SCINTO MI FAI CAPIRE COME CA........ HAI FATTO CON SANTAMBROGIO GRAZIE! .SEI IL NUMIO PREFERITO!!!!!!

RISARCIMENTI ?
24 maggio 2013 12:48 FORCING
I RISARCIMENTI LI DEVONO CHIEDERE IL MONDO DEL CICLISMO INTERO NON IL SUO TEAM!!!!!!!!!!!!!!!!

Cioè...
24 maggio 2013 16:58 panyagua
..una squadra ingaggia un ex dopato sapendo del rischio che corre, e poi quando succede il fattaccio se ne vuole lavare le mani chiedendo i danni?
Spero sia la classica frase per far contenti i giornalisti perchè non regge molto nel mondo reale.

In questo caso sono d'accordo con il MPCC che fa almeno sospendere la squadra per tot giorni (anche se serve a poco).

caro panyagua
24 maggio 2013 17:53 SOLDATO
ma cosa c'entra la squadra? che colpa ne hanno gatto, rabottini, proni ecc ecc...se Di Luca si è risfondato di EPO? Perchè sospendere la squadra se il colpevole è uno solo?

@soldato
24 maggio 2013 19:09 limatore
te lo dico io il perché. Per il semplice motivo, che quando i tecnici saranno "forzati" da sponsor a prendere persone "non gradite", farannop presente anche questo aspetto. Guarda che se ci trovano uno positivo, dopo dobbiamo stare fermi tot mesi, e saltare il Giro per 2 anni... ecc ecc.

ipocrisia
24 maggio 2013 23:03 AERRE56
la solita imperante ipocrisia. di comunicati come questi ne abbiamo letti mille. a casa atleti, team manager, direttori sportivi.

ipocrisia
24 maggio 2013 23:03 AERRE56
la solita imperante ipocrisia. di comunicati come questi ne abbiamo letti mille. a casa atleti, team manager, direttori sportivi.

danni
24 maggio 2013 23:07 AERRE56
sig, citracca, i danni li deve chiedere a lei il movimento. a me non impone nulla nessuno. magari il portafoglio piange, ma la coscienza è sempre tranquilla.

bla, bla, riblabla
25 maggio 2013 12:25 geom54
si veda una volta per sempre:
1°_ il ciclismo prosegue e continuerà comunque con le sue non poche difficoltà generali, ovviamente ed esclusivamente di carattere economico;
2°_ l'errore, come questo in specie, è sempre esclusivo bagaglio di una decisione malpensata e messa in atto del singolo soggetto atleta, conosciuto o meno e chiunque sia, oggi più che mai il soggetto atleta è e deve essere a perfetta conoscenza dei regolamenti e delle conseguenze che governano questa professione di lavoro;
3°_ siano, restino e bastino pertanto i regolamenti vigenti ed altri che possono divenire, ma nel rispetto del più ampio inquadramento giuridico civile esistente, così come peraltro se ne incontrano nell’intraprendere qualsiasi altra attività lavorativa, a SALVAGUARDARE l'attività stessa e quant’altri colleghi e datori di lavoro dell’atleta caduto in errore;
4°_ quindi per tutti i dediti quaquaraqua ed ignorantoni di registro vari: se non sono essi stessi imprenditori che cacciano direttamente quattrini, anche in buona fede, se non sono essi stessi dediti alla ricerca dei predetti quattrini per formare squadre giovanili e/o professionistiche si tappino definitivamente quel buco che si ritrovano sotto la canappia e seguite il gioco del calcio, con un AMEN per tutti gli stessi.

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