ELEZIONI. Il "documento di Rovigno" candida Tchmil alla Uec
| 12/11/2012 | 11:50 Su invito del presidente della Moldavia, Andrei Tchmil, e grazie anche al supporto logistico della federazione nazionale della Croazia e del suo presidente Ivica Grzinic, si è tenuta presso l'hotel Lone la tavola rotonda con tema: "National and regional Development trends of cycling and prospect for cooperations between the national federations of East European countries". Nato sotto la benedizione del presidente dell'UCI, Pat McQuaid, il serrato dibattito si è protratto ben più delle due ore previste per via della fattiva collaborazione garantita dai rappresentanti delle 15 Federazioni Nazionali presenti ai lavori. Alcuni di loro si sono fatti interpreti anche degli aspetti suggeriti dalle federazioni che non hanno potuto essere presenti. Sono state in totale 21 le Federazioni che hanno sviluppato idee innovative e proposto soluzioni ai problemi affiorati durante la discussione e non dipendenti esclusivamente alla contingenza dell'economia mondiale. Molti gli argomenti affrontati anche grazie ai contributi delle professionalità esterne alle federazioni invitate alla tavola rotonda per via del know-how maturato nella comunicazione, nell'allestimento degli eventi e nella produzione televisiva ad essi collegata. I 21 Paesi hanno condiviso un documento conclusivo - il "Documento di Rovigno" - dei Paesi dell'Europa Centrale e Orientale che, guidati da Andrei Tchmil, candidatosi anche alla presidenza dell'Unione Ciclistica Europea per il 2013, elaboreranno il progetto di sviluppo nelle prossime settimane attraverso un gruppo di lavoro chiamato ad esaminare concretamente le proposte avanzate sulla base delle specificità territoriali Paese per Paese per il recupero del ruolo fondamentale di ciascuna Federazione Nazionale nell'ambito dell'UEC e di riflesso nell'ambito dell'Unione Ciclistica Internazionale. Alcuni degli argomenti trattati nel progettare un futuro all'insegna del dialogo con tutte le istituzioni politiche e sportive Nazionali e Regionali: - il ciclismo come salute, sport, hobby e trasporto compatibile da proporre alle amministrazioni pubbliche anche alla luce dell'educazione alla bicicletta e alla cultura degli eventi di massa, - lo statuto dell'UEC da rimodellare a venti anni dal suo concepimento, - la proposta di un regolamento univoco per tutte le Federazioni Nazionali per abbattere le frontiere normative esistenti, - la Croazia come terreno favorevole alla preparazione degli atleti, - la Bulgaria come base dell'attività nel velodromo da ultimarsi nel 2016, - l'Ungheria come piattaforma sperimentale nell'organizzazione di gare su strada di prima fascia, - la Bielorussia come entità in grado di tenere sempre vivi questi tipi di dibattiti.
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