Da quando è nato aspettava con ansia il momento di ricevere la prima bicicletta. “L’oggetto per me simbolo per diventare grandi – dice Duber Armando Quintero, 21 anni della Delio Gallina Colosio S.Inox-. Era di color rosso e mi fu regalata da mia madre Costanza quando ancora non avevo compiuto dieci anni. Da quell’istante non sono più sceso e ora il mio sogno è diventare un professionista”. Quintero, colombiano di Gigante, località a 300 chilometri da Bogotà, è la grande rivelazione del Gran Premio città di Pretola per dilettanti che il corridore, diretto da Cesare Turchetti, ha conquistato con un perfetto colpo di mano all’ultimo chilometro. “C’erano tutti i presupposti per provarci e non ci ho pensato due volte”. Schietto e caparbio, Quintero è arrivato in Italia lo scorso anno e sempre con la Delio Gallina ha vinto due corse, a Valenza e Marciana di Cascina. “Ho attitudini di passista veloce e mi difendo sulle salite brevi- racconta-. L’Italia mi sta dando molto, soddisfazioni, amici e un ottimo rapporto con i compagni di squadra. Sento il dovere di ricambiare questa fiducia con i sacrifici anche verso la mia famiglia. A Gigante, dove abito, mio padre Armando fa l’agricoltore, mamma Costanza insegna alle scuole superiore e insieme aiutano a crescere le mie due sorelle minori, Kelly di 17 e e Maria Camilla di 8 anni. Siamo una bella famiglia, umile e con lo spirito del sacrificio”. Quintero, che ha smesso di studiare per il ciclismo, si augura che il 2012 sia l’anno decisivo. “ Voglia dare il massimo per avere il massimo. L’obiettivo è inutile nasconderlo ed è quello di passare fra i professionisti. Noi colombiani siamo abituati a essere protagonisti in tutte le corse e abbiamo grandi aspettative”.
Danilo Viganò
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