MERCATO. Cavendish e Sky ai ferri corti

| 08/09/2012 | 14:01
A volte capita anche alle storie d'amore: all'inizio tutte miele e dolcezza e alla fine i pesci in faccia. Qualcosa di simile sta succedendo al rapporto professionale tra il campione del Mondo Mark Cavendish e il Team Sky, che pare proprio arrivato già ai titoli di coda dopo appena un anno: a inizio stagione era praticamente impensabile
Soldi La vicenda è nota: «Cav» non ha gradito un Tour de France vissuto all'ombra di Wiggins e Froome (pur con 3 vittorie parziali), e avendo altri due anni di contratto gradisce ancor meno la prospettiva che in futuro la musica sia la stessa, perché la squadra britannica avrà sempre come principale obiettivo la maglia gialla di Parigi. Chi ha buona memoria senza dubbio ricorda che già con Bob Stapleton, il manager dell'Htc, l'iridato di Copenaghen 2011 si era lasciato piuttosto male, e sembra che la storia si stia ripetendo con Dave Brailsford, il boss di Sky e più in generale il nume tutelare del ciclismo britannico. Motivo? I soldi. Brailsford non sarebbe disposto a lasciar andare via gratis il miglior velocista del mondo, e chiederebbe per sciogliere il vincolo 1.000.000 di sterline (circa 1.250.000 euro): non esattamente noccioline. Inoltre, l'austriaco Bernhard Eisel, fedelissimo di «Cav» e pedina tattica molto importante nelle volate, potrebbe restare dov'è e rinnovare il contratto.
Futuro In pole-position per Cavendish c'è sempre l'Omega-Quick Step, e l'inglese potrebbe manifestare pubblicamente il suo malcontento proprio oggi alla conferenza-stampa di vigilia del Giro di Gran Bretagna (scatta domani da Ipswich: 8 tappe, saranno al via anche Wiggins e Ivan Basso). Con Brailsford, dopo giorni passati ad inseguirsi (il team manager è anche reduce dalle ferie), un incontro è fissato per domani sera. Per cercare una via di mezzo tra il miele e i pesci in faccia.

da «La Gazzetta dello Sport» dell'8 settembre 2012 a firma Ciro Scognamuglio
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