KIMMAGE. «Troppe analogie tra Armstrong e Wiggins»

| 02/01/2013 | 12:38
Paul Kimmage, grande accusatore di Lance Armstrong e membro del nenonato Cycling Change Now, getta un'ombra di sospetto su Sir Bradley Wiggins e le sue sono parole pesanti, perché insinuano er la prima volta il dubbio sul campione olimpico di Londra 2012.
«Io non conosco nessuno che possa dire di aver ottenuto una vittoria del tutto convincente al Tour - ha detto Kimmage alla Frankfurter Allgemeine Zeitung - ed è inquietante il paragone tra la struttura e la tattica di gara della Sky e quella che avevamo visto adottare da Armstrong. Entrambi i vincitori erano vicini a medici discussi come  Michele Ferrari e Geerd Leinders, entrambi hanno preparato la loro vittoria a Tenerife, a pochi passi dalla casa di Fuentes, entrambi hanno potuto avere al loro fianco una squadra che non ha mai accusato un solo passaggio a vuoto in tre settimane. Perlomeno sorprendente...».
Copyright © TBW
COMMENTI
ci mancava anche questo fenomeno
2 gennaio 2013 13:50 maicol
Un altro che fenomeno che accusa il ciclismo...mancava solo lui...come fa a cambiare il ciclismo se esiste questa gente che su ogni vittoria ha dei dubbi di dipinge...era meglio che entrava nel Change Sport Now..almeno un altro fenomeno sapientone in meno

Finalmente
2 gennaio 2013 17:35 SaintJack
Meglio tardi che mai! Finalmente qualcuno che porta avanti lo stesso mio dubbio e le mie stesse perplessità nei confronti dei "Fenomeni Sky". E, in riferimento a uno dei commenti a questo articolo, vorrei chiedere perché ci si debba ostinare ad assumere atteggiamenti ostracisti nei confronti di chi insinua dubbi più che legittimi e prova a andare più a fondo nella lotta al doping.

mettiamoli alla prova
2 gennaio 2013 17:59 nikko
sono curioso di vedere cosa combineranno gli uomini Sky nel 2013 dopo le varie epurazioni: volute o dovute.....

2 gennaio 2013 18:17 ciceinge
Visto come andavano al Tour e nelle corse a tappe precedenti il dubbio è più che lecito

2 gennaio 2013 18:21 ciceinge
La vicenda Armstrong insegna che il passaporto biologico è una buffona e che i vertici UCI possono far assolvere o condannare chi vogliono a seconda degli interessi particolari in gioco

2 gennaio 2013 18:41 foxmulder
Al di lá del fatto che io possa, a livello di chiacchiera da Bar ma non oltre, essere d'accordo con questo signor Kimmage, dobbiamo metterci d'accordo. O crediamo ai controlli antidoping o non ci crediamo. E quindi la questione diventa sempre quella: crediamo nell'UCI che li governa o non ci crediamo? Prima di fare qualsiasi altra mossa occorre tornare a potersi fidare dell'antidoping. Finché non sará rasa al suolo l'attuale dirigenza UCI ciò non sará possibile e chiunque avrá gioco facile nell'insinuare dubbi e perplessitá, come in questo caso. Poi scopriremo che l'antidoping é fallibile, ma almeno potremo dire che il ciclismo è tra gli sport che fa più controlli senza che qualcuno possa dire "beh, bravi, poi "beccate" solo quelli che volete voi"...

tutti uguali voi ma perche siete tifosi
2 gennaio 2013 20:58 maicol
Ma perche siete tifosi e appassionati di ciclismo visto che nn credete alle prestazioni...ci sono tanti sport a cui appassionarsi e tifare oltre il ciclismo...se al tour gli altri andavano piano nn è colpa del Team Sky...ma voi quindi pensate che chiunque vinca gare sia dopato quindi vinceva Nibali uguale vinceva Rodriguez uguale o le vittorie di Moser Sagan e tutti gli altri sono frutto di Doping...allora prego cambiate pure sport se nn credete alle prestazioni

ALLORA
2 gennaio 2013 23:17 resegone
...nn crediamo più a nulla, ci risiamo mettiamo in discussione tutto e tutti, e così finiamo come sempre a discreditare il nostro sport a discapito di tutti i controlli che si fanno i corridori.Mai visto uno sport dove i dirigenti pur di accaparrarsi una poltrona autodistruggono il ciclismo.Basta parlare, facciamo le cose serie RADIAZIONE alla prima positività e finiamola di gettare ombre e sospetti che finora ci hanno fatto perdere solo credibilità e sponsor.

X Maicol
2 gennaio 2013 23:30 SaintJack
Mi sembra che nessuno stia dicendo che "chi vince gare a tappe è un dopato", semplicemente si constata il modo in cui queste gare sono state vinte: scheletri su 2 ruote che dominano crono e salite, brocchi diventati improvvisamente fenomeni, corridori finiti sportivamente parlando che resuscitano all'improvviso, gregari imperituri, e chi piu ne ha più ne metta. Purtroppo l'occhio del vero appassionato o persona interna al mondo del ciclismo nota certe cose, e non può fare a meno di constatarle.

brocchi...magri
3 gennaio 2013 00:10 maicol
Scusa mi dici chi sono brocchi nel Team Sky...in qualsiasi altra squadra farebbero i capitani...va be vedete solo quello che volete vedere... E poi si sa .magro =forte

classiche
3 gennaio 2013 09:21 nikko
o forse ci siamo dimenticati di atleti(!?!)che nemmeno 2 anni fa dominavano quasi tutte le classiche e lo scorso anno non andavano avanti nemmeno a spinta.....
male non fare paura non avere....

@Maicol
3 gennaio 2013 12:20 SaintJack
Froome è esploso dal nulla a 26 anni, ha avuto un dimagrimento impressionante (disumano direi), al giro di qualche anno fa andava su a spinte sulle salite; Wiggins come talento ne ha eccome, non è un brocco assolutamente, ma il salto di categoria che ha fatto in 2-3 anni è stato a dir poco "sorprendente". H.B.H. come talento non scherza, ma quest'anno è andato un po' troppo forte in salita; I 2 colombiani, Uran in particolare visto che corre oramai da parecchi anni, hanno avuto risultati straordinari, mai raggiunti neanche tra i dilettanti; Rogers è stato riesumato in maniera piuttosto palese; corridori mediocri, mi viene subito in mente Nordhaug, hanno raggiunto risultati sorprendenti con modalità altrettanto sorprendenti (il norvegese ha vinto la classica di fine stagione andando come una moto); Porte e Knees andavano in salita al Tour con una flemma e senza fatica quando mai sono stati scalatori; ecc.
Possono bastare come esempi di una squadra che ha raggiunto risultati "sorprendenti" in maniera a dir poco "discutibile"?

Vergogna.....
3 gennaio 2013 13:34 podelates968
Io non capisco perché ai nostri giorni vincere=doparsi. Il mondo e pieno di gente che passa la propria vita a screditare quella degli altri. Non possiamo lamentarci della crisi profonda che il ciclismo sta attraversando o della gente che crede il ciclismo sia doping se sono per primi quelli a stretto contatto con questo sport a non crederci e a insinuare sospetti pur non avendone le prove ? Nessuno pensa che dietro ad un risultato ci possa essere fatica , sacrificio e rinunce ?......

X SaintJack
3 gennaio 2013 14:58 lele
.....mi fa piacere constatare che guardiamo il ciclismo con gli stessi occhi!
Rogers, Porte......Nordhaug....et cetera!!!
Si potra' anche essere magri come scheletri ma....

fatica, sacrificio e rinunce.
3 gennaio 2013 18:14 SoCarlo
Certo che dietro ai risultati del team sky ci sono questi, ed altri, fattori. Ma tutti questi fattori ci sono anche per altri talenti (Cunego ed esempio), senza che pero' portino ad altrettanti risultati prestigiosi.
Personalmente ho la certezza che il team sky utilizzi metodi di allenamenti all'avanguardia, esattamente com'erano all'avanguardia, qualche anno fa, al team di Lance. Ora di Armstrong si parla solo dell'aspetto doping, dimanticandosi di tutto cio' che ha portato alla metodologia di allenamento e di preparazione della gara (non mi dilungo, per chi seguiva il ciclismo in quegli anni si tratta di cose note).
Cio' che del team sky lascia perplessi e' come la metodologia funzioni, con risultati straordinari, per tutti gli atleti: anche chi era un corridore di seconda fascia che all'improvviso rivaleggia con Nibali in salita. Lo stesso Wiggins non era andato oltre un terzo posto al tour un paio di stagioni fa (come il nostrano Vincenzo: che sia un buon segno?). Ottimo corridore dunque, nessun dubbio. Ma non e' la vittoria che lascia perplessi, ma il come sia stata ottenuta. Un cronoman che diventa scalatore, passista e tutto insieme, dopo gia' alcuni anni da pro, lascia il dubbio che ci sia qualcosa di piu' che non il semplice sudore della fronte, soprattutto quando tali risultati li raggiunge tutta la squadra (ognuno nel suo piccolo: Porte, ad es., al tour sara' sempre indietro rispetto a Wiggo).
Che questo sia indicativo di doping? difficile dirlo, soprattutto considerando che quello che Ferrari ammise qualche anno fa e' ancora valido: se non si trova non e' doping (magari lui lo diceva con altro tono ed intenzione). Attenzione pero' a non usare 2 pesi e 2 misure: Lance si avvaleva anche di pratiche che oggi sono state bandite, ma che al tempo non erano illegali (perche' non note?).
Il team sky, dovrebbe, per il bene della squadra e dello sport in cui gareggia, aprire le proprie porte e consentire a tutti di ricredersi sulle metodolgie di allenamento (e recupero). Tali metodologie, potrebbero essere 'border line': talmente innovative da non essere ancora state elencate come lecite od illecite (l'autotrasfusione era lecita quando servi' ad effettuare il record dell'ora. La si defini' doping soltanto qualche tempo dopo). Esattamente come nei materiali per i telai, c'e' ricerca anche nella medicina sportiva: tale ricerca e' lecita (a mio parere) e non deve essere scoraggiata lasciando intendere che sia doping solo perche' incrementa le prestazioni. Ma per essere degna del nome deve anche dimostrare di non essere nociva, e per tale motivo pubblica (diversamente dai segreti industriali che si possono nascondere nei nuovi materiali: non hanno un impatto sulla salute).

Una nota infine sui cosiddetti denigratori del ciclismo. Non mi piace che ci sia chi faccia giornalismo (se cosi' si puo' chiamare) parlando di ciclismo solo per fatti di doping (anche quando tali fatti si riferiscono ad altri sport). Non mi piace nemmeno, pero', chi si arroga il diritto di zittire chi solleva dubbi a fronte di dati e prestazioni che sono evidenti deviazioni dalla media.
Nel ciclismo c'e' stato e forse c'e' tutt'ora un uso smodato di sostanze che aumentano la prestazione. Sono tutte lecite? La storia ci dice di no. Se qualcuno, con argomenti piu' o meno credibili, solleva il dubbio di doping, esprime una opinione che come tale va rispettata. Va rispettato anche chi la butta in caciara e accusa di doping tizio o caio senza argomentazione alcuna: in quest'ultimo caso la sua opinione ha valore non maggiore dell'argomentazione (d'altronde c'e' chi si danna una vita intera e campione del mondo non lo diventa). Invece di invitare quest'ultimi a dedicarsi al calcio come sport a loro piu' consono (percorso che anch'io suggerirei loro), li si puo' controbbattere con argomentazioni. A volte per mancanza di tempo si fanno affermazioni senza argomentarle (a loro sono appaiono ovvie): magari ne nasce una discussione interessante.

Buon anno a tutti (soprattutto a coloro che si sono letti tutto il sermone...)

Io mi meraviglio di una cosa sola
4 gennaio 2013 14:23 Monti1970
Che a dire queste cose,non sia un semplice commentatore ma un membro del neonato "cycling change now ". Siamo messi bene......

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Imitando le gesta di Simone Gualdi, a segno nel 2021, Mirko Nembrini riporta il Trofeo Comune di Casazza - Medaglia d’Oro Neon Luce nella bacheca della Scuola Ciclismo Cene piombando tutto solo sul traguardo di via Oldrati. A differenza del...


Una vera e propria volata senza storia quella firmata da Lorena Wiebes sul traguardo di Glasgow. Nella frazione conclusiva del Tour of Britain, infatti, la campionessa d'Europa ha dominato vincendo... per distacco. Alle sue spalle l'altra olandese Kool, l'australiana Wollanston...


Momento magico per Mattia Proietti Gagliardoni che a 24 ore dal successo nella cronoscalata di Montevettolini nel Pistoiese, oggi ha concesso la replica a Brione nel Bresciano dove si è tenuto il 12simo Memorial Pietro Zipponi per la categoria juniores....


Assolo di Lorenzo Massimo Ghelfi al Gran Premio Inter Club Ponchiera per allievi che si è svolto a Sondrio in Valtellina. Il milanese del Pedale Casalese Armofer, al primo centro stagionale, ha staccato i suoi avversari nella parte conclusiva del...


Demi Vollering ha vinto la Vuelta a Catalunya che si è conclusa con la terza frazione di Barcellona vinta dalla olandese Leos Adegeest (FDJ SUEZ) davanti alle connazionali Van Agt e Jansen. Volta che è stata dominata dalla Vollering e...


Bruce William Biddle è stato il primo, antesignano “KIWI” - così sono indicati confidenzialmente gli originari della Nuova Zelanda, dal nome del frutto, conosciuto in tempi relativamente recenti, d’origine cinese che ha trovato fertile terreno nell’isola oceanica. Il “kiwi” riprende...


A distanza di 5 anni Tadej Pogacar torna sulle strade del Delfinato: oltre a cercare la vittoria, il campione del mondo potrà fare un test importante e confrontarsi con Vingegaard ed Evenepoel prima del Tour de France. Lo sloveno torna...


Il Team Picnic PostNL è destinato a perdere due dei suoi corridori più prestigiosi per la sua campagna al Tour de France: sia John Degenkolb che Fabio Jakobsen sono infatti costretti a riinunciare a causa delle loro attuali condizioni di...


Poco loquace ma estremamente sereno, Jonas Vingegaard è pronto per il Giro del Delfinato e la sua forma fisica e i suoi obiettivi sono stati raccontati dal tecnico della Visma -Lease a Bike Grischa Niermann alla vigilia della corsa. Il...


I due titoli toscani 2025 della cronometro in montagna per la categoria allievi sono stati conquistati da Edoardo Agnini ed Elena Geppi, che appartengono alle società fiorentine della Iperfinish (undicesima vittoria) e del Team Vangi Ladies Cycling Team di Calenzano....


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024