GIRO. Si riparte in direzione Dolomiti. Segui il LIVE

| 22/05/2012 | 08:57
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Consumato il secondo giorno di riposo, la corsa riprende per la settimana decisiva, tutta al nord.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il nome non è dovuto ai limoni che qui crescono copiosi - ed è la zona più a nord dove crescono questi frutti - ma alla rielaborazione fonetica di un antico toponimo. È zona di produzione di un pregiato olio d’oliva, a conferma della peculiare mitezza del clima. Altra caratteristica di questa frequentatissima lo­calità della riviera bresciana del Garda è la longevità di molti dei suoi abitanti. Un caso scientificamente studiato ed approfondito.
Si parte sulla Gardesana, la strada inaugurata nel 1932 che ha consentito a questo centro di collegarsi con il nord, con la sua infinita serie di gallerie: dalla Lombardia, si è subito in Trentino.
Riva del Garda, Arco, la patria del Giro del Trentino, Sarche, Vigolo Baselga, Trento, Gardolo, Lavis - località che ciclisticamente ricordano la prolifica e quasi infinita dinastia dei Moser - e, dopo San Michele all’Adige, la provincia di Trento cede il passo a quella di Bolzano. Il paesaggio è sempre ricco di splendidi scorci. La strada, da qui in avanti, tende sempre a salire leggermente, costeggiando il corso dell’Adige, lungo la via del Brennero. Ora, Bolzano, Chiusa e quindi, da Bressanone, si gira a destra per la Val Pusteria: nel finale, con una pendenza mag­giormente accentuata, da Chienes, si percorre la Sonnerstrasse (la nota Strada del Sole) con scorci paesaggistici di grande impatto e quindi l’arrivo a Falzes, situata sopra l’imbocco della Val di Tures, che unisce armonicamente tradizioni agricole e turismo estivo e invernale. Plan de Corones è lì, a due passi, con la sua possente configurazione. Una tappa non facilissima da decifrare. Nei due precedenti arrivi successi dello spagnolo José Luis Rubiera diventato in seguito un fedele pretoriano e valida scorta di Armstrong, nel 1997 con 3’06” sul romagnolo Roberto Conti mentre nel 2004 è qui che Damiano Cunego vince una tappa famosa e polemica con il suo compagno di squadra Simoni. L’allora giovanissimo veronese indossa la maglia rosa, strappandola a Popovich, maglia che manterrà poi fino all’arrivo conclusivo di Milano.
Dopo la giornata di riposo, anche i nostri inviati riprenderanno il loro racconto: la tappa partirà alle 13, non perdetevi la diretta lice su tuttobiciweb.
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