Chiappucci: Lance? È solo l'inizio. Ma resta un campione

ARMSTRONG | 18/01/2013 | 20:55
Claudio Chiappucci è intervenuto sul caso Armstrong e sull’argomento del doping nel ciclismo durante “Password” su RTL 102.5.
Lei ha mai corso con Armstrong?
«Ho corso con lui all’inizio sella sua carriera, prima della malattia. Non ho corso con lui quando ha vinto i Tour ma in quegli anni era uno di quelli che stava passando dal dilettantismo al professionismo con grandi chance di essere un corridore e aveva la stoffa da campione, ma non dimentichiamo che all’epoca vinse anche un Mondiale. Poi c’è stata una seconda fase per lui come atleta, corridore, uomo».

Ha ragione a dire che ci vuole per forza il doping per vincere?
«Lui parla della sua situazione, si è trovato in mezzo a un vortice di accuse veramente forti compreso quelle dei suoi compagni che non mi aspettavo, sinceramente. Io non correvo con lui quindi tutte le vicende le ho seguite strada facendo e da fuori. Lui l’ha dichiarato dopo tanto tempo e dopo le varie accuse ma fino alla fine era convinto di proseguire per la sua strada, poi si è tirato indietro e ha detto che non si sarebbe più difeso».

Tu da atleta pulito come ti senti nei confronti di uno che comunque stravince e avrà indiscutibilmente delle qualità atletiche ma ha sporcato evidentemente.
«Fossero tutti così sarebbero tutti dei fenomeni, invece non è così. Armstrong l’aveva la stoffa e l’ha dimostrato più di una volta. A parità di non dopaggio Armstrong è un corridore di tutto rispetto e lo ha dimostrato nella sua lunga carriera. Che poi abbia commesso degli sbagli non solo per il doping, ma anche in altre situazioni, è tutto da valutare , però un decennio, quello degli anni 2000 lo ha dominato».

Lei ha mai fatto uso di EPO?
«Non è la mia questione, stiamo parlando di Armstrong e voglio parlare di Armstrong e voglio dire che secondo me lui rimane, al di fuori di tutto quello che gli è successo, un corridore che ha ottenuto dei risultati e ha dato una svolta al ciclismo. Ognuno valuterà quello che è venuto fuori, c’è chi lo difende e chi lo attacca».

È strano però che non ho sentito condannarla Armstrong.
«Io sono un ciclista capisco cosa vuol dire fare il corridore. Il ciclismo è uno degli sport più faticosi e difficili di tutti, per allenarsi e fare fatica si rinuncia a tutto, io so cosa vuol dire dare anima e corpo ad uno sport, una passione in cui crede».

Ma in modo sano e pulito?
«Beh, ognuno di noi deve fare la sua parte. Anche nella vita comune abbiamo i ladri e
le persone per bene, non siamo tutti perfetti in questo mondo, quindi può succedere
una cosa del genere».

Lei lo difende?
«No, non lo sto difendendo. Cerco di capire la sua situazione, che ha dominato degli anni, ha fatto quello che ha fatto, non si può solo dire “uno e dopato” e finita lì. Perché negli altri sport non è successo che si sono dopati altri campioni ed escono sempre a testa alta? Però se iniziamo a paragonarci con altri sport e altre situazioni non ne usciamo più.  Io personalmente non ero nella sua squadra né nell’epoca in cui ha dominato i tour quindi non posso dire altro, rispetto quello che ha fatto, ma ci saranno tante altre cose da valutare, perché quello di Armstrong credo sia solo l’inizio, quindi vedremo il prosieguo della situazione».
Copyright © TBW
COMMENTI
Hehe, caro el Diablo
18 gennaio 2013 21:32 DarkSide
"Responder" straordinario. Come pochi altri...

che pena
18 gennaio 2013 22:40 sambari
Che pena, Chiappucci! Ma perché hai accettato di fare questa intervista? Non potevi stare zitto? Non c'è una domanda a cui dai una risposta diretta e sincera... Vedi la terza: Lei ha mai fatto uso di Epo?
E poi la seconda? "però un decennio, quello degli anni 2000 lo ha dominato". E ci credo! Ma, scusa, non è per caso che non hai capito quello che successo?

Per sambari
18 gennaio 2013 23:25 Monti1970
In " quella domanda" é come se avesse risposto si , come del resto tutti gli altri a quei tempi. Chiappi ci ha ragione a dir che Lance rimane un campione,tutti sanno ( gli addetti hai lavori) che se TUTTI avessero gareggiato a pane e acqua,avrebbe vinto lo stesso 7tour, non cambiava niente

19 gennaio 2013 09:29 foxmulder
Posto che la pratica di emodpoing da parte dell'intervistato è stata acclarata e risulta dagli atti giudiziari del processo di Ferrara, mi avrebbe fatto meno ribrezzo una dichiarazione del tipo: "era come gonfiare i tubolari e mettere l'acqua nella borraccia". Il che è tutto dire...

NON E' UN GENIO.....
19 gennaio 2013 10:00 alessandro
Chiappucci non ha mai brillato per intelligenza..... Proprio lui doveva farsi intervistare sul doping di Armstrong, quando proprio lui è stato beccato 2 volte per Epo? Direte anche gli altri si dopavano.....però non sono stati trovati. Vi ricordate per caso di doping per Fondriest, Argentin, Indurain?

PER monti1970
19 gennaio 2013 13:06 sambari
Cosa vuol dire: "se tutti fossero andati a pane e acqua"?
Io penso che forse qualcuno a pane e acqua ci va, ma viene fregato da quelli che bevono vino e giurano di essere astemi!
E penso anche a quelli che guardano le gare e seguono il ciclismo e poi si accorgono che era solo una truffa.
Smettiamola con questa storia: vale solo un principio, o ammettiamo che tutti possono doparsi o stabiliamo che nessuno deve farlo. Il resto è solo un tentativo di giustificare un illecito.

GLI SCHELETRI NELL'ARMADIO
19 gennaio 2013 13:31 falco
Chiappucci ha due armadi

Povero Chiappucci
19 gennaio 2013 16:29 luki
Quanta ipocrisia. Ma è giusto così,è difficile dare del baro quando sei il primo a barare

attento!
19 gennaio 2013 16:57 LUCA
claudio,claudio,claudio...

per sambarise
19 gennaio 2013 18:37 Monti1970
"se andavano tutti a pane e acqua" vuol dire che NESSUNO andava a pane e acqua,quindi stia tranquillo che quei 7tour sono regolari. Piuttosto ci hanno fregato,come dice Alfredo Martini,cancellando gli albi d oro. invece dovevano lasciare tutto come era

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Al Giro d’Italia le sale-stampa – primi anni Duemila – erano scuole elementari e medie, municipi e misericordie, palazzetti dello sport evacuati dalle abituali attività e trasformati in accampamenti per giornalisti e bivacchi per fotografi, attrezzati con stampanti e fotocopie,...


I tre anni nell’incubatore della VF Bardiani hanno dato i loro frutti. Matteo Scalco ha ventun anni e un bel bagaglio di esperienza in corse di spessore, ora è il momento di spiccare il volo. Passato direttamente dagli juniores a...


Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha presentato due giacche che hanno tutto quello che serve per rivoluzionare il...


Dopo il notiziario di Paolo Broggi, non perdetevi il quarto d'ora di chiacchierata tra il nostro Federico Guido e il campione italiano Filippo Conca: metà intervista sul momento vissuto dal lariano della Jayco AlUla, la seconda metà sull'evoluzione del ciclismo...


Il 2025 di Alessandro Romele non è andato come il corridore dela XDS Astana sperava. Non per colpa sua ma per quella maledetta caduta durante il campionato italiano su strada a Gorizia in Friuli in cui Romele riportò escoriazioni e...


Dopo 10 anni il Giro d’Italia ritorna a Cassano d’Adda (Milano). Lo anticipa Alessandro Brambilla su Tuttosport in edicola oggi: nell’edizione 2026 del Giro la tappa del 27 maggio partirà da Cassano d’Adda. Il castello di Cassano farà da sfondo ai...


Il nuovo Codice della Strada interviene sull’utilizzo delle piste ciclabili, ma lo fa in modo discutibile, introducendo nuove regole che finiscono, paradossalmente, per peggiorare la tutela dei ciclisti. La “riga bianca” che dovrebbe proteggerli non è più un confine sicuro:...


Circa un mese fa in terra africana assistevamo ad una delle più grandi sorprese del ciclismo femminile degli ultimi anni. La canadese Magdeleine Vallieres vinceva il titolo mondiale in linea da totale outsider battendo non solo le atlete favorite, ma...


Il mondo del ciclismo bergamasco è in lutto per la scomparsa, avvenuta nei giorni scorsi, di Fausto Carrara. Primogenito di Gianni e Tonina Carrara, Fausto aveva ereditato dal padre la grande passione per il ciclismo, impegnandosi dapprima nella S.C.Leffe e, soprattutto,...


Il mondo del ciclocross è preoccupato: uno dei suoi personaggi principali, Eli Iserbyt, potrebbe non correre in questa stagione a causa di ulteriori problemi all’arteria femorale della gamba sinistra. Il belga, che difende i colori della Pauwels Sauzen - Altez...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024