COPPI&BARTALI. Benedetti finalmente protagonista in Italia
| 20/03/2012 | 18:57 Più volte la storia ha insegnato che per riuscire a raggiungere un sogno bisogna rimboccarsi le maniche e cercare fortuna altrove lasciando anche la famiglia. Sembra una storia d’altri tempi ma invece è attualissima e il suo protagonista si chiama Cesare Benedetti. Un ragazzo che dal Trentino si è trasferito per alcuni anni in Belgio per seguire il suo amore per il ciclismo e crescere da professionista del pedale. Oggi può dire di esser tornato a casa, nella sua Italia che finora ha visto soltanto una volta all’anno e sul traguardo della prima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, dietro al vincitore Palini, è riuscito a mettere in luce il suo sorriso e la sua maglia della Netapp. «Mi dispiace non aver vinto ma un 2° posto su un traguardo italiano mi dà comunque soddisfazione e ha un sapore particolare per me che peraltro sono l’unico italiano della mia squadra – ha spiegato –: tornare e far subito un buon risultato dà un grande stimolo per far ancora meglio e per guardare ancor più in positivo il vicino Giro d’Italia». E se è vero che i sacrifici, col passar del tempo, ripagano, Benedetti sta per avere una grande ricompensa. «La squadra è stata invitata al Giro d’Italia e io ci sarò. E’ la mia prima volta ovviamente e sono veramente tanto contento». Tanta strada per coltivare la sua passione, per passare professionista e mettersi alla prova. «Sapevo che mi sarei dovuto trasferire e che avrei dovuto lasciare famiglia ed amici ma l’ho fatto volentieri. Sono partito da Ronzo-Chienis e sono approdato in Belgio – ha raccontato il trentino che per diverso tempo ha abitato a poca distanza dalla famosa Foresta di Aremberg e dalle strade delle corse più classiche ed affascinanti della storia del pedale -. Ho imparato molto da questa lunga esperienza all’estero soprattutto a stare ancor più attento a ciò che succede in corsa perché là è veramente un attimo rimanere tagliati fuori, si impara a capire e ad anticipare».
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