
La
vittoria è arrivata per l’encomiabile e bravissimo Gennaro Maddaluno. Giusto
anche che sia avvenuto in una classicissima in tutti i sensi come il Giro del
Casentino che viaggia verso il centenario in quanto quella firmata dal
corridore campano della Malmantile R.Gaini Taccetti con pieno merito era la
novantaseiesima edizione, seconda gara in Italia per anzianità dopo il Circuito
della Bolghera a Trento. Sembra impossibile ci dicevano 24 ore prima del
“Casentino” in occasione del campionato toscano i due vice presidenti della
società fiorentina, Luciano Lari e Stefano Gaini, che Maddaluno non sia
riuscito ancora a centrare il successo in una stagione che lo vede protagonista
da mesi con diversi piazzamenti. Questa volta nessuno lo ha anticipato, ma è
stato Maddaluno con uno scatto bruciante nel tratto finale in salita verso la
località di Falciano a distanziare avversari abili e forti come il russo
Gorodnichev, come il veronese Mazzi, come il polacco Poljanski, reduce dal
successo per distacco nella gara di venerdì a Valenza in Piemonte. Per il
brillante vincitore i complimenti anche di Alfredo Martini, venuto ad assistere
al Giro del Casentino 2012, presente alla partenza ma anche alla conclusione di
questa antica e prestigiosa corsa che dopo aver attraversato anche la città di
Arezzo si è inoltrata lungo le strade del Casentino affrontando anche la
difficile salita della Scarpaccia, per poi tornare a Subbiano per i quattro
giri finali con l’arrivo inedito sul traguardo in salita di Falciano dopo tre
Km di ascesa. Un “Casentino” che ha una storia fantastica e nomi nell’albo
d’oro di assoluto prestigio in quanto l’hanno vinta campioni poi diventati
famosi, come Gino Bartali, Fausto Coppi, Gastone Nencini, per due volte Marco
Giovanetti e tanti altri. Al via 154 elite under 23, con la maglia tricolore di
Matteo Di Serafino, e la presenza anche di Ignazio Moser, figlio di Francesco.
Una gara combattuta, sempre interessante ed un finale lungo le quattro tornate
a Subbiano, che vedeva protagonisti diversi corridori. Era un ristretto
plotoncino a contendersi il successo e l’allungo di Maddaluno quando si alzava
sui pedali con la sua caratteristica andatura, era bruciante, quanto poderoso e
possente. Per il russo Gorodnichev nulla da fare e così per gli altri, questa
volta, ed era ora, sul gradino più alto del podio saliva Gennaro Maddaluno.
Ottima l’organizzazione dell’U.C. Aretina 1907, una società che i 100 anni gli
ha già felicemente superati.
ORDINE DI
ARRIVO: 1)Gennaro Maddaluno (Malmantile R.Gaini) Km 157,5, in 3h41’54”, media
Km 42,496; 2)Ilya Gorodnichev (Hopplà Wega Truck Valdarno) a
ANTONIO
MANNORI
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