Caso Zurlo-Coledan, la Zalf grida: Federico innocente

DILETTANTI | 30/04/2013 | 18:53
Non si spengono i riflettori sulla vicenda che ha visto protagonisti, sabato scorso, l'atleta della Trevigiani Dynamon Bottoli, Massimo Coledan e, suo malgrado, Federico Zurlo.

Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi  dal team manager della Trevigiani Mirko Rossato, infatti, hanno messo altra benzina sul fuoco e obbligano la dirigenza della Zalf Euromobil Desirèe Fior a puntualizzare alcuni dettagli che appaiono distorti nella ricostruzione data dalla società di Porta S. Tomaso (sotto è riportato integralmente il comunicato emesso dalla Trevigiani, ndr).

A quanto risulta il sig. Rossato non era presente alla manifestazione in questione e pertanto il suo intervento appare, oltre che fuori luogo, basato su una visione edulcorata della realtà. Di diverso avviso, infatti, sono gli atleti della Zalf Euromobil Desirèe Fior che si trovavano in gara a Camponogara e che hanno raccontato come sia stato il treno della Trevigiani, ed in particolare Massimo Coledan, a deviare la propria traiettoria nel tentativo di ostacolare la rimonta dei portacolori della Zalf Euromobil Desirèe Fior. Va sottolineato anche come la caduta di Coledan sia avvenuta solo a causa del tentativo, peraltro maldestro, dello stesso atleta della Trevigiani di colpire con un'altra spallata Federico Zurlo il quale, sottraendosi al duello, ha visto scivolare a terra l'avversario.

Un dettaglio molto importante, riscontrato nella ricostruzione data da tutti gli atleti della Zalf e anche da corridori di altre squadre che in quel momento si trovavano alle spalle di Coledan e Zurlo, è che Federico Zurlo non ha mai tolto le mani dal manubrio e ha sempre proseguito lungo la propria traiettoria: è evidente che tutto questo è inconciliabile con quando affermato da Coledan, che sostiene di essere stato "disarcionato" da Zurlo.

Alla luce di queste precisazioni appaiono decisamente fuori luogo le dichiarazioni del sig. Mirko Rossato e, ancor più grave, il comportamento vendicativo e premeditato di Massimo Coledan che ha aspettato dopo il traguardo Federico Zurlo aggredendolo con una violenza tale da costringere il corridore della Zalf a ricorrere alle cure dei sanitari presenti sul posto e a restare lontano dalle corse per almeno 10 giorni.

"A Camponogara Zurlo è stato vittima per due volte" hanno fatto notare Luciano Rui e Gianni Faresin, che da subito, a Camponogara, si sono spesi per riportare la calma"Ha subito l'aggressione di Coledan nel dopo corsa ed è stato punito dai commissari per una scorrettezza che non è mai stata accertata e che, stando alle ricostruzioni dei fatti raccolte, non ha mai commesso".

Consapevole della gravità dei fatti di Camponogara, al fine di tutelare la salute, l'immagine e l'integrità dei propri atleti e decisa a non proseguire oltre in quella che appare come una escalation di frustrazione e di odio da parte di alcuni elementi della Trevigiani Dynamon Bottoli, la dirigenza della Zalf Euromobil Desirèe Fior chiede pubblicamente che i sigg. Massimo Coledan e Mirko Rossato riconoscano immediatamente la gravità di quanto commesso e di quanto dichiarato e si impegnino affinchè eventi di questo tipo non si ripetano mai più in futuro.

comunicato stampa zalf

Ecco il comunicatodella Trevigiani:

Il 16°Memorial Valentini di Camponogara sarà ricordato soprattutto per le intemperanze fra Federico Zurlo e Massimo Coledan. Quando mancavano circa due chilometri all'arrivo, con il gruppo sul filo dei 60 all'ora, l'atleta della Zalf Fior ha disarcionato Coledan, che è finito a terra riportando varie abrasioni e contusioni, una botta al fianco e una allo sterno. Al pronto soccorso gli è stata formulata una prognosi di 20 giorni.
La giuria ha rilevato la scorrettezza di Zurlo, che aveva tagliato il traguardo al primo posto, e l'ha retrocesso all'ultimo.
Una volta raggiunto il traguardo, Coledan ha scagliato la bicicletta addosso a Zurlo. Azioni e reazioni riprovevoli che il team manager della Trevigiani Dynamon Bottoli, Mirko Rossato, condanna senza esitazioni: "Posso capire la rabbia di Coledan, ma il suo gesto non è in alcun modo scusabile - ha dichiarato Rossato -. Aspettiamo la sanzione che verrà decisa dal giudice unico e noi stessi prenderemo provvedimenti nei confronti del nostro corridore. Detto questo, considero altrettanto inaccettabile che un concorrente sposti deliberatamente il manubrio di un altro per farlo cadere. Quel gesto, che il collegio di giuria ha prontamente punito, avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, e resto allibito dall'atteggiamento dei direttori sportivi della Zalf che hanno giustificato e difeso il comportamento del loro atleta anziché stigmatizzarlo. Allo stesso modo, dopo aver letto alcuni commenti, non accetto lezioni di stile da una società che ultimamente, in fatto di stile, mi sembra stia lasciando molto a desiderare".
Quanto a Massimo Coledan, riavvolgerebbe volentieri il nastro di quegli ultimi due chilometri: "Sono davvero dispiaciuto per quello che è accaduto e mi scuso per la reazione che ho avuto nel dopo gara - afferma il corridore della Trevigiani Dynamon Bottoli -. Non avevo dato fastidio a nessuno e improvvisamente mi sono visto girare il manubrio mentre si viaggiava ad alta velocità. In quell'istante ho visto la morte in faccia. Poi purtroppo ho perso il controllo ed è successo quello che è successo".
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COMMENTI
FORSE MI SBAGLIO
30 aprile 2013 19:29 ewiwa
Ma Coledan non aveva avuto dei problemi con un corridore in una gara in sud america?

Ognuno si passa la patata bollente
30 aprile 2013 19:54 Per89
Quello che sta succedendo è una brutta pagina per il ciclismo... Detto questo anche i tecnici dovrebbero in qualche modo calmare le acque e non gettare benzina sul fuoco, io non ero a Camponogara e non so chi abbia ragione e chi torto, so che Zurlo un santo non lo è e probabilmente nemmeno Coledan che probabilmente ha voluto imitare il fratello in brasile. Rossato non mi sembra abbia detto qualcosa di particolare, ha solo espresso la sua opinione, tra l'altro come Rossato la pensa anche la giuria perchè se Zurlo non avrebbe commesso la scorrettezza non sarebbe stato retrocesso all'ultimo posto e la giuria non avrebbe preso nessun provvedimento nei suoi confronti visto che dopo l'arrivo è stato Coledan ha scagliar la bici adosso allo Zalf.... Io condivido quanto detto da Rossato che non ha giustificato l'azione di Coledan, mentre i tecnici Zalf a mio dispiacere continuano a giustificare Zurlo forse perchè porta a casa le vittorie tanto ambite.... Forse per entrambi due mesetti lontano dalle corse gli farebbe bene.... almeno la prossima volta ci ripensano...

Non è la prima volta per il Coledan...
30 aprile 2013 19:58 menabrea
... Che
negli ultimi metri si comporta slealmente così. Due anni fa a Pregnana Milanese con Nosotti della defunta Casati Named.
Poi a Bolghera l'anno scorso ai danni di Paoli.
Sempre 2 anni fa alla Vicenza Bionde Il treno trevigiani ha 200 metri dall'arrivo causano una maxi caduta che a detta di alcuni corridori causata tirando i freni per "fare il buco".


Dico che
30 aprile 2013 21:29 mariobresciani
Leggendo questo comunicato , si interpreta che adesso vogliono addossare tutte le colpe a Coledan ma ricordatevi che la giuria sentite le varie testimonianze dei corridori in gara di altre squadre ha squalificato Zurlo poi quello che è successo in seguito è un atto grave e per questo la società ha già preso provvedimenti verso il proprio atleta. Non capisco i motivi di questo insistere a voler negare la verità dei fatti accaduti ed è per questo che Rossato è intervenuto sull’accaduto perché essendo responsabile della squadra ha prontamente censurato il proprio atleta responsabile del gesto che ha provocato la ferita a Zurlo quello che nella controparte non è accaduto perché hanno solo cercato di difendere il proprio corridore anche perché tutte le loro testimonianze provengono SLO ed esclusivamente da atleti Zalf. Nel pomeriggio di oggi Rossato ha chiamato Rui per smorzare le polemiche e dallo stesso ha ricevuto conferma……. A seguito esce questo comunicato che lascio a voi giudicare.

sarebbe bene stemperare
30 aprile 2013 23:23 soloio
Rossato nel suo comunicato condanna e dico condanna l'atteggiamento del suo atleta a fine gara ma vedo con molto stupore il modo in cui lo staff ZALF difende il suo atleta facendolo sembrare un santarellino che ha subito una grave ingiustizia . Bhe se la giuria lo RETROCEDE ALL'ULTIMO POSTO DOPO AVER ASCOLTATO I VARI ATLETI DELL'ACCADUTO LO STAFF ZALF DOVREBBE QUANTO MENO RIPRENDERE IL PROPRIO ATLETA in maniera energica e non difenderlo perche Zurlo anche nelle categorie minori non e' di certo stato un santarellino.... Leggo di un colloquio dei due ds delle due formazioni e spero ci sia stata chiarezza definitiva onde evitare altri sgradevoli episodi .... Conanniamo la rezione di coledan ma se ha fatto quel gesto di certo ha subito qualcosa di grave che poteva avere piu' gravi conseguenze ... Bhe speriamo finisca tutto qui .. Bella la rivalita' ma che rimanga tutto nella norma ...

davvero molto triste ...
30 aprile 2013 23:36 patrik
leggere le dichiarazioni dello staff Zalf che difende a spada tratta il suo atleta reo di aver commesso come da squalifica una scorrettezza molto grave. Il DS Rossato come leggo non ha assolutamente gradito il comportamento del proprio atleta e lo condanna a priori , ma leggere che Zurlo 'e innocente bhe questo fa male al ciclismo , come qualcuno scrive lo difendono perche Zurlo porta Vittorie ... davvero molto triste , non dimentichiamo che Zurlo non e' nuovo ad episodi di questo genere.
si concordo per una pesante squalifica , Zurlo per aver provocato la caduta e messo in serio pericolo l'incolumita' del gruppo , Coledan per il gesto che se pur di piena rabbia non e' giustificabile , e che ora come dice qualcuno tutto finisca qui

come hanno fatto a squalificarlo?
1 maggio 2013 00:47 ssss
A questo punto mi chiedo come hanno fatto i giudici a squalificare Zurlo se non avevano alcuna prova?

In ogni caso ricordiamoci che il gesto di Coledan, nel dopo gara è molto ma molto grave. Le cose che si fanno in corsa devono rimanere in corsa, chi scaglia una bicicletta contro un'altra persona compie il reato di aggressione. Quello di Coledan è un gesto da scaricatore di porto

Complimenti a Rossato che si auto-contraddice: come faceva il povero coledan, tutto distrutto dalla caduta, ad essere dopo l'arrivo per prendere a botte Zurlo? Se uno si è fatto male davvero va a curarsi non a picchiare la gente. Brutta malattia l'invidia!!

assurdo
1 maggio 2013 01:10 rusola
x mariobresciani: probabilmente rossato non doveva commentare e basta. che senso ha il suo commento (peraltro offensivo), visto che non era li presente?
se si vogliono smorzare i toni basta non attaccare. non ha senso sparare a zero e poi telefonare...

io dico che coledan l'ha fatta grossa e si cercano scusanti incolpando chi colpa non ha.

per ewiwa
1 maggio 2013 11:26 true
Credo che il problema di cui sopra sia stato dell'altro Coleda, Marco (fratello di Massimo).

Pena profonda
1 maggio 2013 12:05 TorrazzaForever
Da una parte un DS, che dovrebbe educare i giovani e quando si esprime parla da ultrà, e dall'altra gente che non la smette di polemizzare.Caro Rossato, la schiettezza è un pregio, ma l'impulsività è un 'altra cosa, soprattutto superati i 40 anni. Le scorrettezze sono sempre avvenute e vi è sempre stato il buon senso, sbollita l'arrabbiatura, di stringersi la mano, mentre qui si va avanti a comunicati-stampa. Servirebbe un Napolitano anche nel ciclismo con un ABBASSIAMO I TONI, ma noi abbondiamo solo di omini, ominicchi, quaraqua e autisti di ammiraglie...

educazione
1 maggio 2013 12:49 cocco88
qst è lo specchio dell italia da una parte si punisce il proprio atleta (coledan), dall altra si difende il proprio pupillo non impartendogli una lezione di educazione sportiva e di vita (zurlo) una cosa molto frequente negli anni 2000...per qnt riguarda la vicenda penso che la verita stia nel mezzo e nn ci siano ne ergastolani e ne santi tra i due...

CHE TRISTEZZA !!!
1 maggio 2013 21:20 patrik
i signori ZALF difendono un corridore che solo per fortuna non ha provocato una tragedia anzi lo ritengono innocente ... MA PER FAVORE NON RENDETEVI RIDICOLI E PUNITE IL VOSTRO ATLETA.... invece di inveire contro chi di certo ha grosse colpe per il comportamento avuto ma severamente ripreso dal suo staff ... IL SIG ZURLO DEVE IMPARARE L'EDUCAZIONE CICLISTICA VISTO CHE NON E' NUOVO A CERTI EPISODI !!!

ciclismo italiano...
1 maggio 2013 23:47 lupin3
buffoni ignoranti...che vadano a prendere mazzate (ciclistiche) all'estero invece di pestarsi tra di loro a camponogara!

CHE SCHIFO...............
3 maggio 2013 21:59 gass53
SI CHE SCHIFO!!! è DIVENTATO QUESTO CICLISMO MODERNO, SE QUESTI FATTI SONO VERI(E MI PAR DI LEGGERE CHE LO SIANO,NONOSTANTE LO SCARICA BARILE) C'è DA METTERSI LE MANI NEI CAPELLI E ANCOR PIù GRAVE CHE SIMILI " MAIALATE " VENGANO INSEGNATE FIN DALLE CATEGORIE GIOVANILI..................

PROPRIO MAIALATE.....
9 maggio 2013 13:46 passion
.... sono d'accordo con gass53, si comincia già da allievi (se non prima) ad insegnare certe cose, a togliere le mani dal manubrio, ad afferrare maglietta o altro...... e chi più ne sa più ne metta. Molti dicono "fa parte del gioco", io dico che è sempre più importante la pelle che la pelliccia, senza trascurare l'aspetto puramente etico che se calpestato, innesca spirali pericolose, contagiose e non belle da mostrare al pubblico.

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