DOPING. Museeuw: colleghi basta con l'ipocrisia e l'omertà!
| 06/09/2012 | 13:42 Johan Museeuw in un intervista rilasciata a La Gazzetta di Anversa ha invitato i suoi ex colleghi a confessare il loro uso di doping. Il belga, professionista dal 1988 al 2004 che vanta tre Parigi-Roubaix e tre Giri delle Fiandre ha affermato: "Io sono il primo ad ammetterlo apertamente, e forse molte persone mi hanno criticato per aver rotto il silenzio, ma così deve essere. Tra gli anni '80 e '90 praticamente tutti facevano ricorso a pratiche illecite. Dobbiamo farla finita con l'ipocrisia. L'unico modo per far uscire il ciclismo da questa spirale omicida è rompere il silenzio, il silenzio che continua a perseguitarci. Ognuno deve dire la sua, ammettere i propri errori, se non lo facciamo il passato continuerà ad assillare il presente. Un mea culpa collettivo è la via per il futuro". E sul mondo delle due ruote di oggi ha dichiarato: "Oggi il gruppo è più pulito. In passato il doping era uno stile di vita del ciclista, negli ultimi anni va decisamente meglio. Sono sicuro che prima d'ora le gare non siano mai state così vere, ma questo conterà poco finché molte persone continueranno a tacere su ciò che è andato storto in passato. L'omertà su ciò che è stato impedisce al ciclismo moderno di ricominciare da zero, completamente cambiato".
Possibilmente dovrebbero confessare prima di smettere l'attività, non dopo, pieni di soldi e di finti allori quando si è messi con le spalle al muro.
manager
6 settembre 2012 14:53nikko
è inutile che solo i corridori se ne assumano....ormai...le responsabilità anche perchè la colpa non è solo loro ma soprattutto dei manager che purtroppo continuano a condurre i team
SAGGISSIME PAROLE!
6 settembre 2012 14:55Bartoli64
Non credo che ci sia da aggiungere altro, anche perchè il monito Museeuw (un corridore che ho molto ammirato durante la sua carriera) è chiarissimo ed incontrovertibile.
Speriamo in bene.....
Bartoli64
Un Grande!
6 settembre 2012 15:03valentissimo
Anche questo è un modo per dimostrare di essere "Un Grande", Museeuw ha detto quello che tutti sanno e che tutti sottovoce ammettono. Ora mi chiedo, serve rifare un processo ad un periodo storico? Non credo sia necessario cancellare classifiche perché assodato che si dopavano tutti, le classifiche possono essere considerate lo specchio dei valori in campo!
e ora...
6 settembre 2012 17:16lupin3
si attende una replica dal presidente di Confindustria...!
FACILE OGGI SENTENZIARE SIGNOR MUSEEUW
6 settembre 2012 17:19socrate
Lei signor Museeuw oggi è un ciclista pensionato ricco. Durante la sua carriera ha fatto uso di pratiche illecite come il doping. Durante la sua attività ha sempre strappato dei contratti d'ingaggio milionari. Che dice ai suoi colleghi meno fortunati che hanno corso in modo pulito? hanno dovuto smettere di correre perché non hanno avuto ingaggi, oppure gareggiavano al minimo dello stipendio.
6 settembre 2012 17:43azalai
QUESTE SONO LE PAROLE CHE VOLEVO SENTIRE.CHI MASTICA CICLISMO SA BENISSIMO CHE NEGLI ANNI 80/90 E LA PRIMA PARTE DEI 2000 I QUESTO SPORT è ENTRATO IN UNA SPIRALE VORTICOSA DI RICORSO AL DOPING.L'IPOCCRISIA ABBRACCIA TUTTI,CORRIDORI,STAMPA, COMMENATORI TELEVISIVI, DIRETTORI TECNICI E MANAGER.LA MAGGIOR PARTE NON PARLA PER PAURA DI PERDERE QUELLO CHE HA OTTENUTO IN PASSATO. COME DICE JOHAN QUESTO è IL MOMENTO BUONO PER ROMPERE IL SILENZIO, PER IL BENE DEL NOSTRO SPORT PREFERITO PERCHE L'ARIA STA CAMBIANDO
SEMPRE MEZZE VERITA'
6 settembre 2012 23:09ewiwa
Sono sempre mezze verità....perchè nessuno dice checomunque non è cambiato un bel nulla....fino a quando vedo corse dove in salita vanno a 36 all'ora!!!! al ciclismo pulito non ci credo...anzi proprio per evitare questa ipocrisia citata da Museeuw sarebbe meglio il doping libero e così veramente tutti alla pari.....sai come vorrei vedere quanti ci rinuncerebbero
Scorate
6 settembre 2012 23:18Monti1970
Tutti i soldi guadagnati da museeuw sono tutti meritati, come ha detto erano tutti dopati,quindi erano tutti alla pari. Caro scorate... O tutti dopati o tutti puliti,nel ciclismo ad alto livello vincono sempre i più forti. Negli anni 90 era così,adesso le cose sono cambiate
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