| 15/07/2004 | 00:00 Finalmente è arrivato il caldo sulle strade di Francia... anche troppo: addirittura 50 i gradi misurati sull'asfalto tanto da costringere i responsabili della sicurezza a bagnare la sede stradale per evitare deformazioni del manto che avrebbero potuto causare problemi agli atleti.
Nel caldo continua il grande momento per i corridori francesi: dopo Virenque oggi è stata la volta di David Moncouté, 29 anni, portacolori della Cofidis, che è stato il promotore della fuga di giornata con gli spagnoli Juan Antonio Flecha ed Egoi Martinez.
Ad otto chilometri dal traguardo, Moncoutié ha salutato la compagnia per andare a vincere in perfetta solitudine mentre i dueiberici hanno chiuso con un ritardo di 2'15" una tappa che comunque è stata corsa ancora una volta ad una media altissima, vicina ai 45 orari.
Il gruppo anche oggi ha lasciato fare ed è giunto al traguardo con 5'58" di ritardo, regolato da Hushovd, Zabel, McEwen e Bettini. Anche Lance Armstrong ha disputato la volata, giungendo nono, più che altro per evitare fratture nel gruppo sul tortuoso ed impegnativo arrivo di Figeac. Nella sua scia Ullrich, Basso ed Hamilton, mentre nel tranello sono caduti Heras e Simoni che anche oggi hanno perso dodici secondi.
E domani si comincia finalmente a fare sul serio con la prima tappa pirenaica che porterà i corridori a La Mongie, il piccolo villaggio situato a tre chilometri dal valico del Tourmalet. Due le salite da affrontare: a venticinque chilometri dal traguardo il Col d'Aspin (12,3 chiolometri al 6,5% di pendenza media), poi la picchiata su Sainte Marie de Campan e l'ascesa finale di 12,8 chilometri al 7% di pendenza media.
Tutti gli uomini di classifica promettono di attaccare Armstrong, vedremo chi avrà il coraggio di farlo, nella speranza di veder brillare la maglia di qualche atleta italiano.
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