TIRRENO. Dibattito aperto: Cipollini sì, Cipollini no

| 08/03/2012 | 15:20
Cipollini sì, Cipollini no. Anche durante la Tirreno – Adriatico, che oggi fa tappa a Indicatore (Ar), si parla del ritorno di Re Leone: per ora la bilancia propende al negativo, nonostante il suo ritorno di fiamma per la sella possa essere propedeutico per potenziare ancor di più il giovane e plurivittorioso Guardini.

«Anche nelle corse in linea ormai c’è sempre la salita e per Cipollini non è un buon segno - è il parere di Francesco Moser - e inserirlo nelle corse a tappe significherebbe sacrificare il posto di altro corridore sapendo che le probabilità che si ritiri prima dell’ultimo traguardo sono altissime. Lui sa di aver mosso un grande vespaio di commenti… Il mio parere è negativo… meglio che in aprile venga in crociera con me a pedalare…».

«Alla sua età e guardando i livelli agonistici, direi che ci doveva pensare prima, quando stava decidendo se smettere di correre oppure no. Ora è tardi - è il “no” meno perentorio di Roberto Poggiali - ha ancora un fisico forte e perfetto, recentemente sono andato in bici con lui e posso dire che sembra in forma come quando correva ma ormai il suo tempo è passato. Certo, con il suo ritorno potrebbe aiutare e insegnare a Guardini ma non credo che abbia ancora il fondo e lo sprint per poter essere davanti nel finale».

Tra il sì e il no il presidente Renato Di Rocco: «Oggi le squadre sono organizzate in modo diverso, anche i “treni” e le tecniche sono diverse… Al di là del ritorno del personaggio, che indubbiamente fa bene a tutto il movimento, la sua entrata in una squadra andrebbe anche a rompere dei delicati equilibri già preesistenti. Non sono passati tanti anni dal suo ritiro ma con l’arrivo dei giovani anche i meccanismi sono cambiati».

Sì invece per il saggio Alfredo Martini. «Se ha deciso è segno che vuol rientrare e soprattutto che ha la consapevolezza che può farlo. Di certo è stata una sorpresa anche per me… Rivederlo alla partenza di una corsa non mi dispiace e non dispiacerà nemmeno ai tanti appassionati di ciclismo che potrebbero riaumentare sulle strade. Interessante è capire cosa spinge realmente un corridore a pensare al rientro dopo anni di stop. Per Guardini sarà un vantaggio non solo per l’esperienza che Cipollini ha maturato nel cerchio delle gare ma anche al di fuori: lui che ha vissuto anche il “dopo” gli può certamente dire cose molto importanti, insegnargli che il tempo passa e che deve saperlo sfruttare al meglio ora che è giovane e forte…Purtroppo molti corridori non ci pensano… Non sono per il “no” al rientro di Cipollini perché lo conosco e so che non è uno sprovveduto. Può essere veramente un valido aiuto per la sua grande esperienza da trasmettere».

da Indicatore, Laura Guerra
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COMMENTI
Cipollini OK...chi dice No lo fa solo per gelosia!!!
8 marzo 2012 16:28 antani
Io vivo in Toscana e qui Cipollini è un idolo. Ma non solo in Toscana...Cipollini è un idolo per tutto il mondo del ciclismo. Come Pantani, Mario è la figura più importante del ciclismo degli ultimi 30 anni!!! E il suo ritorno potrebbe avere tanti scopi importanti e sicuramente tutti positivi. Se è d'accordo anche un saggio come Alfredo Martini, non vedo perchè ci dovrebbe essere qualcuno che pensa il contrario. Sicuramente chi è contro è soltanto per invidia e gelosia ed in testa al gruppo ci metto Citracca e Scinto. Tutta questa gente purtroppo pensa solo a preservare la poltrona e non capisce che un personaggio come Mario a questo ciclismo può solo fare bene!

8 marzo 2012 20:42 lele
Per me non e' assolutamente un idolo......!
Ha cavalcato l'onda negli "anni d'oro" con i suoi bei scheletruzzi!
Vai a spasso con i cicloamatori, divertiti a staccarli, fai vedere a tutti quanto e' grosso il tuo ego......ma per piacere che non sia patetico.
Francamente di leggere di lui sui giornali o blog se ne fa volentieri a meno.
Questo sempre secondo me!

E' GAVE UN ALTRA COSA!!!!
8 marzo 2012 20:55 jaguar
Ma per favore già tutto il mondo ci ride dietro

Memoria Corta!!!
9 marzo 2012 02:03 valentissimo
Un giorno (pochi giorni fa), Cipollini ha regalato una bici ed un saggio consiglio a Riccò con tanto di pagina intera sulla Gazzetta, oggi, invito Riccò a fare altrettanto con lui!!!!
Il ciclismo è una cosa seria e per gli show di Cipollini è troppo tardi, se così non fosse De Laurentis avrebbe ingaggiato da un pezzo Maradona con suo numero 10 nel Napoli e forse Moratti avrebbe risposto ingaggiando Pelè.
Ricordiamoci che sono alcuni anni che Cipollini prova a fare delle collaborazioni "per insegnare ai giovani velocisti" ma queste collaborazioni non sono state "mai" rinnovate da nessun team. Tutti invidiosi???????

9 marzo 2012 02:54 Bastiano
Che qualcuno gli spieghi che il Giro d'Italia non è uno spettacolo del circo Orfei!!!!!!
Ma come può la Gazzetta dello Sport dare spazio a simili Panzane? Chi è il giornalista che ha scritto l'articolo???

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