VERSO L'8 GENNAIO. Bruno: «Per il Giro, le italiane e se stessa»

| 07/01/2013 | 13:08
Dopo l'appello lanciato da tuttobiciweb
(/index.php?page=news&cod=54954&tp=n) si è aperto il dibattito riguardante le wild card del Giro d'Italia 2013.
Nella situazione d'emergenza che sta vivendo il ciclismo di casa nostra, la corsa rosa dovrebbe proseguire nella sua mira internazionale o rivolgere un occhio di riguardo verso le squadre italiane?
Abbiamo posto questo interrogativo a stimati colleghi e
uomini di ciclismo, fino al fatidico 8 gennaio vi proponiamo una ad una le loro risposte. Oggi scopriamo il pensiero di Giovanni Brun0, direttore dei progetti speciali di
Sky e grande appassionato di ciclismo.

«Sono per lo sport animato dai grandi campioni, dai grandi talenti che garantiscono spettacolo, seguito e di conseguenza anche ritorni pubblicitari. Quindi capisco l’esigenza di Rcs Sport di fare in modo di avere al via della loro corsa il meglio del ciclismo mondiale. Premesso questo, però, sempre per le questioni sopra elencate, ci vogliono anche dei corridori italiani in grado di catalizzare e accrescere l’interesse sul nostro territorio. Fino a prova contraria il Giro d’Italia si corre sulle nostre strade e deve solleticare l’interesse degli appassionati italiani. Il ciclismo, soprattutto nel nostro Paese, sta vivendo un momento molto delicato. La crisi è mondiale, ma nel nostro Paese è molto più accuita e quella del ciclismo è una crisi che si va a sommare a quella economico-finanziaria. Quindi, va bene l’internazionalizzazione, l’esigenza di rendere il prodotto più appetibile a livello televisivo, ma i corridori italiani hanno il compito di accrescere l’interesse sul nostro territorio. Non bisogna inventare proprio niente, basta fare quello che fanno anche altri sport e soprattutto basta guardare quello che fa il Tour: ha il meglio, e una volta che ha il meglio fa in modo di tenere in piedi anche il movimento di casa. Dà una mano anche a quegli sponsor di grandi potenzialità, che potrebbero fare anche di più, ma operano una politica di piccoli passi. Il Giro avrà Wiggins, Rodriguez, Samuel Sanchez, Hesjedal, Nibali, Basso e Scarponi. E poi Cavendish e tutti i migliori velocisti? Bene, sono a posto: diano una mano ai piccoli sponsor italiani a credere in questo sport. Faranno un favore al movimento e a loro stessi».



21.a puntata - segue


a cura di Giulia De Maio



LE INTERVISTE PRECEDENTI

6 gennaio . Claudio Di Benedetto
5 gennaio -
Guy Vermeiren
4 gennaio - Giulio Porcai

3 gennaio - Davide Cassani
2 gennaio - Gilles Le Roc'h

1 gennaio - Enzo Vicennati

31 dicembre - Silvio Martinello
30 dicembre - Ainara Hernando
29 dicembre - Beppe Conti
28 dicembre - Maurizio Crosetti
27 dicembre - Michele Acquarone
26 dicembre - Riccardo Magrini
25 dicembre - Gian Paolo Porreca
24 dicembre - Nando Aruffo

23 dicembre - Giorgio Viberti
22 dicembre - Jean Francoise Quenet
21 dicembre - Paolo Viberti
20 dicembre - Paolo Tomaselli

19 dicembre - Angelo Costa
18 dicembre - Cristiano Gatti

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