Sei Giorni delle Rose, promossa in classe 1

PISTA | 12/02/2013 | 09:07
Importante riconoscimento da parte dell'Unione Ciclistica Internazionale che, nei giorni scorsi, ha inserito nel proprio calendario la Sei Giorni delle Rose (25/30 luglio 2013) come gara di “classe 1”, il massimo previsto dalle classificazioni internazionali.

Per la classica del velodromo di Fiorenzuola, giunta alla sua 16à edizione, che sarà presentata ufficialmente durante una serata conviviale giovedì 28 febbraio presso il Ristorante “La Scottina” di Cadeo, si tratta di un ulteriore attestato che conferma la credibilità internazionale e l'importanza che la Sei Giorni delle Rose ha raggiunto nel corso degli anni, tant'è che quella che andrà in scena quest'anno sarà l'unica gara italiana a godere del prestigioso riconoscimento della “classe 1”.

Nei prossimi giorni il direttore generale della Sei Giorni delle Rose, Claudio Santi, sarà a Minsk (Bielorussia) dove, dal 20 al 24 febbraio, si correranno i campionati del mondo su pista proprio per illustrare alle rappresentative nazionali le novità tecniche che, sotto certi aspetti, rivoluzioneranno il concetto di Sei Giorni.

Non più una sei giorni “classica” ma sei giorni di gare per maschi e femmine che attribuiscono nelle diverse specialità in programma punti per il ranking U.C.I. con all’interno la “classica”, una delle sette sorelle internazionali dell’Unione Ciclistica Internazionale www.uiv di cui il direttore del velodromo di Fiorenzuola, Claudio Santi, è il vice presidente.

Seguendo, infatti, le direttive e i nuovi regolamenti dell'Unione Ciclistica Internazionale occorrerà un punteggio ad atleti e nazioni per poter partecipare a prove di Coppa del Mondo e successivamente ai Mondiali e la Federazione dovrà aver ospitato una gara di alto livello, che per l’Italia sarà appunto, quella di Fiorenzuola.

Il Velodromo dedicato ad Attilio Pavesi, inaugurato nel 1929 con la vittoria di Costante Girardengo e riaperto dopo la guerra, con la sfida fra Fausto Coppi e Vito Ortelli. Ospitante nel 1997 e 1999 di prove di Coppa del  Mondo, nel 2000 dei Mondiali Juniores e nel 2001 \ 2004 \ 2005 di Campionati Europei continua a scrivere pagine di storia. Una struttura oramai antica, con un museo voluto dal Sindaco della Città, Giovanni Compiani e dal direttore del quotidiano di Piacenza “Libertà” in una cittadina che non vuole solo appartenere al passato ma continuare a costruire il futuro.
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COMMENTI
Claudio Santi?
12 febbraio 2013 10:36 geo
TUtto il merito di questo risultato va a Claudio Santi che, in un periodo di gare storiche che vengono cancellate dal calendario, ottiene un risultato così importante. Chissà se fosse stato alla dirigenza FCI cosa avrebbe ottenuto. Spero che Di Rocco prenda atto e faccia le sue valutazioni.

12 febbraio 2013 14:57 giancarlog
Complimenti a tutti coloro che hanno contribuito al risultato. Questo si che è un GRANDE EVENTO dove si vedrà un vero grande spettacolo con veri grandi interpreti. Bravi.

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