CASO GALBIATI. L'ultima puntata (che doveva essere la prima)

| 13/10/2012 | 17:36
Il «caso Galbiati» è scoppiato il 5 ottobre scorso, quando abbiamo pubblicato la lettera di 13 esordineti lombardi che ringraziavano il tecnico Rossella Galbiati per il lavoro svolto insieme e si auguravano di poter essere seguiti da lei anche l'anno prossimo, nella categoria superiore.
Avevamo scritto subito che l'idea di ringraziare poteva anche essere apprezzabile, ma non delle più felici. Perché le istituzioni hanno il diritto-dovere di svolgere il loro lavoro in serenità.
La notizia della lettera è stata poi strumentalizzata, visto che ci avviciniamo alle elezioni dei consigli regionali, ben al di là di quello che la lettera in realtà è e da qui è nato un caso che non c'era
Per chiudere il cerchio, vi proponiamo una email inviata il 2 ottobre scorso al Comitato Regionale Lombardo dal padre di uno dei ragazzi firmatari:

A: lombardia@federciclismo.it
Data: 2-ott-2012 17.01
Buonasera. Come ho avuto modo di spiegare telefonicamente al Sig. Brugali, volevo chiarire che questa lettera è  stata un’iniziativa spontanea dei ragazzi e dei loro genitori che voleva semplicemente dare voce ad un sentimento espresso dai ragazzi durante il periodo estivo e che non ha nessuno secondo fine se non quello di esprimere un rigraziamento alla Sig. Galbiati.
Spero che la stessa venga interpretata per quello che è, e che non venga strumentalizzata per influenzare le scelte tecniche del comitato di cui tutti noi abbiamo il massimo rispetto e fiducia.

Saluti
Andrea Covi


È evidente che i genitori sapevano il "rischio" che si correva con quella lettera, ma è altrettanto evidente che qualcuno ha tenuto colpevolmente nascosta questa email per strumentalizzare ad arte il caso. Sarà anche marginale, ma si tratta di un'altra brutta pagina di ciclismo.
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COMMENTI
Cose penose
13 ottobre 2012 18:05 TorrazzaForever
1) Situazioni grottesche che capitano solo nel ciclismo,
2) Il tecnico regionale seleziona e per gli esordienti seleziona per un solo evento: il campionato italiano,quindi il gesto è anche a spregio dei tecnici di società che gestiscono questi ragazzi dalla palestra a Settembre,
3) Di fronte a questa lettera, come farà il tecnico "desiderato" a effettuare scelte serene: li convocherà sino ai master 8?
4) Non bastavano le nostre solite vicende, ma pure questa che è tra il penoso ed il ridicolo.

chiarezza
13 ottobre 2012 20:48 passista
Finalemente si conoscono le situazioni.
Tutti coloro che lavorano bene nel ciclismo, non dovrebbero avere problemi ad affidare ragazzi al tecnico nominato.
I DS che vorrebbero seguire i ragazzi anche agli Italiani, evidentemente non capiscono il valore ciclistico della Regione.
Ho visto commenti spregievoli, che a dir poco non fanno onore ne al ciclismo e nemmeno alle persone che operano nel settore.

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