Armstrong, sempre e solo Armstrong

| 22/07/2004 | 00:00
Ci ha preso gusto, il vecchio Lance e continua a vincere: oggi a Le Grand Bornand ha messo a segno il quarto sigillo personale di questo Tour (ai quali va aggiunta la cronosquadre), rimontando con una volata incredibile il disperato tentativo di Kloden e battendolo proprio sulla linea del traguardo. Avevano detto e promesso: attaccheremo. Beh, non l'ha fatto praticamente nessuno. Il solo Basso ci ha provato sulle prime rampe del Col de la Croix Fry, ultima asperità di giornata, ma il suo tentativo è durato poche centinaia di metri. Non ci hanno provato, invece, né Kloden né Ullrich. Anzi, quando Ivanov si è messo in testa a scandire il ritmo, Ullrich si è scansato dalla sua ruota per tornare ad infilarsi dietro la comoda sagoma di Armstrong. Una sorta di resa, quella del tedescone, che proverà a giocarsi tutto nella cronometro per cercare di salire sul podio di Parigi. La corsa. Jean Marie Leblanc non fa in tempo ad abbassare la bandierina che se ne vanno in cinque. Simoni, Simeoni, Bartoli, Martin e Aldag. Scalano il Glandon e quando attaccano la Madeleine al loro inseguimento si lanciano Virenque e Moreau, un tempo nemici, ora compagni d'avventura. Lungo i tornanti della vetta più alta del Tour, si stacca Bartoli (che si ritirerà poi al rifornimento a causa di un problema al soprassella che lo affligge da tempo), mentre i due francesi raggiungono i primi. Per lasciare un segno al Tour, Simoni si batte in volata per il GPM con Virenque e conquista il «souvenir Henri Desgranges». Viaggiano bene i fuggitivi, ma il loro vantaggio resta quasi sempre ancorato ai sei minuti, dietro Us Postal e CSC fanno l'andatura. Pian piano cede Martin, poi si sfila Simeoni, quindi cede il vecchio Aldag e là davanti restano Virenque, Moreau e Simoni. Salita dopo salita il loro vantaggio cala e sull'ultima asperità il gruppetto dei migliori li fagocita. Ci prova Sastre, ma dietro è Floyd Landis a scandire il ritmo per il suo capitano. Un super ritmo perché con i due della US Postal restano solo Basso e i due della T Mobile, Kloden e Ullrich. In basso alla discesa, a meno di due chilometri dal traguardo, ci prova Landis, poi parte in contropiede Kloden che sembra aver partita persa. Almeno fino a quando, a cento metri dalla linea, Armstrong si alza sui pedali e parte. Il campione di Germania si deve accontentare del secondo posto, terzo è Ullrich, quarto Basso. Degli altri italini, Caucchioli e Guerini giungono a poco più di due minuti, Simoni a 4'50" mentre Scarponi (che è anche caduto) è arrivato lontanissimo. in classifica generale, Basso ha ora un ritardo di 4'09" da Armstrong e un vantaggio di 1'02" su Kloden: sessantadue secondi che potrebbero non bastare nella crono di sabato a Besançon per conservare il secondo posto in classifica. Domani, diciottesima tappa, da Annemasse a Lons-le-Saunier di 166,5 chilometri: la classica tappa da fuga da lontano per chi ha ancora qualcosa da chiedere.
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