
L’attesa per il Giro delle Fiandre è vissuta
dalla Cannondale Pro Cycling e dal suo capitano Peter Sagan con fiducia e relax.
Pronti, ovviamente, per la grande battaglia dei muri.
“Ho affrontato la vigilia con la maggior tranquillità
possibile” ha spiegato Sagan. “Dopo Harelbeke, Gent-Wevelgem e De Panne avevo
bisogno di un po’ di riposo. Ieri sono stato sul percorso con Koren, Bodnar e il
DS Zanatta per rinfrescarmi la memoria sul percorso, su i suoi punti chiave e su
quanto sarà faticoso. Mi aspetto una prova dura anche per i concorrenti che
saranno al via. Non azzardo previsioni, credo sia inutile. Bisognerà aspettare
la corsa e vedere come si sviluppa. Sarà una battaglia, dura e difficile. Una
sorta di inferno del nord”.
“In confronto a corridori come Cancellara e Boonen ho
meno esperienza. Questo è per loro un vantaggio. In questi anni però ho imparato
sempre qualcosa di nuovo. I favoriti sono i soliti noti, ma non bisogna
dimenticare neanche gli outsider. E’ una corsa troppo imprevedibile e bisogna
stare attenti in ogni momento. Molto importanti saranno anche le squadre. Per
esempio la Omega-QuickStep ha tanti campioni ed è attrezzata, ma io mi tengo
stretto la mia Cannondale Pro Cycling. Abbiamo già dimostrato in tutte le corse
che contano che sappiamo prenderci le nostre responsabilità e così faremo anche
domenica. I compagnihanno molta fiducia in me e io in loro. Siamo motivati e
convinti di poter fare una grande gara”.
“Onestamente, non sento il peso della pressione. Ho fatto il possibile per presentarmi almeglio e ci sono riuscito. La condizione è molto buona e ora ho solo bisogno di fortuna. Il ‘Fiandre’ è uno degli appuntamenti più importanti della mia stagione. L’ho preparato da gennaio e sono contento di quanto ho fatto finora. Domenica voglio essere tra i protagonisti, poi deciderà la strada dove posso arrivare” ha concluso Sagan.
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