ATTACCHI & CONTRATTACCHI. Vengo dopo il Tiggì

| 21/05/2012 | 16:11
di Cristiano Gatti

Ci siamo goduti la tappa più bella del Giro, riconciliandoci tutti con lo sport più bello del mondo. Rivolgo il mio personale grazie, da pedalatore a tempo perso e da appassionato cronico, a Rabottini e al suo turbo (Scinto), a Cunego e alla sua squadra creativa (la Lampre), e pure a Rodriguez, che comunque in ogni finale si fa trovare presente, per sfruttare la sua dote migliore. E un grazie veramente incondizionato, senza se e senza ma, anche alla Rai, che a livello immagini ci ha regalato davvero un grande pomeriggio: posso testimoniare che la tappa bergamasca metteva i brividi a noi seguito automunito, figuriamoci doverla documentare con elicotteri e telecamere mobili.
Dopo il grazie, dopo l’esaltazione per una tappa vera da Giro vero, un’ombra di malinconia. Purtroppo, guardo qua e là i telegiornali italiani – tutti, di tutte le reti – e non trovo mai un servizio sul Giro. Neppure stavolta, neppure nella tappa più bella. Neppure la Rai, che pure investe tantissimo per il ciclismo, neppure lei riesce a dedicare un mezzo minuto in coda ai tigì. Ho visto celebrati il successo del Napoli in Coppa Italia, ho visto toni eccitatissimi per il ritorno di Valentino Rossi sul podio, ho visto persino lunghi servizi sulle vittorie in serie B di Torino e Pescara. Il Giro? Per l’informazione ufficiale, quella che entra all’ora dei pasti nelle case degli italiani, il Giro non esiste.
Ora: è pur vero che negli ultimi quindici anni il ciclismo ha fatto di tutto per farsi disprezzare, e sappiamo come, e sappiamo perché. Il dramma di uno sport tanto popolare ha lanciato in contemporanea un nuovo sport nazionale: sparare sul ciclismo, annientarlo, umiliarlo, cancellarlo. Il ciclismo? E tu guardi ancora il ciclismo? Il ciclismo è uno sport di drogati, il ciclismo è finito…
Purtroppo questi discorsi da trattoria non hanno fatto presa solo in trattoria: hanno invaso anche le redazioni dei giornali e delle televisioni. E il risultato è questo: si fa sempre più fatica a strappare un po’ di spazio per il ciclismo, si fa addirittura impossibile ottenere un minimo di attenzione nei notiziari tv. Dannazione, in una domenica italiana un ragazzo di Pescara s’è fatto 170 chilometri di fuga, tra montagne raggelate dalle nebbie e lungo discese rischiosissime. Dietro di lui, battaglia continua. Questo, indipendentemente dalle simpatie per lo sport, è comunque un fatto da registrare: assieme al Pescara che torna in serie A, quanto meno.
Invece niente. Il tigì tace. Ci sono servizi sulle nuove cure per l’unghia incarnata e sui gonfiori di stomaco, ci sono servizi di amenità varia sulle terrazze mondane, ci sono mega-spottoni per questa o quella località turistica. Non c’è spazio per una grande tappa del Giro, nemmeno per dare la notizia. E io che me l’aspetterei invece in ogni tigì, quotidianamente, anche velocissima, ma puntuale e costante. Perché è vero che gli appassionati stanno anche ore davanti al ciclismo e non hanno certo bisogno di trenta secondi nel tigì, ma dobbiamo sforzarci di capire che questo particolare avvenimento, per sua natura, dovrebbe uscire dalla cerchia ristretta dei fanatici, per passare con tutta la sua importanza e la sua dignità nel quotidiano nazionale di tutti, anche profani e distratti.
Purtroppo non è così. Trovo profondamente ingiusto tutto questo. Se Luna Rossa esce dal porto, c’è subito il resoconto. Se il Giro scuote le Alpi, zero. Certo io sono di parte, ma penso che ci sia qualcosa di oggettivamente sbalestrato. Basta guardarsi intorno lungo il percorso, tutti i giorni, per borghi e vallate. Migliaia di persone scendono in strada, prendendosi freddo e temporali. Chiedo ai maestri dei tigì: si sono mai chiesti perchè stiano tutte lì, aspettando ore e ore? Credono forse che aspettino una dichiarazione di Cicchitto o di Veltroni?

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COMMENTI
mentalità vecchia
21 maggio 2012 16:36 lupin3
dell'informazione "ufficiale" è meglio fregarsene: quando la lega nord dominava i tiggì non ne parlavano e ora grillo non è certo ospite fisso ai talk show.... meglio tanta gente per strada nelle tappe che un servizio ai tg di regime (calcistico). La dittatura televisiva è finita.

..Anch'io sono di parte!
21 maggio 2012 16:59 magico47
Non capita MAI di leggere articoli così veritieri per chi si interessa di CICLISMO,queste parole vere, sincere escono dalla bocca di una persona che sa di esporsi per il bene del CICLISMO,io personalmente sono oltre 30 anni che predico da ogni parte queste oneste verità,ho aperto su FB 14 mesi fa uno spazio, Ciclismo Nuovo!dove la cosa primaria era quella di sensibilizzare e far capire a "quelle" personcine...che razza di atteggiamento avessero nei confronti degli appassionati di Ciclismo.Ho preso anche degli insulti il 15 ottobre a MILANO durante la partenza del giro di Lombardia,chi mi aveva offeso è uno dei vice pres. di Rai sport,io sono stato educato a non replicare...ma moltissimi vicino a me gli hanno replicato quello che io mille volte avevo scritto a quei "Signori".

Si credono potenti e fanno i grandi con i nostri soldi,soldi che ogni famiglia versa con il canone annuale.

Non c'è solo il giro D'Italia,con questo atteggiamento entro 3 anni spariranno dal calendario Italiano il 90% delle corse Prof. 1.1.

Come faranno i giovani ad avvicinarsi a questo meraviglioso Sport che viene alla ribalta solo nei casi negativi,viene bistrattato da tutti i media.In un giro d'Italia si vede in prima pagina nel quotidiano che lo rappresenta un trafiletto pari ad una carta telefonica,questo non è il sistema, dentro quel giornale c'è chi non vuole bene al CICLISMO!

Loriano Gragnoli DCI


Il Gatti-pensiero? Mistero insondabile.
21 maggio 2012 17:38 Bartoli64
Mah! L’altro giorno il Dr. Gatti ce l’aveva con i suoi colleghi della fazione Gazzetta/Rai che altro non facevano che appellare questo Giro con gli aggettivi di bellissimo, fantastico, straordinario, ecc., nonostante la stessa corsa fosse (sempre a detta di Gatti) piuttosto noiosa.

Oggi, però, troviamo sempre il medesimo giornalista che si lamenta perché i TG non hanno dato l’adeguato (e giusto) spazio alla tappa di ieri, il tutto contornato dal solito piagnisteo in stile “italiota” che se la prende con il calcio, il motociclismo e gli altri sport.

Confesso di aver cercato più volte di comprendere il Gatti-pensiero ma, ormai, mi sono arreso completamente.

Credo che la televisione di Stato abbia trattato molto peggio questo sport in anni passati rispetto ad oggi dove - grazie a Rai Sport 2 - gli appassionati possono seguire molte più corse rispetto a prima.

IL TG non parla troppo del Giro? E Chissenefrega! A noi basta vedere le corse (soprattutto quelle che non vedevamo mai), quantomeno per giustificare quell’esosa quanto odiosa tassa che si chiama abbonamento Rai.

Le polemiche spicciole, però, lasciamole al Dr. Gatti (in fondo è il suo mestiere) e cerchiamo di apprezzare quel poco di buono che il servizio pubblico è in grado di darci a fronte dei tanti soldi che versiamo per ottenerlo.

Bartoli64

Non capisco il Bartoli pensiero....
21 maggio 2012 18:10 sambari
Come chissenefrega se il tg non dà notizie sul giro d'Italia? il ciclismo dovrebbe forse essere riservato soltanto a coloro che possono passare il pomeriggio su RaiSport2? In Francia, in Spagna e altrove il resoconto di una giornata del rispettivo tour/vuelta nazionale, viene dato come una notizia di interesse collettivo... In Italia ne parlano soltanto se succede una disgrazia in corsa!
Non dico di fare un servizio di 5 minuti, ma dire almeno chi ha vinto la tappa e i primi tre della classifica, dovrebbe essere scontato. O no?

per Sambari
21 maggio 2012 20:03 cargoone
Hai perfettamente ragione!!

I tg preferiscono dedicare tempo ai flirt della Pellegrini o della Rodriguez...una pena.

Lei Gatti esprime una considerazione sacrosanta!!...non solo questa, ma anche quelle precedenti relativamente ad un giro mediocre...non quello che sta seguendo il Sig. Bartoli.

Alla sua tv è sicuramente diverso da questo.

Cargo

L'agenda setting dei TG e i ragli dei somari
21 maggio 2012 21:24 Bartoli64
Vede Sig. Sambari,
a parte il fatto che, oltre al TG, esiste anche il TGiro (Rai Tre – ore 20,00) ed un’amplissima gamma di c.d. new-media che girano su internet (come questo stesso sito), senza considerare che - sempre Rai Sport 2 - manda in onda la registrazione della tappa in serata.

Lei, con tutta questa abbondanza d’informazione, non può comunque prescindere da quella che non Le dà il TG Rai? Beh, mi spiace, per ma la Sua è una richiesta decisamente pretenziosa....

Nel mondo della comunicazione esiste un fenomeno meglio conoscuito come “agenda setting” che decide la gerarchia delle notizie sulla base di vari fattori come le pressioni politiche, la linea editoriale e le aspettative degli utenti.

Come potrà capire sono pressioni molto forti, difficili da condensare tutte insieme in soli 30 minuti, specialmente in un paese come il nostro dove ne succede una in ogni momento e dove la politica muove e occupa i mass media a suo piacimento, capisce ora?

Già che c’è, lo dica anche a quell’emerito somaro che risponde al nick di Cargoone e che non perde occasione per “ragliare” i suoi insulsi post non appena ne legge uno dei miei.

Cordialità.

Bartoli64

LEGGERE E CAPIRE NON SONO LA STESSA COSA
21 maggio 2012 22:07 stargate
Il Gatti-pensiero non mi pare affatto insondabile, salvo si voglia artatamente travisarlo. Non vi è contraddizione alcuna, infatti, tra il rilevare (magari lamentandosene, cosa credo legittima) gli esagerati complimenti fatti al Giro dalla Rai (intendendo Rai Sport) e dalla Gazzetta e l’osservare (anche qui lamentandosene) che la tv di Stato evidentemente ritiene esaurito il proprio compito di promozione con le dirette e gli ameni spettacolini (con la De Stefano, Sgarbozza, Bartoletti), non curandosi di inserire una semplice notizia nei propri telegiornali. In altri termini, che dice Gatti, se non che Rai Sport e la Gazzetta sono praterie dove pascolano, non sempre con soddisfazione, gli appassionati, mentre i TG sono un contenitore di cronaca varia, nella quale dovrebbe trovare spazio, a buon titolo, anche qualche notizia di ciclismo? Vivaddio, tra Belen e Monti, tra le reti del Napoli e le disavventure di questo o quel presunto VIP, o le tragedie che purtroppo non mancano, dovrebbe trovare spazio una sia pur succinta cronaca dei fatti che riguardano il Giro, perché almeno il servizio pubblico dovrebbe rivolgersi non solo al “colto”, ciclisticamente parlando –cosa che fa con le sue dirette, che costituiscono senza dubbio un grande e meritorio impegno- ma anche all’inclita (sempre ciclisticamente parlando). La promozione di un evento non è completa se non percorre tutti i canali. Ogni giorno posso constatare quante persone non sanno che, in questo periodo, è in corso il Giro. Il perché è riconducibile al vizio denunciato da Gatti. (Alberto Pionca – Cagliari)

22 maggio 2012 09:48 passion
Il problema è che oggi il ciclismo, per sua natura, è agli antipodi dell'attuale modello di vita proposto dal sistema e quindi sempre volutamente considerato anacronistico e malato.
Per questo ogni occasione per parlare (solo doping) o non parlare di questo sport, è buona per isolarlo dai grandi canali dell'informazione.
Le belle notizie, i valori sani, gli esempi di vita, sono censurati.
Ampio spazio invece viene sempre dato a reality, a spot assurdi, a pubblicità delinquenziali sull'acquisto di automobili, a vicende di veline, calciatori, pseudo divi o quant'altro.
I TG, i notiziari sportivi delle reti principali, i giornali (compreso la Gazzetta dello sport), CONTINUERANNO A SNOBBARCI, FIN QUANDO QUESTA VALANGA DI M...da che ci propongono, non ci sommergerà definitivamente.
Forse, solo allora, sempre più gente scoprirà che il ciclismo non è solo quello sport infangato da idiori che comunque lo frequentano,ma soprattutto un modello di vita e uno sport sempre legato a filo doppio con i valori veri e immortali della vita.

Leggere e far finta di non capire è anche peggio
22 maggio 2012 10:27 Bartoli64
Da appassionato anche a me farebbe piacere che il TG Rai desse una notizia (magari solo mostrando la foto dell’arrivo) ogni sera parlando del Giro d’Italia, ma così non sembra essere anche perchè la scaletta-notizie non la scrivo io e tantomeno gli altri appassionati.

Con gli spettacolini della De Stefano (ottima giornalista), Sgarbozza & Co la Rai ritiene concluso il suo compitino verso la corsa rosa? Forse. Di certo è che la Rai trasmette in diretta e in differita il ciclismo molto più di tutti gli altri sport, mentre qui Gatti e i suoi fans non trovano di meglio che lamentarsi perchè non se ne fa nemmeno un’accenno, e parlano di servizi sull’unghia incarnita..... ma che arguta vis polemica!

Peccato che quei servizi siano inquadrati in apposite rubriche sulla medicina e quindi avulse dalla cronaca perchè questa è la linea editorale che si sono dati e che, piaccia o meno, deve interessare il maggior numero possibile di persone, anche quelle che soffrono di unghia incarnita.

Non per nulla, proprio per cercare di ampliare la propria portata informativa, i TG adottano da anni i c.d. “sottopancia” vale a dire quelle notizie che scorrono in basso all’interno di quella riga rossa, mai visti? Immagino di no, ma state pur certi che li la notzia sul Giro la trovate ogni sera.

Per carità, a me per primo l’informazione dei TG da leggermente il voltastomaco però conosco i meccanismi che regolano l’informazione in questo paese dove anche un TG, purtroppo, deve fare i conti con lo share.

Vedete, nella vita non esiste solo il ciclismo (o anche solo il calcio) e se c’è qualcuno che non sa che si sta correndo il Giro poco male, visto che c’è gente ancora convinta che il Presidente della Repubblica sia Monti o addirittura Berlusconi (il che è molto peggio).

Il TG cerca di dare la sua informazione (politica e Minzolini vari permettendo) mentre ci sono giornalisti che, spacciandosi come indipendenti, continuano a non fare il proprio lavoro cercando ogni giorno lo spunto per scrivere di una polemica spicciola nel solco della tipica impostazione italiota del “Piove? Governo ladro!”

E se l’informazione sta in mano a cotali professionisti (che magari scrivono di ciclismo) ci lamentiamo pure se il TG non fa promozione al ns. sport?

Fate almeno 2 minuti di riflessione prima di rispondere....

Bartoli64

P.S. X Passion: il tuo post è molto bello e lo condivido anche, ma tu sai quanta ingnoranza alla stato puro imperversi in Italia e non certo solo nei confronti del ciclismo? Di chi è la responsabilità? Si potrebbe scrivere un’enciclopedia e ancora non basterebbe.
Nel mio piccolo, lavorando nel mondo della comunicazione, ti posso dire che una bella fetta di responsabilità ce l’hanno proprio certi “pennivendoli”...... e mi fermo qui che è meglio.....

Bravo
22 maggio 2012 16:35 cargoone
Sig. Bartoli 64, sarà un bravo comunicatore, ma è anche un gran maleducato, io non mi permetterei mai di dare del somaro utilizzando questo mezzo, ad una persona che, primo non conosco, secondo non lo guardo in faccia mentre lo faccio...tenevo solo a precisare questo, se capita in Romagna mi avvisi, così potrà farlo di persona...maleducato.

Cargo

Grazie!
22 maggio 2012 18:53 Bartoli64
Sig. Cargo,
non giochi a fare la vittima quando è proprio Lei il primo a lanciare il sasso e poi nascondere la mano!

Vede, si può essere anche di diversi punti di vista e di diverse idee, ma la contrapposizione sistematica che giunge puntuale ad ogni mio post da parte Sua (e solo per ripicca e per partito preso) ben identifica chi la produce, il che - glielo garantisco - è molto, ma molto, peggio di essere maleducati.

In ogni caso, da gente come Lei, di certe classificazioni me ne compiaccio, anzi….. ME NE FREG*!!

Comunque stia pur tranquillo, il “vizietto” di star qui su questo blog a citarmi continuamente l’ho già fatto passare a più di qualcuno e lo farò passare pure a Lei.

Il sottoscritto sarà pure un maleducato, ma ha sempre saputo rispondere a tono a chiunque, persino a ex professionisti, tecnici, senatori, giornalisti e finanche al Direttore Stagi (e parlo solo di questo blog).

Stia bene così…..

Bartoli64

P.S. io so sempre quello che dico, e posso sempre dimostrarlo senza arrampicarmi sugli specchi o senza buttarla in caciara...... IO.

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