VUELTA. Bennati: un pensiero per Weylandt, un altro per Bettini

| 06/09/2012 | 20:44
Nella sezione video le dichiarazioni del vincitore della tappa odierna della Vuelta, il nostro Daniele Bennati. Lo sprinter della Radioshack commenta il suo successo dopo un anno di digiuno, dedicandolo all'amico Wouter Weylandt, vincitore in passato su questo traguardo. Sempre a Valladolid anni fa vinse anche l'attuale CT Paolo Bettini, a cui il Pantera non risparmia una tirata d'orecchie: "Ha dichiarato che il percorso non è adatto a me, ma non sono d'accordo. Non mi ha mai voluto da corridore nella sua squadra, l'anno scorso mi ha schierato in azzurro perché quasi non aveva alternative. Io è vero a Copenhagen non ho fatto una bella figura, ma in parte è colpa sua. Non voglio far polemica, ma parecchi corridori non potranno andare a Valkenburg per i motivi che conoscete, io in quel senso non ho nulla di cui preoccuparmi. Poi è sempre successo che quando uno va forte alla Vuelta, non lo si porti all'appuntamento iridato…".

ENGLISH VERSION

This stage was dedicated to your former team-mate Wouter Weylandt who was the last winner of a stage of the Vuelta here in Valladolid and tragically died last year at the Giro. How emotional is it for you to get your first victory today?
Of course I also dedicate my victory to Wouter. It’s a great emotion to win here after him. We had a superb friendship. We’ve been team-mates at Leopard. We’ve spent a lot of time together. He gave me strength and courage for racing today. It’s been an extremely long sprint at the end of a very fast stage, especially in the final kilometers. I felt very tired but everyone else too! The heat, the steady speed and the hills of the previous days have contributed to this stage to being very demanding. It adds some value to what I’ve achieved today.

Which factors have played in your favour today in comparison to the previous bunch sprints, all won by John Degenkolb?
Where was Degenkolb today? Fifth? I haven’t seen him. But every sprint is different from another one. Degenkolb has dominated the first sprints but I remained convinced that some of his victories are also the result of mistakes from other sprinters. As for myself, in my career, I’ve always been strong at the end of a Grand Tour. On a few occasions, I’ve won the final stage at the Tour and the Vuelta. Last year, I also won here just before the end of the three weeks. I didn’t come to the start of the Vuelta in my best shape, as a consequence of the few sicknesses I’ve had this year. It’s kind of normal for me to become a winner only close to Madrid.

Another stage winner of the Vuelta here in Valladolid was Paolo Bettini who is now the national coach. He didn’t select you for the world championship this year. Is this win a message for him?
I’ve got nothing to say. Bettini believes the course in Holland is too hard for me but it’s not. That film has been seen for many years. He has never wanted me in his team. Last year, he had no choice and there were some controversies. With all the riders who aren’t allowed to be part of our national team, I thought there was some space for me. I’ve always come out of the Grand Tours well… I’m nicknamed “the panther”, partly because of my skin colour but also because I can sometimes do a “zampata”.

VERSION ESPAÑOLA

¿Cómo de emocionante es esta victoria?
Mucho, y quiero dedicársela a Wouter. Ha sido muy emocionante ganar aquí después de él. Teníamo muy buena relación. Éramos compañeros de equipo en Leopard y pasamos mucho tiempo juntos. Me ha dado fuerzas para ganar hoy. Ha sido un sprint muy largo y una etapa muy rápida. Me sentía cansado pero creo que los demás también. Entre el calor, la velocidad y las subidas de los días anteriores. Eso le da más valor a lo que he conseguido.

¿Qué has tenido tu que John Degenkolb no para ganar y qué te faltó el resto de días que él te batió?
¿Qué ha hecho Degenkolb hoy? ¿quinto? No lo he visto. Pero cada sprint es diferente de otro. Él ha dominado los primeros pero yo seguía convencido de que podía lograrlo. Sus triunfos también son producto de mis fallos. En muchas ocasiones he ganado etapas en la última semana, eso es porque tengo buen fondo. Tampoco vine en buena forma porque había pasado un mal periodo con enfermedad.

Aquí también ganó Paolo Bettini, seleccionador nacional de Italia. No te ha seleccionado para el Mundial este año, ¿ésta victoria es tu forma de responder?

No tengo nada que decir. Bettini cree que el recorrido es demasiado duro para mi pero no es así. Él nunca me ha querido en sus equipos cuando era ciclista. El año pasado no tuvo más opción que llevarme. Con todos los corredores que no pueden ir por diferentes problemas, yo nunca los he tenido. Pensaba que iba a haber espacio para mi pero no es así.
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