DOPING. Schwazer al TG1: l'ho fatto per correre alla pari

| 27/11/2012 | 15:52
"Nessuno dà uno sguardo al di là dell'Italia, dove l'antidoping non esiste". Parole di Alex Schwazer: il 27enne marciatore azzurro, che era stato escluso dalle Olimpiadi di Londra 2012 per doping, si confessa in una lunga intervista al Tg1 che andrà in onda stasera. E torna su quei momenti drammatici che l'hanno spinto a utilizzare sostanze illecite: "Dopo Pechino sono stati tanti gli episodi che mi hanno fatto prendere quella decisione - spiega Schwazer -. Non è facile dover gareggiare contro atleti nei confronti dei quali c'è tanto sospetto. Vi posso dire che negli anni è diventata dura gareggiare contro questi avversari. Ci si sente presi in giro. Se uno qua da noi si dopa non è perché vuole avere un vantaggio, ma perché vuole finalmente gareggiare alla pari".
Schwazer rivela che, per anni, atleti avversari dei Paesi dell'Est ripetevano spesso un concetto: "Se Alex non fosse italiano avrebbe fatto registrare un tempo inferiore di cinque minuti. Per me era difficile non partire alla pari con gli altri, anche se in passato lo avevo fatto e avevo vinto, ma dentro di me non ero più sereno, vivevo tutto in maniera negativa. Ho sbagliato. Forse mi sarei dovuto fermare per un anno, occuparmi di altre cose e probabilmente sarei rientrato e avrei vinto come a Pechino. La tristezza e la rabbia mi hanno spinto a fare un terribile errore".
L'atleta, che adesso sta cercando di cambiare vita e si è iscritto alla facoltà di economia all'università di Innsbruck, parla infine del rapporto con la sua fidanzata bKostner: "Lei sta bene. La gente deve sapere che quando due atleti di vertice stanno insieme, il rapporto non si può paragonare a quello delle coppie normali che lavorano e si incontrano alla fine della giornata. Noi non ci vediamo per lunghi periodi e ci sentiamo solo al telefono. Chi pensa a un rapporto normale è ovvio che dica: cavolo, lui mette l'eritropoietina nel frigorifero e lei non si accorge di nulla, ma non è così. Quando uno decide di doparsi o si confida con qualcuno, oppure sceglie il segreto e non lo dice a nessuno. Come ho fatto io". (TMNews)

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COMMENTI
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27 novembre 2012 17:26 dany74
Che squallore!!!

oddio
27 novembre 2012 18:01 mariobresciani
poverino!!!

Fischio per fiasco!!!!!
27 novembre 2012 18:02 ewiwa
Squallore? io vedo tanta sofferenza!!!!....e considerazioni che sono verità.....ma come è possibile che certa gente fa "certe prestazioni"?....Armstrong docet!!!!

per dany74
27 novembre 2012 18:14 lodz
cosi ti sembre piu' squallido in particolare?

1) "Se Alex non fosse italiano avrebbe fatto registrare un tempo inferiore di cinque minuti."

2) " La gente deve sapere che quando due atleti di vertice stanno insieme, il rapporto non si può paragonare a quello delle coppie normali che lavorano e si incontrano alla fine della giornata. Noi non ci vediamo per lunghi periodi e ci sentiamo solo al telefono"

3)"Ho sbagliato. Forse mi sarei dovuto fermare per un anno, occuparmi di altre cose e probabilmente sarei rientrato e avrei vinto come a Pechino"

4) altro

27 novembre 2012 18:52 Saligari
Personalmente continuo a chiedermi che senso abbia, in un portale chiamato tuttobiciweb, parlare di altri sport...
Specialmente se questo viene fatto come per puntare il dito anche sugli altri, con un consolatorio "non solo nel ciclismo si dopano"...

marcia?
27 novembre 2012 19:15 AERRE56
ma questo non è sito di ciclismo? che c'entra schwazer?

io

Ma
27 novembre 2012 19:56 Per89
In un intervista lasciata a panorama da Panorama (smentita poi il giorno dopo dallo stesso Ferrari), l'allievo di Conconi afferma: Nel maggio 2010, quando ho incontrato Alex a Verona, c'era anche Carolina, era andata a vedere la sua gara, versione poi in parte confermata dalla stessa Kostner: Di ritorno da una gara di Alex nel 2010, ci fermammo in un'area di servizio e lui si incontrò con un tecnico che seguiva i suoi allenamenti. Io ero lì come fidanzata, non ho nulla a che fare con Ferrari. Da queste due interviste si può in qualche modo ipotizzare che Carolina sapeva qualcosa almeno la collaborazione con Ferrari.... Sulla prima parte dell'intervista mi sembra di essere tornato quando Conconi prometteva che con il suo metodo si guadagnavano dai 30 ai 40 secondi sui 10000 e molti atleti hanno dimostrato che nonostante partivano sfavoriti sono riusciti a raggiungere risultati importanti.... Schwazer deve rompere l'omertà dire chi gli ha fornito il doping gli atleti i dirigenti coinvolti e il nome degli atleti che per lui hanno barato... Tra le altre cose è stato grazie ai controlli pilotati della Wada a breve distanza che hanno permesso di trovare Schwazer....

Avrei una proposta
27 novembre 2012 21:56 Monti1970
Cambiare il nome di questo portale da Tuttobiciweb a Tuttodopingweb

X Monti1970
28 novembre 2012 08:38 passion
Purtroppo la tua proposta non è affatto peregrina. Credo però che oggi il ciclismo deve in ogni modo difendersi dal doping e dagli attacchi discriminatori di chi lo vuole presentare come sport anacronistico ed invadente.

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