Basso, morale a terra: un'occasione che se ne va

PROFESSIONISTI | 02/05/2013 | 12:19
Ivan Basso ha il morale a terra, dopo la rinuncia forzata al Giro d'Italia: «È stato un bruttissimo risveglio - ha detto stamane al collega de La Gazzetta dello Sport Luca Gialanella -: ho tentato fino all'ultimo, ho sperato fino all'ultimo ma la protuberanza è grande come un limone. Andrò all'ospedale San Raffaele di Milano, e vedremo se incidere o no, ma in realtà so che questo problema purtroppo si risolve soltanto con un intervento chirurgico. Il primo segnale era venuto fuori sabato al Giro Romandia con un semplice rossore, domenica mattina avevo la febbre, poi è salita altissima. Martedì ho provato  a fare 50 chilometri, ma non riesco a stare in bici o a stare seduto. Abbiamo seguito subito una terapia antibiotica ma non c'è stato nulla da fare. Peccato, avrei fatto sicuramente un Giro da protagonista. Non mollerò, ma è dura, anche perché è un Giro che se ne va».
Il sentimento del capitano della Cannondale Pro Cycling Ivan Basso mentre dà l’addio al Giro d’Italia è un misto di rammarico e impotenza. Davanti all’improvviso problema che l’ha costretto a rinunciare al suo obiettivo stagionale, il varesino non ha potuto fare altro che rassegnarsi. «Sono nella condizione di non poter far altro che prendere atto del problema e archiviare le aspettative che coltivavo per questo Giro” ha spiegato Basso. “E’ una sensazione difficile da digerire perché è da quattro mesi che preparo questa corsa. Ho fatto tante rinunce, in primis verso la mia famiglia, e in un solo giorno tutti gli sforzi sono stati cancellati. Torno a casa con un grande dolore perché lascio la corsa del mio cuore. Mi spiace per tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto, dalla famiglia alla squadra, senza dimenticare i tifosi».
«La mia assenza non cambierà gli equilibri del Giro. Nibali e Wiggins sono i maggiori favoriti per la corsa, ma ero convinto di poter fare una prestazione importante. Le motivazioni per competere al massimo delle mie possibilità erano fortissime. Ora devo solo pensare a riposare e recuperare. Gli esami diranno quale sarà il percorso per tornare alle corse. C’è ancora una parte importante di stagione da correre e il mio obiettivo è essere protagonista. Ho superato tante difficoltà in carriera e non sono tipo da abbattermi. Certo, a 35 anni le occasioni per un corridore sono sempre meno, ma non  ho certo intenzione di mollare qui».
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COMMENTI
2 maggio 2013 13:17 lodz
Tour Tour Tour..e Giro ci riprovi il prossimo anno !!!

e' il terzo anno di sfortune!
2 maggio 2013 22:04 armeniaquindio
Forza Ivan, sei uno tosto! non mollare e pensa al tour. Uno come te non è vecchio a 35 anni. Puoi fare ancora molto. Mi spiace veramente, perché non sono tanto sicuro che i favoriti di turno ti avrebbero lasciato sui pedali. Ti auguro di riprenderti presto. Angelo

forza ivan
2 maggio 2013 22:37 armeniaquindio
Forza Ivan, la tua classe e la tua caparbietà ti faranno tornare più forte di prima. Pensa al tour!

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