CICLOPOLI. Minoliti, ma secondo voi questo è uno scandalo?

| 04/11/2012 | 13:47
Persino del più grande di tutti, il Campionissimo per eccellenza, l'immenso Fausto Coppi, si vociferava che a un certo punto del Mondiale di Lugano, quello del volo sulla Crespera, si fosse come dire, garantito dalla possibilità di sorprese (il belga Germain Derijcke, secondo, arrivò a 6'22"). E tra i suiveur che ne avevano viste tante, i clin d'oeil (occhiolini...) si incrociavano parlando di quella certa classica, o di quel Mondiale o di quella grande gara a tappe: e i nomi in ballo, beninteso, erano quelli di Hinault, Moser, Gimondi, Saronni, Argentin, Indurain, Bugno il meglio che c'era in circolazione...

Siamo stati venticinque anni dentro il ciclismo e di altri quaranta ne abbiamo ascoltato il racconto, con cadenza quotidiana, da chi li aveva vissuti: qua e là, abbiamo sempre sentito parlare di corse aggiustate. Qualche volta dai sussurri si è passati alle grida (come la frase che si lasciò scappare Astarloa, a proposito di Bettini, nel finale del Mondiale di Hamilton...), ma in genere si rimaneva nel campo dei sospetti e delle dicerie, più o meno robusti.

Il punto è proprio questo: non è il ciclismo a essere cambiato, ora che il pm Benedetto Roberti ha portato prove schiaccianti sulla compravendita della Liegi-Bastogne-Liegi 2010, che incastrano Alexandre Vinokourov  e Alexander Kolobnev. Semplicemente un tempo non c'erano magistrati a caccia di mail da spulciare, estratti conto da consultare tramite rogatorie o intercettazioni ambientali. Facendo solo un passettino più in là, lo stesso vale per il doping: non è il ciclismo a essere mutato, sono i controlli a essere diventati «maledettamente» più efficaci.

Ma allora, si dirà, questo sport è solo marciume? Ci viene in mente la massima di Rino Negri: «Chi vende una corsa, lo fa perché sa di essere battuto...». Quindi il più forte avrebbe vinto comunque: l'altro ha fatto una polizza sulla sconfitta. E sul doping ricordiamo solo che anche Eddy Merckx venne trovato positivo: qualcuno se la sente di metterlo tra i campioni senza valore?

da La Gazzetta dello Sport del 4 novembre 2012 a firma Nino Minoliti
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COMMENTI
Dispiace...
4 novembre 2012 16:32 Fra74
seppur OGNUNO è libero di pensarla come CREDE o scriverla come VUOLE, nel suo caso Sig. Minoliti, ma NON mi trova affatto d'accordo con LEI...il CICLISMO VERO, quello VERO...non ha bisogno di VINOKOUROV O KOLOBNEV...personalmente, ne faccio a meno...il CICLISMO ha BISOGNO DI ESEMPI POSITIVI, non ultimo, quello di FIORENZO MAGNI...questo è il CICLISMO di cui abbiamo BISOGNO...non quello attuale...

P.S.: Per carità, sulle innumerevoli vittorie di MERCKX nulla da ridire,ma la vicenda del doping rimane...pertanto, personalmente...apprezzo i vari CAMPIONI DEL PASSATO..quelli che ci hanno regalato EMOZIONI E STORIA: Coppi, Bartali, Magni, Pambianco...e ce ne sarebbero tantissimi altri, caro Sig. Minoliti..senza scomodare il Suo ben amato Eddy....

Francesco Conti - Jesi (AN).

QUALE SCANDALO ?
4 novembre 2012 17:21 giardi
Cari amici,
premetto che per me lo sport è attività fisica legata solo allo svago, lo sport lo pratichiamo noi che la domenica mattina saliamo in bici e pedaliamo con destinazione in divenire.
Il professionismo o comunque la prestazione fisica vincolata a contratti e finalizzata al risultato ritengo sia tutt’al più spettacolo o altro che non saprei meglio definire. Detto ciò non vedo perché dovrei pretendere massima lealtà dagli attori dello spettacolo, tutto il resto delle attività umane è forse irreprensibile? Perché allora dovrei esigere proprio dal ciclismo eccelse virtù? Nel gruppo coesistono gli Evans e i Vinokurov, posso scegliere con chi stare, questo si, e preferisco i Cadel, ma non credo nella selezione della “specie ciclistica” a colpi di codice etico, di anti-doping e ora magari di anti-corruttela o chissà cos’altro, nel voler inseguire un tale miraggio, infatti, mi pare si sia fuori contesto e pure in malafede: l’onere e l’onore della formazione morale di ogni individuo non spettano forse alla famiglia ed alla scuola?
Se proprio mi ostinassi nel cercare di dar vita ad un assai ipotetico ciclismo adamantino starei piuttosto alla larga dal doping da speculazione economica messo in atto spalmando il pianeta di corse di valore intrinseco pari a zero e mi libererei financo dell’orpello ipocrita e gravoso dell’anti-doping farmaceutico, investirei invece idee e denari sulla formazione sportiva dei futuri atleti e dei loro tecnici mirando a creare il solo capitale degno di questo nome, quello umano.
Perdonatemi la presunzione, con rispetto, Davide Giolitto, Rimini.

INCREDIBILE QUANTO SCRIVE MINOLITI ! SANCISCE IL FALLIMENTO DEL GIORNALISMO SPORTIVO.....
4 novembre 2012 17:54 renzobarde
.....ovvero conferma che i giornalisti sportivi del ciclismo, nei decenni e decenni, SAPEVANO MA TACEVANO ! INTUIVANO MA "ABBOCCAVANO" ! In sostanza approdavano a raccontare quel che NON corrispondeva alla verità ! Invito i lettori in buona fede a riflettere ....invito gli sportivi VERI a tirare le dovute conclusoni. Invito i GIOVANI ( e sperabilmente ONESTI ! ) giornalisti ad imboccare altre strade ! Povero mio ciclismo di un temoo ! Lo avevo capito che ERI TRUCCATO e QUINDI FALSO......IL TUTTO a cominciare almeno dalla metà degli anni ' 80. Renzo Bardelli- Pistoia

viva Vino
4 novembre 2012 18:42 limatore
se ha comprato una Liegi per solo 150.000€ voleva dire che era tempo di saldi....che Kolo sapesse di perdere no? quella cifra potrebbe benissimo essere intesa come un premio alla collaborazione nella fuga. Rivedetevi il filmato e ditemi se Kolo avrebbe vinto contro Vino. Vino ha vinto tutto il resto sono puttanate. Se a qualcuno non piace questo ciclismo, ci sono tantissimi altri sport... così almeno in questo blog non si leggeranno più certi commenti, di innocentisti che però hanno premiato Moser (Conconi, emotrasfusioni) e Verbruggen (presidente UCI fino al 2005 - TdF di Armstrong - regali). Viva il cilcismo... sport più vero di tantissimi altri.

Perfettamente d'accordo
4 novembre 2012 19:05 forzagibosimoni
Perfettamente d'accordo con Davide Giolitto

che barba
4 novembre 2012 19:06 cippalippa
se la comprata si vede che aveva i soldi,ma se guardiamo il calcio è ancora più sporco ma qui si cerca di mettere tutto a tacere ,senza parlare di tutti i soldi che ci rubano i politici ,e poi gridiamo allo scandalo nel ciclismo ,certo che certi pm x un pò di notorieta cercano anche il pelo nell,uovo
adesso stanno stufando e esagerando

non è uno scandalo
4 novembre 2012 19:15 telodicosubito
no, non è uno scandalo. vino è un grande corridore. alè astana! alè vino! alè nibali! alè gasparotto!

non è uno scandalo
4 novembre 2012 19:19 AERRE56
preg.mo dott. minoliti, ammesso che il tutto corrisponda a verità, non è uno scandalo. come i politici che rubano, gli spacciatori che spacciano, le prostitute che battono lungo le strade, i cani che fanno pipì sui marciapiedi davanti agli animali che li tengono al guinzaglio. lo scandalo è che ormai non ci dobbiamo più scandalizzare di nulla, nemmeno di ciò che a volte leggiamo.

bel campione olimpico, magari al colombiano vino manda i piccioni.

non è uno scandalo
4 novembre 2012 19:19 AERRE56
preg.mo dott. minoliti, ammesso che il tutto corrisponda a verità, non è uno scandalo. come i politici che rubano, gli spacciatori che spacciano, le prostitute che battono lungo le strade, i cani che fanno pipì sui marciapiedi davanti agli animali che li tengono al guinzaglio. lo scandalo è che ormai non ci dobbiamo più scandalizzare di nulla, nemmeno di ciò che a volte leggiamo.

bel campione olimpico, magari al colombiano vino manda i piccioni.

Giornalisti e ciclisti alla deriva
4 novembre 2012 19:30 lattughina
Era ora che la pentola che bolliva da troppo tempo si scoperchiasse e portasse a galla tutta quella melma che ha offuscato e falsato il ciclismo mondiale degli ultimi 15 anni mandando a casa buona parte dei burattini che hanno fatto parte di quello scenario. Ora si apre un altro scenario, non meno putrido, lo scenario dei corrotti. Direi che Vinokurov e Kolobnev si meriterebbero la stessa fine, sono falsi eroi, esempi negativi che dovrebbero essere allontanati all'istante dal panorama ciclistico. Dall'articolo del sig. Minoliti sembrerebbe invece che il kazako e il russo abbiano compiuto un peccatuccio veniale che non meriterebbe poi tanta attenzione solo perchè c'è gente che ha fatto di peggio. Ma per favore Minoliti, vogliamo finire a tarallucci e vino per caso

Prima degli anni 80
4 novembre 2012 19:30 ago61
Prima degli anni 80 la scienza del doping metteva a disposizione fondamentalmente solo amfetamine e quello i ciclisti prendevano...anche per loro stessa ammissione.
Se ci fosse stato già l'Epo...tranquilli...quella si sarebbero sparato..Aimè anche i vostri campionissimi. Aldilà di ogni ipocrisia la storia del ciclismo è inscindibile dal doping.

ma..
4 novembre 2012 20:06 FabioRoscioli (Spagna)
Ma nessuno pensa che a volte le situazioni in gara portano a dover parlare e..
magari convincersi che di comune accordo si possa raggiungere l'arrivo
e senza farsi prendere dagli inseguitori o da chi stá dietro?
E per poi giocarsela nel finale a 2 ??
In questo caso non stiamo parlando di frode immagino e..,
senza voler proteggere né l'uno e né l'altro rimanga ben chiaro, direi anche che
se poi il vincitore ha il buon senso di voler omaggiare con un equo regalo allo sconfitto
vorrá dire che trattasi di una persona che sa ben valorizzare la situazione.
Che dicano quel che vogliano quindi i magistrati o cchí ddí lí.. e..
che provino invece che di una vendita si é trattato!!
Fabio Roscioli Pamplona

Sante parole roscioli!!!!!
4 novembre 2012 20:47 LORY
Se arrivassi in fuga a due ad una Liegi e focosi sicuro di vincere pur di far tirare l'altro alto che 150.000 euro spenderei....
Ma finitela di sparare cavolate ! Siete tutti moralisti che non hanno mai visto uno striscione d'arivo nella vostra vita!!!
Fate le gare , arrivate davanti e poi accordatevi per arrivare all'arrivo se site capaci poi parlate!!!
Lory

basta!
4 novembre 2012 21:21 telodicosubito
bravo lory, sanno una se.a spesso chi scrive...ma basta sparare a zero sul ciclismo! e anche tanti giornalisti sono ridicoli, hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato e si sono arricchiti...vergognosi come l'uci...comunque alla corte di vino e all'astana arriva un certo nibali o sbaglio? adesso buttiamo m...a anche su di lui?

4 novembre 2012 21:32 froome
La vera ipocrisia è quella di coloro che fanno gli scandalizzati. Prima di parlare e scrivere farebbero meglio a stare zitti, perchè molti di loro nella vita di tutti i giorni fanno peggio.

le corse in bici sono cosi
4 novembre 2012 22:50 clodepistoia
cari signori ,quello che e' successo alla liegi con il vino ,sara capitato molte
altre volte , magara promettendo al compagnio di fuga un ingaggio per l'anno dopo.
non ci vedo niente di strano ,se non essere deluso come sportivo,di stare ore davanti alla tv ,e poi sapere che il risultato era falsato.
caro bardelli ,il ciclismo che proclami tu ,non puo esistere.
saluti

ma..2
4 novembre 2012 23:40 FabioRoscioli (Spagna)
Continuo il mio messaggio rilasciato in precedenza, o meglio puntualizzo
nel caso in cui qualcuno abbia frainteso le mie parole e frasi,
quando dico che lo provino magistrati e cchicchessia
non perché considero colpevoli i 2 ciclisti anzi, tutto il contrario quindi..
se hanno in mano prove schiaccianti tipo una conversazione dove i 2 sabiliscono
scanditamente aver deciso chi sará il 1º e chi il 2º, che le presentino.
E.. quando 2 ciclisti della stessa squadra stabiliscono chi debba vincere?
In questo caso non vanno ad indagare a fondo la situazione.
Vino in quell'occasione era il piú forte e chi é del mestiere
rivisionando le immagini della gara lo capta al volo!!
IL RISULTATO FINALE DELLA GARA É ESATTAMENTE COME DOVEVA ESSERE!!
Peró vedrete come "uci GRAN POTERE" avrá modo di metterci lo zampino.. e..
sarei curioso di sapere quanto realmente ci capisca di ciclismo
quella persona che ha dedicato tanto tempo per riunire certi fascicoli.

Grande Nino Minoliti
5 novembre 2012 00:23 Monti1970
Si conferma uno dei più grandi giornalisti di ciclismo. In questo articolo c'é tutta la veritá al 100% . Purtroppo vedo che lei ha sempre meno spazio nel suo giornale, dando spazio a nuovi giornalisti che si mettono a 90gradi di fronte ai più potenti. Noi cambi mai Nino continui cosi

Bravo Roscioli
5 novembre 2012 00:30 Monti1970
Ovviamente si vede anche dai commenti chi ha fatto ciclismo ad alto livello,al contrario chi sta a sedere davanti al pc. Renzo Bardelli ; lei che ha desiderato tanto la distruzione del ciclismo e finalmente ha visto esaudire il suo sogno, la smetta di scrivere su questo blog

per roscioli
5 novembre 2012 00:37 mariobresciani
Fabio, ricordi il 28 maggio 1998 alla bicicletta basca e andò proprio come dici tu ci fu la volata a due quel giorno... ricordi quasi vi prendevano ma siete arrivati !!

Per fra74
5 novembre 2012 00:37 Monti1970
Se ai tempi dei tuoi campioni Coppi Bartali Magni ecc...fosse esistito l'epo , non avrebbero esitato a ferselo nelle vene, come hanno fatto tutti e come avrebbero fatto tutti, ha ragione Ago61

Caro Monti 1970
5 novembre 2012 10:09 Fra74
...già il fatto che non Ti firmi con nome e cognome comporterebbe che non "meriti risposte"...ma faccio una eccezione: le tue affermazioni sono pesati...che prova hai o che certezza hai sul fatto che i vari COPPI, BARTALI, MAGNI avrebbero sicuramente preso le sostanze chimiche di cui tu parli? Nessuna, anche perchè i vari PAMBIANCO ed altri hanno dichiarato di aver ricorso ad aiuti di pasticche presenti ai loro tempi...nulla di più...vuoi per il periodo storico, ma vuoi sopratutto per la MENTALITA' e CULTURA SPORTIVA...
Inoltre, il fatto di "comprare" un RISULTATO a suon di euro, al sottoscritto pare molto diverso dall'aiuto reciproco che avviene con accordi taciti tra ciclisti e squadre...si chiama alterare un risultato, FRODE SPORTIVA, per intenderci..e non vuol dire essere moralisti o ipocriti se la si pensa così...
Infine, ce ne fossero di RENZO BARDELLI che con i suoi libri, il suoi interventi, il suo Premio, il suo pensiero..ha sicuramente in parte migliorato questo CICLISMO,almeno in parte..ma tanto se la tua CARATURA SPORTIVA è quella di applaudire e dare le pacche sulle spalle ai vari VINOKOUROV ed ex-coinvolti in questioni di doping che poi tornano a vincere ed a ricevere i TUOI applausi, beh...sicuramente, c'è qualcosa che non và in questo CICLISMO...

Un saluto, per ultimo, al marchigiano, oramai trapiantato in Spagna, Fabio Roscioli...che ricordo nelle sue interminabili fughe in magli Carrera...fughe che portava pure a termine vittoriosamente...

Ah, caro Monti 1970, non mi aspetto una Tua risposta, anche perchè, se non fosse di livello e scrittura civile, non me ne farei nulla...

Buona giornata..

Francesco Conti - Jesi (AN).

Si Dr. Minoliti. Questo è un autentico SCANDALO!!
5 novembre 2012 12:37 Bartoli64
Dice il Dr. Minoliti che Coppi e del Mondiale di Lugano si “vocieferava”….. già si vociferava ma - al contrario della vicenda di Vinokourov - quelle erano (e rimangono) solo “voci”.

Sulle voci, volenti o nolenti, NON si può però condannare nessuno, con buona pace di certi “revisionisti” dell’ultima ora che si accorgono d’essere divenuti tali solo una volta che sono arrivati ai piani alti di una testata giornalistica.

Per carità, in tutta la storia dell’uomo ed in ogni sua espressione (sport compreso) le epoche di rettitudine non sono mai esistite e, personalmente, guardo sempre con un certo sospetto chi dice: “Ai miei tempi…..”.

Che però il Dr. Minoliti venga oggi a fare il benpensante d’avanguardia, sinceramente, è davvero stomachevole visto che tantissimi suoi colleghi (e certamente anche lui), sulle “gesta” dei campioni ci hanno costruito sopra intere e fortunate carriere, con l’aggravante che - proprio “vivendo” al’interno delle carovane ciclistiche – certi fatti li conoscevano benissimo ma si sono sempre guardati bene dal raccontarli, impegnati com’erano a confezionare il loro bel “prodotto” ad uso e consumo di ciò che il mercato richiedeva. Eccezion fatta per rarissimi casi come Eugenio Capodacqua e che, a mio avviso, meriterebbe almeno un Premio Pulitzer.

In estrema sintesi, ciò che mi preme dire, è che puoi anche “accordarti” con gli avversari in maniera non proprio consentita, ma se poi qualcuno ti “becca” è giusto che PAGHI (e con tutti i dovuti interessi).

Quanto all’altra schiera di blogger dietrologi, abituati a vedere del marcio dietro a tutto (sempre e comunque) credo che non valga nemmeno la pena spendere due parole.

Trattasi, evidentemente, di gente che nella melma più putrida c’è nata e ci continua a vivere e che, proprio per questo, pretenderebbe che il resto del’Umanità scendesse alla loro stessa infima condizione di vita e di mentalità.

Ed il bello è che danno degli ipocriti agli altri….

Bartoli64

per fra74
5 novembre 2012 18:25 Monti1970
dici che ce ne vorrebbero di "bardelli"? ti sembra migliorato il ciclismo da quando lui esterna? a me invece sembra che il ciclismo sia quasi del tutto scomparso,fai te....

Caro Monti 1970
5 novembre 2012 19:56 Fra74
si, hai ragione su questo PUNTO...il CICLISMO sta scomparendo...ma sai pure bene che dalle ceneri...a volte...

P.S: Cmq, sono sincero, mi stai simpatico Monti1970:siamo pure quasi COETANEI...

Ciao Ciao

Francesco Conti-Jesi (AN).

Grazie fra74
5 novembre 2012 23:05 Monti1970
Anche se a volte non la pensiamo alla stessa maniera, vedo che sei una persona molto educata che rispetta tutti. Buona notte anche a te

per.. mariobresciani
6 novembre 2012 01:50 FabioRoscioli (Spagna)
Certamente che ricordo bene cosa accadde quel giorno in Spagna alla Bicicletta Basca del 1998,
io gareggiavo quell'anno in Asics e Marco Milesi (mio ex compagno di squadra nella stagione agonistica 1994) gareggiava con la Brescialat Liquigas, io attaccai anche quel giorno, come normalmente e quasi sempre facevo non appena mi si presentava l'opportunitá in gara, su di uno strappo, in pianura, in salita o in discesa, chi mi ricorda non dimenticherá senz'altro questa mia caratteristica e maniera di interpretare le competizioni (attaccavo i miei compagni anche negli allenamenti..), e quel giorno mi raggiunse proprio Marco e ci lanciammo in una fuga quasi suicida coscienti del fatto che il "trenino.. imbattibile" della Once di Jalabert & C. non lasciava arrivare quasi mai dei fuggitivi al traguardo.
Ci accordammo quindi per interpretarla come una cronometro a coppie e senza risparmiare entrambi neanche un milligrammo di energie, ricordo ancora come li avevamo alle costole ed insistevamo fino allo stremo delle forze, e..
ci dicemmo che l'importante era arrivare e vincere uno dei 2 lladdove il battuto avrebbe poi ricevuto un "regalino" da parte del vincitore.
Io sinceramente ero convinto di potercela fare peró ai 300 mt. dal traguardo in leggera salita sullo scatto le mie gambe mi voltarono le spalle e dopo averlo superato mi dovetti sedere colpito dai crampi vedendo com Marco andava ad alzare la braccia al cielo e..
Jalabert 100 mt. piú indietro conquistava (a nostro malincuore..) la terza posizione.
Quindi.. il risultato di quella tappa é stato sfalzato immagino per uno strano.. accordo fra i 2 fuggitivi, vero??
Che venissero ad indagare adesso anche su queste mie dichiarazioni
ciao Fabio Roscioli.

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