| 18/10/2012 | 19:56 Quale procuratore sportivo gestisco l’ aspetto commerciale dell’attività di alcuni ciclisti professionisti ed ho quindi rapporti con tutte le squadre del ciclismo professionistico, con aziende sponsor, e mi avvalgo, nell’interesse dei miei assistiti, delle competenze di consulenti italiani e internazionali. Vi scrivo avendo letto sul quotidiano LA GAZZETTA DELLO SPORT le notizie pubblicate il 12 ottobre ed in data odierna, che riguardano il mio coinvolgimento nell’indagine della Procura di Padova sul “Sistema Ferrari”, ed in particolare le condotte a me attribuibili, che avrebbero consentito ad alcuni atleti di acquistare prodotti vietati e a sottoporsi a pratiche vietate. Non ho mai avuto a che fare con la preparazione atletica nè dei miei assistiti nè di altri corridori e non ho mai avuto il benchè minimo contatto con il mondo del doping. È vero che sono indagato dalla Procura di Padova, ma posso altresì affermare, senza timore di essere smentito, che ad oggi non mi è stata contestata dalla Procura di Padova alcuna violazione penale della legge antidoping e che, dai pochi atti di indagine depositati, non emerge nessun elemento, neppure indiziario, che faccia ritenere che io abbia mai violato o agevolato la violazione della normativa antidoping. Ricollegandomi all’articolo apparso il 12 ottobre (a firma Luca Gialanella), nel quale il mio nome viene associato al contenuto della deposizione del corridore Bertagnolli, in cui si citano altri presunti clienti del dr. Ferrari tra cui Pellizzotti, Chicchi, Kreuziger, Gasparotto, dichiaro che nessuno di questi atleti è tra i miei assistiti, ma che sono seguiti da altri procuratori. I processi si devono celebrare nelle aule di giustizia e non sulla stampa e soprattutto si devono celebrare in contraddittorio con le persone indagate, concedendo loro il diritto di difesa. Sono infatti certo che nel giudizio, che auspico possa essere celebrato a breve, verrà dimostrata l’infondatezza delle accuse rivolte nei miei confronti e nei confronti dei ciclisti da me rappresentati.
se il giornalista ha scritto grosse inesattezze perche nn lo quereli?
Querelare
18 ottobre 2012 21:47LORY
Difficile da querelare quando usano termini come sembrerebbe...che... Potrebbe....essere...
Io dico che prima di fare un articolo così e sbattere in prima pagina i giornalisti dovrebbero
Aspettare la chiusura delle indagini.....
Vi ricordate Mantova.... Sempre i Gazzettari.... Sparavano a zero... Per colpa loro quasi 70 persone rimanevano senza Lavoro... Poi scopriamo che la meta' delle cose scritte o trascritte dal PM di mantova non erano vere o trascritte male o interpretate.....
I processi si fanno nelle aule preposte
Lory
claudino
18 ottobre 2012 21:57clubsandwich
.........non mi pare di aver letto, nella precisazione di tizio...qua..., critiche alla precisione del giornalista....mi sembra si smarchi dalle teorie.....chi non lo farebbe al suo posto!!!
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