MOSER. «Vorrei diventare un corridore da grandi giri»
| 30/10/2012 | 11:30 “Spero di poter diventare un giorno un corridore da corse a tappe: vincere un Giro d’Italia sarebbe qualcosa di molto importante e di significativo”. Queste sono le parole di Moreno Moser ai microfoni della trasmissione di Radio Manà Manà Sport “Ultimo Chilometro”. Il giovane talento classe 1990, reduce dal suo primo anno da professionista, ha commentato così il suo 2012: “Quest’anno ho cercato di fare bene anche a cronometro, per esempio al Giro di Svizzera, dove nella prima prova contro il tempo sono arrivato terzo dietro Sagan e Cancellara. Ho sempre disputato poche cronometro, quindi non mi sono preparato nello specifico, però mi sono sempre trovato bene. Credo che lavorandoci un po’ questa disciplina potrebbe diventare la chiave per poter vincere un giorno una grande corsa a tappe, visto che in salita ho qualche pecca”. Al primo anno da professionista, Moreno Moser è stato capace di aggiudicarsi un’importante corsa di un giorno come il trofeo Laigueglia e una breve corsa a tappe, il Giro di Polonia: “Ho ottenuto dei risultati oltre le aspettative”, ha affermato a questo proposito. “Ho vinto fin da subito, appena passato professionista, e questo ha sorpreso molti. Sono mancato un po’ nel finale di stagione, non tanto di gambe quanto soprattutto di testa: nell’ultimo periodo ero proprio finito”. Questi risultati gli hanno permesso di ottenere la convocazione in nazionale: “Quella con la maglia azzurra è stata un’esperienza che mi servirà soprattutto per i prossimi anni. Correre il mondiale per me era importante soprattutto per capire come funzionava, perchè la corsa è più o meno simile a tante altre però si corre con una maglia diversa. Mi rimane senza dubbio il rammarico di non aver corso alle Olimpiadi: probabilmente là potevo esserci”. Il 2013 di Moreno Moser è ancora un’incognita: “Sicuramente farò uno dei tre grandi giri, ma non so ancora quale. Deciderò in base a vari fattori e con la squadra. Il Giro d’Italia secondo me non darà spazio solo agli specialisti delle prove contro il tempo perchè ci sono anche una cronoscalata e diversi arrivi in salita, quindi non bisogna andare forte solo a cronometro. 55 km contro il tempo sono sì tanti, ma bisogna andare forte anche in salita”. Per quanto riguarda le classiche, il sogno di Moreno Moser è la Liegi-Bastogne-Liegi: “E’ la corsa di un giorno che sogno fin da bambino. Quest’anno l’ho corsa per la prima volta ed è ancora di più un sogno”.
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