
Dal 23
luglio (sprint vincente nella terza tappa del Giro di Vallonia in Germania) al
23 agosto (guizzo nella terza tappa del Tour Poitou Charentes in Francia), ha
servito un gran bel poker di vittorie. Giacomo Nizzolo, brianzolo di Besana
classe 1989 portacolori della Radioshack Nissan, ha vissuto trenta giorni da
autentico protagonista impressionando per la crescita e la maturità acquisita
in soli due anni scarsi di professionismo. Nizzolo da re delle volate tra i
dilettanti si è via via trasformato tanto da diventare cliente pericolosissimo
su tutti i tracciati. Chiaro, non scalerà mai davanti a tutti il Mortirolo, ma
se le salite non sono impossibili è facile ritrovarselo nel gruppo dei
migliori, e allora sono dolori per tutti perché il besanese quando vede il
triangolo rosso dell’ultimo chilometro si accende, dimentica gli sforzi fatti
per restare a galla sulla strada in pendenza, recupera le forze e si rimette il
costume da grande velocista mietendo vittime illustri. Nel mesetto da primo
attore Nizzolo non solo ha vinto gli sprint, ma si è intascato la classifica
finale del Giro di Vallonia, che non è proprio una corsa che strizza l’occhio
agli uomini veloci. E questo dimostra la completezza dell’atleta, la maturità
raggiunta in così poco tempo. Il poker di successi e il terzo posto sul podio
conquistato alla Vattenfall Cyclassics di Amburgo, classica del circuito World
Tour mettendo in fila velocisti e campioni del calibro di Boonen, Boasson Hagen
e Renshaw, ha fatto impennare le sue quotazioni e il besanese era corteggiato
da molti team. Qualche giorno di riflessione poi Nizzolo ha scelto di restare
alla Radioshack Nissan, alla corte di Johan Bruyneel, come hanno annunciato
poche ore fa Fabio Perego e Michele Re della Proteam Srl.
“Ho
prolungato di due anni il contratto con
Valerio
Zeccato
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