Tutte le salite del mondo. Io pedalo pulito

STORIA | 15/05/2013 | 09:36
Non so se vi è mai capitato durante gli allenamenti in bici, Verdearrivati alla fine di una salita tanto sospirata e tanto frequentata di trovare a terra carte di tutti i tipi, contenitori vuoti di prodotti energetici, resti di barrette, alluminio, plastica... Ma che diamine! Possibile che i ciclisti, che pure vanno con la faccia sempre incontro al vento, che sentono pedalando tutti gli odori della natura preclusi agli automobilisti chiusi nelle loro belle macchinine, possibile che gli amanti delle due ruote presi dalla foga prestazionale, lascino tutto a terra così e inquinino posti spesso bellissimi, in cima a un monte, nel bel mezzo di un bosco, lungo sentieri incantevoli? Un comportamento deprecabile e da condannare.
Ciclisti-appassionati di tutta Italia, dai campioni a quelli della domenica, vi prego date il buon esempio… Rispettate l’ambiente. Il comportamento di ognuno di noi ha conseguenze sulla vita di tutti, non dimenticatelo. E’ vero che siamo italiani, abituati alle dominazioni straniere e a cercare di fregare il prossimo più che a comprenderlo, a pensare al proprio tornaconto in ogni cosa, ma che cavoli cerchiamo di uscire da questi ritonelli sempre uguali: c’è anche un’Italia diversa, a partire dalle piccole cose: allargate il cuore, aprite gli occhi. Un minimo di attenzione potrebbe evitare di danneggiare l’immagine di tutta la categoria degli amanti del pedale. Quelli che vanno avanti con l’energia dei muscoli, senza benzina, senza rumore, senza (quasi) inquinare. Lasciamo che questa immagine pacifica e verde dei ciclisti resti vera.

Mi è capitato di vedere dei cartelli stradale che invitavano i ciclisti al rispetto dell’ambiente solo sulle Dolomiti, durante il Dolomitibike day. Altrove, in tutta Italia, l’educazione al rispetto della natura è tutta ancora da creare in masse di adulti-bambini abituati a fregarsene di ciò che va oltre il propro naso…

Una bella sorpresa in questo senso è venuta dal modulo del’iscrizione alla Marmotte: la granfondo sulle Alpi francesi, con Galibier, Telegraph e Alpe d’Huez in un solo giorno  – ebbene sì sono ufficialmente iscritto: gli organizzatori francesi oltre al modulo di iscrizione con le mie generalità mi hanno inviato un secondo foglio da restituire firmato, una sorta di decalogo del ciclista sostenibile ed ecologico. Ve lo ripropongo qui sotto tradotto, mi sembra ne valga la pena. Sarebbe da utilizzare anche nelle Gran fondo di casa nostra. Molto istruttivo davvero.
 

Impegno per un ciclismo ecosostenibile

(Per il rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza stradale)

 

Je roule propre (IO PEDALO PULITO)

 

Come ciclista iscritto a una ciclosportiva inserita nel calendario del Grand Tropheé sono a conoscenza dell’operazione “Io pedalo pulito”, e mi impegno:

1)    A essere vigilante e prudente, anche in gruppo, a rispettare il codice della strada e a indossare un casco rigido in tutte le circostanze.

 2)    A utilizzare la parte destra della carreggiata, al fine di assicurare la mia sicurezza, ma anche la sicurezza dei miei compagni di strada e degli altri utilizzatori della strada pubblica (pedoni, automobilisti,…).

3)    A rispettare la natura che mi circonda e a fare attenzione a non danneggiarla. Io non getto nessuno rifiuto o scarto nella strade pubblica o nella natura.

 4)    A raccogliere tutti i miei rifiuti (imballaggi alimentari, recipienti, camere d’aria usate) utilizzando la tasca posteriore della mia maglia, un waste-bag o portandoli direttamente nei cestini o nelle zone di raccolta di rifiuti, messi a disposizione.

5)    A comportarmi con correttezza, dignità, igiene e discrezione durante le soste per i bisogni fisiologici, anche in piena natura.

6)    A praticare in maniera sana la mia passione sportiva. Io non utilizzo delle sostanze o prodotti dopanti. “Uno spirito sano in un corpo sano”.

 7)    Ad adottare una pratica ciclosportiva responsabile e a rispettare lo spirito sportivo di “fair-play” della disciplina.

 8)    A rispettare le regole e ad accettare le sanzioni decise per tutte le mancanze o infrazioni al regolamento: penalità nei tempi, esclusione dalle prove del Trophée.

 9) A diffondere e sostenere l'impegno di “io pedalo pulito” dell’organizzatore, dei suoi partner, dei miei compagni di strada e a sensibilizzare il mio gruppo al rispetto d’una pratica del ciclismo sicura, sana e sostenibile.

di Riccardo Baarlam

http://tuttelesalitedelmondo.ilsole24ore.com/2013/05/io-pedalo-pulito.html

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