Simone Guidi, un nuovo neoprof per la Amore&Vita

| 05/12/2005 | 00:00
Continua la campagna acquisti per la stagione 2006 di Amore & Vita. Si è concluso infatti oggi un nuovo importante accordo con un corridore di grande talento, Simone Guidi. In forza nel 2005 al team toscano Danton Caparrini, il ventiquattrenne Guidi, 91 vittorie in carriera, è stato negli ultimi anni indubbiamente uno degli atleti più forti in toscana, come dimostra il suo palmarès ricco di vittorie decisamente degne di nota. Ex Campione toscano under 23, Guidi ha sfiorato il successo al Giro d’Italia baby 2002, gara in cui è stato maglia rosa per ben quattro tappe. Oltre al 2002, l’anno della sua consacrazione tra i big del panorama dilettantistico internazionale, anche la passata stagione ha rappresentato per lo scalatore pisano un ottimo trampolino di lancio per il mondo del professionismo. Con la conquista di tre vittorie internazionali, tra cui la Firenze – Modena e la Ciociarissima ed un'altra morale come il Giro di Toscana a tappe (dove è stato premiato come vincitore e dopo due ore dalla premiazione, è stato clamorosamente retrocesso al 2° posto dalla giuria a favore del lettone Firsanof, per meno di un secondo, a causa di un inspiegabile errore commesso dai cronometristi). Guidi è stato notato dalla Tenax che l’ha voluto come ‘stagista’ per il finale di stagione, lasciandolo però a piedi per il 2006. Ma poi la famiglia Fanini ha definitivamente regalato a questo meritevole atleta la chance del passaggio tra i prof. “Simone è un atleta su cui punteremo molto – commenta il direttore sportivo Roberto Pelliconi – è un ottimo scalatore e lo ha già dimostrato nel corso delle gare di fine stagione che ha disputato tra i professionisti e che tra l’altro ha sempre concluso nei primi venti. Sono sicuro che sarà una grande spalla o un ottima alternativa – sarà la strada ad assegnare i ruoli – a Tim Jones e Dainius Kairelis, atleti che sulla carta partono con i gradi di capitano. Posso ribadire che Guidi non faticherà a trovare la sua dimensione trai prof. In quanto, per ciò che ho visto, il suo modo di correre si adatta sicuramente di più alla massima categoria che a quella più frenetica dei dilettanti. Aspettiamoci quindi qualche buona soddisfazione da questo ragazzo che ha i numeri per diventare un ottimo corridore e che forse fino ad oggi non è stato valorizzato come meritava.”
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