Lettera aperta di Santoni: applausi al coraggio di Zomegnan

| 16/12/2005 | 00:00
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Vincenzo Santoni, team manager della Naturino Sapore di Mare. Da team manager di una squadra professional, ci tengo a congratularmi con Angelo Zomegnan per le sue decisioni prese e per come sta interpretando il ciclismo in questo momento. Il Pro Tour sembra una cosa sacra: sponsor per quattro anni, codice etico, diritti televisivi, ecc; una sorta di “tempio divino” inaccessibile a coloro che sono fuori. Invece, il tempio sta crollando: sponsor che vanno via dopo un anno (dove sono le garanzie dei quattro anni?), grossi problemi legati al doping all’interno di squadre Pro Tour e quello che soprattutto mi stupisce è la posizione di alcuni team manager che hanno ruoli importanti all’interno dell’Uci. Quando qualcuno ha messo in dubbio la credibilità dei controlli dell’Uci e della Wada, quei team manager sono rimasti zitti, a conferma dei dubbi, e questo mi sembra grave. I diritti televisivi che fine hanno fatto? Finalmente qualcuno che abbia coraggio, come Angelo Zomegnan, il quale ha riportato il ciclismo sulla terra, o meglio fra i comuni “mortali”, dando speranza a tutti quei team e organizzatori che da anni lavorano proficuamente in questo ambiente. Così è tornata la speranza e la forza di riuscire a trovare nuovi campioni e nuovi sponsor. Il ciclismo era diventato una specie di “cartello chiuso” in cui il diritto di partecipare alle gare più importanti era stato “venduto” ai più fortunati (per esempio, coloro che se ne sono andati via subito!). Con il regolamento varato dai Grandi Giri, ora, si riaccende lo spirito sportivo, cioè saranno premiati coloro che hanno meriti sportivi, come, naturalmente, avviene nelle altre discipline. Ora ci tornerà la voglia di lavorare serenamente e seriamente con la speranza di poter partecipare ad un grande evento, e per il bene del ciclismo, avere le occasioni di far misurare i nostri “campioncini” coi grandi campioni. Faccio un esempio: in questo 2005 se Fischer avesse potuto partecipare alla Parigi-Tours, la gara avrebbe scoperto un nuovo campione. Se consideriamo i momenti difficili dell’economia, a noi non resta che trovare un accordo che porti avanti il progetto Pro Tour, ideato, però, con un altro criterio: meno squadre ed un occhio sempre verso le professional, perché le “piccole” possono diventare anche “grandi”, a differenza delle grandi che scompaiono di punto in bianco. Vincenzo Santoni team manager Naturino Sapore di Mare
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