TOUR. Frank Schleck e una corsa da dimenticare

| 18/07/2012 | 11:27
“Questo Tour non fa per me”, diceva Frank Schleck ieri l’altro, alla partenza della Samatan-Pau, quella che potrebbe essere l’ultima tappa della sua carriera al Tour. “Troppe poche salite e troppa crono. In quest’ultima settimana aiuterò Zubeldia a tenere la posizione e il team a cercare di vincere la classifica a squadre”.
E peccato che si era ritirato dal Giro d’Italia, cui era stato destinato da Johan Bruyneel per lasciare Andy più libero sulle strade di Francia, proprio per preparare alla perfezione la Grande Boucle. Poi il fratellino è andato ko, e Frank è venuto al Tour per salvare la baracca RadioShack, un gruppo mai nato veramente e dilaniato da contrasti interni. Adesso chissà quanto starà maledicendo il giorno in cui ha deciso, senza una motivazione chiara, di lasciare la corsa rosa e di convincere in ogni modo Bruyneel a portarlo al Tour.
Ieri sera, verso le otto, la notizia che mette tensione nel giorno di riposo: valori anomali di Frank Schleck al controllo antidoping dopo la tappa di Cap d’Agde. Poco dopo arriva l’esclusione da parte della RadioShack, seguita a breve dalla notizia che Frank, per evitare imbarazzi a se stesso e al team, si sarebbe recato spontaneamente al commissariato di polizia di Pau. Perché in Francia il doping è reato penale e quando si viene beccati si ha l’obbligo di essere sentiti dalla polizia.
“Sulla mia vita e sulla mia famiglia sono sicuro che non ha preso niente”, lo difende il fratellino.  “Lo Xipamide (l’anomalia riscontrata nei valori di Frank) non rientra nei farmaci che utilizziamo, non abbiamo idea di come il corridore lo abbia potuto assumere”, è la replica, secca e distante, del team.
Il Tour riparte, ci sono i Pirenei e l’attacco alla Sky. Frank è su un aereo in direzione Lussemburgo, aspetterà le controanalisi, si professerà innocente. E spererà di fare la fine di Kolobnev, il russo escluso dalla Grande Boucle dell’anno scorso, successivamente assolto dal Tas, e arrivato quarto al Giro di Polonia giusto lunedì.
“Questo Tour non fa per me”, diceva Frank. E lo ha chiuso in gendarmeria.

da Pau, Francesco Cerruti
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COMMENTI
18 luglio 2012 15:49 foxmulder
Scusate eh?!?! Ma se al Giro è stato trascinato a forza e il Tour non era adatto alle sue caratteristiche, qual era l'obiettivo di Schleck per quest'anno? La vacanza? Calci, calci, calci e pedalare!

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