
Sul
traguardo di Imola nessun urlo di liberazione, ma un largo sorriso, come a
dire: "Ci voleva!". Oscar Gatto sabato scorso si è tolto un peso,
un'incudine sportiva, tornando ad alzare le braccia al Giro del Veneto-Coppa
Placci, a quasi un anno dall'ultimo bagno di champagne, al Giro di Romagna nel
settembre del 2011. Perché un corridore dallo spunto veloce necessita della
vittoria, così come il bomber d'area di rigore vive per il gol. Ci vogliono
fiuto, talento ed un pizzico di fortuna. Ora la ruota per il Gatto della Farnese
Selle Italia è tornata a girare, e quel largo sorriso non è svanito dopo il
traguardo di Imola: "Il morale è alle stelle dopo essermi finalmente
sbloccato ottenendo la vittoria. Dentro di me sapevo di star bene e di andare
forte, ma mancava la conferma della strada, la cosa più importante. Or a è
arrivata".
La vittoria non dà assuefazione, possiede un aroma difficile da dimenticare.
Per il passista veloce di Caselle d'Altivole (Tv) il Padania 2012 sarà
l'occasione per cercare di emulare il 2011 dei record, in cui calò il poker di
vittorie stagionali, compresa la tappa di Tropea al Giro d'Italia con la quale
si guadagnò la fama di unico corridore capace di mettere la propria ruota
davanti a sua maestà Alberto Contador (Saxo Bank). "Dando un'occhiata al
percorso vedo tappe più adatte a velocisti puri, o a chi va forte in salita.
Non c'è una tappa sulla carta disegnata per le mie caratteristiche, ma come
sempre cercherò di crearmi un'occasione per ottenere un buon risultato e
mettermi in luce" ha spiegato Oscar Gatto.
Lo spunto veloce è rimasto, la zampata è ancora nelle corde del trevigiano classe
1985, ma nel tempo Oscar è mutato. Non più semplice velocista, ma corridore più
completo, più solido, coriaceo. Adatto a pietre, terra, pavé e fuliggine. Un
corridore da Nord, da Belgio, Olanda e Francia settentrionale, dove tornerà
dopo la corsa organizzata dalla Monviso-Venezia: "Dopo essermi sbloccato
cercherò di continuare su questa strada, da qui a fine stagione. A partire dal
Padania. Nel prossimo fine settimana poi ci saranno due corse in Belgio molto
più adatte alle mie caratteristiche".
Il Padania sarà quindi una buona occasione per affilare gli artigli, in vista
di un finale di stagione in cui mettere a segno altri colpi vincenti. Il sogno
azzurro di questi tempi perseguita le notti di molti corridori italiani, anche
quelle dell'Oscarito veneto, pronto al test sulle strade della Monviso-Venezia
- Il Padania, a soli 15 giorni dall'appuntamento iridato: "Normale
pensarci. Il Mondiale di Valkenburg si addice alle mie caratteristiche. Però
non mi faccio troppe illusioni. Devo pedalare provare a sfruttare ogni
occasione per mettermi in mostra, poi Bettini prenderà le proprie
decisioni". L'estroso felino della Farnese-Selle Italia al Giro del
Veneto-Coppa Placci ha riscoperto il sapore della vittoria, dopo essersi
leccato i baffi, pare averci ri-preso gusto...
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